L'immaginario buddhista in mostra al MAO di Torino: esposte grandi statue mai viste in pubblico


Il MAO di Torino presenta dal 20 ottobre 2022 al 3 settembre 2023 la mostra "Buddha10. Frammenti, derive e rifrazioni dell’immaginario visivo buddhista". Esposte grande statue mai mostrate al pubblico. Disponibile anche un’esperienza in VR. 

Apre il 20 ottobre 2022 e sarà visitabile fino al 3 settembre 2023 al MAO - Museo d’Arte Orientale di Torino la mostra Buddha10. Frammenti, derive e rifrazioni dell’immaginario visivo buddhista, a cura di Davide Quadrio e Laura Vigo.

La mostra nasce da alcuni quesiti: quali significati hanno gli oggetti rituali presenti nelle collezioni del MAO e come venivano utilizzati e percepiti nel loro contesto originario? Perché e come sono entrati a far parte del patrimonio del museo, così come di altri musei di arte asiatica in ambito europeo? E ancora: quali sono i problemi posti dalla conservazione e dal restauro, subordinati al gusto e alle tecniche che cambiano nel tempo? Qual è il rapporto tra buddhismo e nuove tecnologie?

Il progetto espositivo parte dalle opere presenti nelle collezioni per aprire prospettive più ampie relative a questioni che riguardano il museo, le sue collezioni e su cosa significhi gestire, custodire e valorizzare un patrimonio di arte asiatica in ambito occidentale.

Le collezioni del MAO sono un corpus eterogeneo costituito da circa 2.300 oggetti provenienti da luoghi geografici e culturali molto distanti tra loro. La sezione numericamente più rilevante è quella dedicata alla Cina, che si compone principalmente di opere e manufatti legati al mondo rituale e legati all’ambito funerario e religioso, tra cui spiccano alcune sculture buddhiste mai mostrate al pubblico, che verranno esposte proprio in occasione della mostra.
Nelle sale dedicate alle esposizioni temporanee, oltre venti grandi statue buddhiste in legno o pietra di epoche diverse (dal V al XIX secolo) delle collezioni del MAO saranno affiancate ad alcune sculture, tra cui due teste scultoree in pietra di epoca Tang (618-907 d.C.) provenienti dal Museo delle Civiltà di Roma, con cui il Museo ha avviato una proficua collaborazione, e a un importante prestito proveniente dal Museo d’Arte Orientale E. Chiossone di Genova.

Le opere saranno poste in dialogo o in contrasto tra loro, in un rapporto dialettico e diacronico che intende aprire riflessioni su molte tematiche: il rapporto tra vero e falso, tra scienza e religione, la capacità del restauro di rivelare e nascondere, come due tipologie di ripristino possono modificare profondamente due opere simili, il ruolo della luce nella visione delle opere e molto altro.

Ai visitatori sarà inoltre proposta un’esperienza in VR della grotta 17 dei templi buddhisti di Tianlongshan, da cui provengono alcune delle opere in mostra, per fornire un ulteriore approfondimento su questo sito archeologico e i suoi reperti. La ricostruzione in 3D è stata realizzata in collaborazione con la Chicago University.

Le considerazioni sul restauro e sul significato di questa operazione sul patrimonio artistico asiatico secondo un’ottica decoloniale e non occidentale saranno condotte in collaborazione con il Centro per la conservazione e il restauro dei beni culturali La Venaria Reale che, in occasione dell’esposizione Buddha10, ha realizzato un complesso restauro delle opere, ripristinandole e riportandole a uno stato di conservazione tale da consentirne l’esposizione al pubblico. Una parte del lavoro di restauro avverrà anche in mostra e sarà visibile dal pubblico, che potrà assistere dal vivo al delicato processo.

Nella parte iniziale del percorso espositivo troverà invece spazio un progetto site-specific realizzato dal botanico e studioso Stefano Mancuso, professore all’Università di Firenze e fondatore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale, destinato agli studi sul comportamento delle piante, insieme all’artista e designer Andrea Anastasio, un giardino di composizioni vegetali che ha l’obiettivo di accogliere il pubblico e purificare l’aria: i visitatori saranno invitati a trascorrere qualche minuto in questo spazio prima di accedere alla mostra, per “ripulirsi” e prendere parte a una sorta di rituale.

Buddha10 si propone come una mostra aperta, in continua evoluzione; un progetto che svela le analisi e i processi, ma che non suggerisce conclusioni definitive: attraverso questa esposizione il museo intende proporsi come luogo in cui il rapporto tra oggetto mostrato e visitatore viene perennemente messo in discussione. È l’opera stessa a costruire complicanze rispetto al suo significato: all’osservatore il compito di coglierne le contraddizioni, il senso, il valore profondo.

In primavera la mostra subirà un cambiamento radicale e, grazie all’intervento di studiosi e artisti e alla sostituzione di numerose opere, il percorso espositivo verrà profondamente rinnovato: i visitatori saranno quindi invitati a tornare più volte nel museo per scoprire nuove opere e nuovi spunti di riflessione. Per favorire questo approccio dinamico e interculturale, il percorso di mostra verrà arricchito con opere di artisti contemporanei, che proporranno nuove letture e riflessioni sulle collezioni museali, la loro percezione da parte del pubblico. Tra gli artisti coinvolti, Lu Yang, Xu Zhen, Wu Chi-Tsung, Charwei Tsai e Zheng Bo, le cui opere saranno parte integrante del percorso di mostra. In particolare, l’installazione Drawing life di Zheng Bo è anche parte del progetto espositivo The Mountain Touch, visitabile al Museo Nazionale della Montagna dal 5 novembre 2022 al 2 aprile 2023, mentre Ah di Charwei Tsai è uno dei tre capitoli di So will your voice vibrate di Artissima Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino, realizzato con GAM e Palazzo Madama.

La mostra sarà arricchita di progetti site-specific e performance musicali di alcuni artisti attivi a livello nazionale e internazionale.

Il progetto beneficerà, oltre alla collaborazione con il Centro Restauro Venaria Reale, dei contributi scientifici di esperti di diversi ambiti disciplinari, tra cui Puay-Peng Ho, Direttore del Dipartimento di Architettura, Design e Ambiente, Università di Singapore; Wu Hung, Harrie A. Vanderstappen Distinguished Service Professor of Art History and the College Adjunct Curator, Smart Museum of Art, Università di Chicago; Laura Vigo, Curator for Asian Arts and Archaeology, Montreal Museum of Fine Arts e Professore di arte cinese, Université de Montréal, Canada; Maria Luisa Giorgi, Curatrice Museo delle Civiltà di Roma; Loretta Paderni, Curatrice Museo delle Civiltà di Roma; You Mi, Professor of Art and Economies, University of Kassel, e Documenta Institute; Francesca Tarocco, Docente di Studi buddhisti e religione cinese e Direttrice del The New Institute: Centre for Environmental Humanities (NICHE), Università Ca’ Foscari, Venezia; Filippo Comisi, Professore a contratto di archeologia cinese e storia dell’arte, Università di Macerata; Claudia Ramasso, Curatrice per l’Asia meridionale e il Sud-est asiatico, MAO Museo d’Arte Orientale, Torino.

A partire da Buddha10, il MAO inizia il suo impegno per una gestione più green delle mostre. L’esposizione tiene infatti conto dell’impatto ambientale ed è realizzata in un’ottica di sostenibilità: non sarà presente nessun allestimento “usa e getta”, ma solo elementi concepiti per essere riutilizzati in progetti futuri. Il progetto di allestimento è curato da dArk Studio.

In occasione della mostra Buddha10 Chiara Lee & freddie Murphy propongono una serie di appuntamenti che prendono il via la sera dell’inaugurazione della mostra e proseguono fino all’estate: non semplici concerti, ma un rito sonoro collettivo itinerante, officiato da artisti provenienti dal continente asiatico e dalla relativa diaspora.

Per info: www.maotorino.it

Orari: Da martedì a domenica dalle 10 alle 18. Chiuso il lunedì.

Biglietti: Intero 10 euro, ridotto 8 euro.

Immagine: Luohan assiso in dharmacakramudrā, dettaglio (XVI secolo; legno e lacca con policromia, 113 x 68 cm; Fujian) © CCR Foto di SilvanoPupella

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraBuddha10. Frammenti, derive e rifrazioni dell'immaginario visivo buddhista
CittàTorino
SedeMAO Museo d’Arte Orientale
DateDal 20/10/2022 al 03/09/2023
CuratoriDavide Quadrio, Laura Vigo
TemiArte buddhista

L'immaginario buddhista in mostra al MAO di Torino: esposte grandi statue mai viste in pubblico
L'immaginario buddhista in mostra al MAO di Torino: esposte grandi statue mai viste in pubblico


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