Residenza d'artista alla Fabbrica del Vapore. Ora in mostra gli slittamenti imprevisti degli artisti


Dal 29 giugno al 30 luglio 2023 lo spazio Ex Cisterne della Fabbrica del Vapore presenta la mostra “Slip Angles”: sei artisti italiani in residenza hanno creato le loro opere. Slittamenti rispetto a una linea precostituita e al politicamente corretto.

Ha preso il via dal 29 giugno 2023 la seconda fase del progetto di residenze d’artista FUTURA. Arte come risorsa esplorativa. Interagire. Deviare. Attestare, promosso dal Comune di Milano - Cultura con l’obiettivo di dare alla Fabbrica del Vapore una funzione di laboratorio creativo, luogo di creazione e produzione, oltre che di spazio espositivo.

Nello spazio Ex Cisterne della Fabbrica del Vapore sarà allestita fino al 30 luglio 2023 la mostra Slip Angles: sei artisti italiani selezionati per la residenza – Benedetta Fioravanti, Valentina Furian, Nicoletta Grillo, Lisa Martini, Giovanna Repetto, Davide Sgambaro – presentano in questa occasione le opere pensate e realizzate nel primo periodo di permanenza, risultato di un intenso lavoro svolto con il curatore del progetto Giacomo Zaza e gli artisti internazionali ospiti.

I sei artisti si muovono in varie direzioni, riflettendo sul concetto di territorio e di forza collettiva, o sul coinvolgimento del visitatore e sui rapporti tra sguardo e passività, e soffermandosi sul confronto con le fobie che nascono nella vita odierna.

Le pratiche artistiche in mostra assumono andamenti diversi rispetto a una linea precostituita e al politicamente corretto: sono scivolamenti imprevisti, sviamenti, direzioni poetiche e politiche differenziali. Nasce da qui il titolo Slip Angles, che fa riferimento all’angolo di slittamento delle ruote di un veicolo, ovvero a quella differenza che si crea tra la direzione in cui punta un veicolo e quella in cui sta effettivamente andando. “È esemplare che le esperienze artistiche in residenza alla Fabbrica del Vapore possano essere paragonate all’angolo di slittamento: la loro forza di slittamento aumenta fino a scivolare in dimensioni dove la nostra identità e il nostro corpo sono portati in un naufragio dei sensi”, ha spiegato il curatore.

Partendo da una ricerca sul quotidiano, l’indagine di Benedetta Fioravanti si concentra sui significati e sulle simbologie radicate nella storia e nell’identità di ogni luogo, che sia fisico (lo spazio urbano) o virtuale (l’archivio digitale). Le sue immagini video mescolano esperienze personali e collettive attraverso l’interazione con il contesto. Captano una moltitudine di fonti visive provenienti dal quotidiano sociale, incorporando anche momenti storico-politici e riferimenti letterari.

Valentina Furian lavora con immagini in movimento e installazioni polisensoriali. Pone il visitatore in rapporto con il mondo animale, introducendolo nel contesto urbano, creando atmosfere fantasiose e surreali, volte a far emergere il rapporto tra uomo e natura, tra ordinario e selvaggio. Furian attua un’apertura al mondo selvatico, perso o nascosto, uscendo da specifiche norme sociali.

L’opera di Nicoletta Grillo espande gli approcci della fotografia documentaria utilizzando pratiche performative e narrazioni in forma scritta o audio. I suoi progetti riflettono sul concetto di “risonanza”: sottopongono gli eventi passati al nostro presente, geografie lontane ad ambiti biografici condivisibili, oppure i singoli soggetti alla pluralità. Singole immagini unite ad altre immagini, o a scritture, mettono a punto una poetica relazionale.

Lisa Martini si esprime attraverso vari mezzi: da quello fotografico alla performance. Mette a punto una meta-narrazione che si snoda attraverso una ricerca basata sull’osservazione dei rituali relazionali che caratterizzano la contemporaneità. Le immagini a volte scovate per caso e rinate dall’oblio fungono da “vettori” di un tempo sospeso, di un’emotività condivisa e di una memoria empatica, a metà tra favola e realtà.

Attraverso una pratica multidisciplinare, Giovanna Repetto studia l’evoluzione della relazione dell’uomo con l’immagine e il suo spazio, esplorando gli stati tra reale e virtuale. Ciò che importa non è l’immagine di qualcosa, ma è il qualcosa, ovvero l’ambiente e la situazione di connessione innescata dal suo intervento, a poter configurare una “atmosfera”, l’esperienza di un “paesaggio” attuale.

Davide Sgambaro si muove attraverso diverse produzioni: dal lavoro pubblico a grandi installazioni, da interventi sonori a performance. Gli oggetti divengono punti nevralgici di riflessione sullo stato di precarietà che affligge l’individuo nell’era della new economy. Sgambaro discute il tratto variabile della realtà portando in luce le possibilità immaginative a partire da gesti e interventi minimi, legati all’essere umano e alle sue inquietudini.

La terza fase del progetto Futura, denominata Attestare, si terrà dal 20 settembre al 5 novembre 2023, alla Fondazione Stelline: qui ulteriori progetti inediti dei sei artisti italiani in residenza saranno presentati insieme alle opere degli artisti internazionali ospitati durante la prima fase del progetto, in un’esposizione di sintesi e restituzione dell’intera esperienza di residenza.

Inoltre, l’intero percorso e le due mostre (alla Fabbrica del Vapore e alla Fondazione Stelline) saranno documentati in un libro e in un documentario.

Si ringrazia per la collaborazione Careof.

Immagine: Valentina Furian, Presente (2018; film frame)

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraSlip Angles
CittàMilano
SedeFabbrica del Vapore
DateDal 29/06/2023 al 30/07/2023
ArtistiValentina Furian, Benedetta Fioravanti, Nicoletta Grillo, Lisa Martini, Giovanna Repetto, Davide Sgambaro
CuratoriGiacomo Zaza
TemiArte contemporanea

Residenza d'artista alla Fabbrica del Vapore. Ora in mostra gli slittamenti imprevisti degli artisti
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