Napoli, al Maschio Angioino in mostra David LaChapelle con 40 opere


Dall’8 dicembre 2021 al 6 marzo 2022, il Maschio Angioino di Napoli ospita una mostra dedicata a David LaChapelle, con 40 opere tra cui un’installazione site specific e alcuni inediti.

A Napoli arriva l’arte di David LaChapelle con una mostra appositamente studiata per la città. La rassegna, intitolata semplicemente David LaChapelle, ha luogo nella Cappella Palatina del Maschio Angioino dall’8 dicembre 2021 al 6 marzo 2022. Curata da ONO arte contemporanea, da Vittoria Mainoldi e da Mario Martin Pareja, prodotta da Next Exhibition, e organizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Associazione Culturale Dreams, Alta Classe Lab, Fast Forward e Next Event, la mostra ripercorre i momenti salienti della carriera dell’artista statunitense, presentando quaranta pezzi tratti dai vari periodi significativi della carriera dell’artista (dal 1980 fino ad oggi) offrendo una selezione di opere inedite provenienti dall’archivio del fotografo, unite a capolavori iconici e diverse anteprime.

Obiettivo della mostra è quello di esplorare la rappresentazione acuta che l’artista fa dell’umanità nel tempo in cui viviamo. L’indagine presenta lavori che intendono contribuire a definire il ruolo di LaChapelle come artista tra i più fluenti al mondo. Pienamente consapevoli dell’artificio creativo, le immagini di LaChapelle si distinguono per la capacità di relazionarsi e dialogare con le manifestazioni della civiltà occidentale su temi vasti, dal Rinascimento classico ai giorni nostri. Attraverso il suo stile in evoluzione, il corpus del lavoro del fotografo comunica le paure, le ossessioni e i desideri della nostra società contemporanea, sfuggenti sempre più ad una facile categorizzazione. Tra le opere in mostra figurano le seminali Deluge (2007), in cui LaChapelle reimmagina un diluvio biblico, ambientandolo a Las Vegas, traducendo e rendendo contemporanea l’opera di Michelangelo della Cappella Sistina, e Rape of Africa (2009) che vede la modella Naomi Campbell nel ruolo di Venere in una scena di ispirazione botticelliana ambientata nelle miniere d’oro africane. In mostra verranno anche presentate delle opere tratte dalle vivide e coinvolgenti serie Land SCAPE (2013) e Gas (2013), progetti di natura morta in cui LaChapelle assembla found objects per creare raffinerie di petrolio e stazioni di servizio, prima di presentarle come reliquie in una terra reclamata dalla natura.

Infine, in esclusiva per la Cappella Palatina, sono esposti alcuni dei negativi fotografici dipinti a mano negli anni Ottanta da LaChapelle, mentre l’artista adolescente esplorava le idee della metafisica e della perdita, sullo sfondo della devastante epidemia di AIDS. Questi negativi faranno parte di una installazione site specific ed entreranno in dialogo con le opere più recenti di LaChapelle, alcune presentate per la prima volta in questa occasione, in cui il fotografo viene come catturato da un timore reverenziale per il sublime e dalla ricerca di spiritualità, come si può vedere in Behold (2017), opera simbolo della mostra.

David LaChapelle nasce in Connecticut (Usa) nel 1963. Frequenta il liceo presso la North Carolina School of The Arts. Inizialmente iscritto come pittore, sviluppa una tecnica fotografica analogica dipingendo a mano i propri negativi per ottenere uno spettro di colori eccezionale, prima di sviluppare le sue pellicole. All’età di diciassette anni si trasferisce a New York e, dopo la sua prima mostra fotografica alla Galleria 303, è assunto da Andy Warhol per lavorare a “Interview Magazine”. LaChapelle, grazie al suo talento, inizia ad espandere il genere della fotografia: i suoi tableaux, i ritratti e le nature morte mettono in discussione i parametri della fotografia tradizionale e il suo lavoro ottiene rapidamente molti riconoscimenti internazionali. Nei decenni successivi, LaChapelle diventa uno dei fotografi più pubblicati in tutto il mondo: si ricordano in particolare libri come LaChapelle Land (1996), Hotel LaChapelle (1999), Heaven to Hell (2006), Lost & Found e Good News (2017). Allo stesso tempo, il suo lavoro si allarga alla produzione di video musicali, film e progetti teatrali. Il suo lungometraggio del 2005 Rize è uscito nelle sale in 17 Paesi. Molte delle sue opere fotografiche e cinematografiche sono diventate archetipi iconici dell’America del XXI secolo. Si pensi anche alle personalità illustri da lui ritratte tra cui Angelina Jolie, Madonna, Benicio del Toro, Marilyn Manson, Elizabeth Taylor, Pamela Anderson, River Phoenix, Michael Jackson, Leonardo DiCaprio, Uma Thurman, Sarah Jessica Parker, Eminem, Lady Gaga, Rihanna, Hillary Clinton, Lance Armstrong, David Beckham. Negli ultimi trent’anni LaChapelle espone a livello internazionale in gallerie e musei tra cui la National Portrait Gallery (Londra), il Musée de Monnaie (Parigi), il Barbican Centre (Londra), il Victoria and Albert Museum (Londra), il Tel Aviv Museum of Art, il Musée d’Orsay (Parigi), Groninger Museum (Paesi Bassi), il Palazzo delle Esposizioni di Roma e Palazzo Reale a Milano.

La mostra apre dal lunedì al sabato dalle 9 alle 18:30. Chiuso la domenica. Biglietti: intero 14 euro, ridotto (over 65, under 12, convenzionati, universitari) 12 euro, gruppi di minimo 15 e massimo 25 persone 10 euro, scolaresche di almeno 15 alunni 10 euro, ridotto per studenti beni culturali, storiad ell’arte, istituti e accademie 8 euro. Biglietto open al prezzo di 16 euro. Gratis per bambini sotto i 6 anni. Per tutte le info è possibile visitare il sito della mostra.

Nell’immagine: David LaChapelle, House at the End of the World, 2005, Los Angeles

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraDavid LaChapelle
CittàNapoli
SedeCappella Palatina del Maschio Angioino
DateDal 08/12/2021 al 06/03/2022
ArtistiDavid LaChapelle
CuratoriVittoria Mainoldi, Mario Martin Pareja
TemiArte contemporanea, Fotografia

Napoli, al Maschio Angioino in mostra David LaChapelle con 40 opere
Napoli, al Maschio Angioino in mostra David LaChapelle con 40 opere


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