Dal prossimo 11 dicembre fino all’11 gennaio 2026, la Sala Fontana di Palazzo Esposizioni a Roma ospita la mostra Giorgio Morandi nella Collezione Eni. Un viaggio attraverso la storia culturale del cane a sei zampe e l’eredità di Enrico Mattei, promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e dall’Azienda Speciale Palaexpo, realizzata da Palaexpo e ideata, curata e prodotta da Eni. L’esposizione mette in luce due nature morte di Giorgio Morandi (Bologna, 1890-1964), datate rispettivamente 1919 e 1941, appartenenti al nucleo storico della Collezione Eni, fondata da Enrico Mattei tra la fine degli anni Quaranta e i primi anni Cinquanta.
La raccolta aziendale, avviata con l’acquisizione di opere di artisti come Morandi, Casorati, Sironi, De Pisis, Cantatore e Guttuso, riflette una concezione culturale che va oltre il semplice investimento economico. Mattei concepiva l’arte come elemento in grado di arricchire l’ambiente di lavoro dell’azienda, creando uno spazio visivamente stimolante per i dipendenti. Nel corso degli anni, la Collezione Eni si è ampliata, includendo opere di Boetti, Adami e Rotella, e continua a essere messa a disposizione dei curatori di tutto il mondo per mostre e esposizioni gratuite. Le due nature morte di Morandi presenti nella mostra romana hanno già viaggiato all’estero, trovando spazio in esposizioni in Giappone, Russia, Stati Uniti e Spagna. La loro presenza nella Collezione Eni testimonia una consonanza profonda tra la poetica dell’artista bolognese, caratterizzata da concentrazione, essenzialità e misura, e la visione culturale di Mattei, che interpretava l’arte come esercizio di rigore dello sguardo. Le opere del 1919 e del 1941 incarnano un equilibrio silenzioso e composto, elementi che rispecchiano i valori alla base della nascita della raccolta aziendale.
“Il patrimonio artistico di Eni, diviso tra le sedi di Roma e Milano, racconta prima di tutto una grande curiosità artistica dell’azienda”, spiega Lucia Nardi, Responsabile Cultura d’Impresa di Eni. “Nella collezione convivono artisti classici e artisti d’avanguardia, opere figurative e astratte. Alla base delle scelte c’è sempre però la consapevolezza del valore dell’arte in sé e della sua capacità di attivare il pensiero e la creatività. Le opere di Eni arredano gli spazi comuni e gli uffici e sono lì a ricordarci che cultura e industria, arte e tecnica non sono concetti opposti ma complementari”.
“La Sala Fontana di Palazzo Esposizioni”, aggiunge Marco Delogu, presidente di Azienda Speciale Palaexpo, “è uno spazio pensato per accogliere progetti raccolti, capaci però di generare riflessioni profonde. Presentare qui alcune opere di Giorgio Morandi provenienti dalla Collezione Eni è per noi motivo di grande soddisfazione. La collaborazione con Eni rappresenta un esempio virtuoso di come istituzioni pubbliche e realtà private possano lavorare insieme per rendere accessibile un patrimonio culturale altrimenti non visibile. Siamo felici di offrire al pubblico l’opportunità di incontrare da vicino questi capolavori, che raccontano una parte importante della storia dell’arte italiana e del rapporto tra impresa e cultura”.
Il percorso espositivo offre l’opportunità di osservare come la Collezione Eni, nel tempo, abbia saputo coniugare la ricerca artistica con la storia industriale e culturale dell’azienda. Palazzo Esposizioni, attraverso questa iniziativa, consente al pubblico di interagire con opere che testimoniano una relazione tra impresa e arte costruita su principi di rigore, continuità e apertura internazionale.
| Titolo mostra | Giorgio Morandi nella Collezione Eni. Un viaggio attraverso la storia culturale del cane a sei zampe e l'eredità di Enrico Mattei | Città | Roma | Sede | Palazzo Esposizioni Roma | Date | Dal 11/12/2025 al 11/01/2026 | Artisti | Giorgio Morandi | Curatori | Denise Isaia | Temi | Arte contemporanea, Giorgio Morandi |
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