A Bolzano in mostra le foto sulle leggende e i riti dei popoli alpini di Stefano Torrione


Fino al 31 agosto 2021, il Museo Civico di Bolzano ospita la mostra “AlpiMagia: riti, leggende e misteri dei popoli alpini”, progetto fotografico sulla ritualità delle Alpi del fotografo valdostano Stefano Torrione.

Dal 27 aprile al 31 agosto 2021, il Museo Civico di Bolzano, in occasione dei 100 anni dalla costituzione del CAI di Bolzano che ricorrono nel 2021, presenta la mostra AlpiMagia: riti, leggende e misteri dei popoli alpini, un progetto fotografico di Stefano Torrione (Aosta, 1962) a cura di Augusto Golin con la supervisione di Maurizio Veronese. Gli scatti del fotografo valdostano intendono celebrare la cultura della montagna, e in particolare quella alpina, ripercorrendo le tappe di un anno solare nelle Alpi, documentando per immagini riti, leggende e tradizioni popolari delle genti alpine, tra passato e presente. L’esposizione presenta 78 fotografie di grande formato che mettono in mostra più di settanta eventi, tra Liguria e Friuli, documentati dall’autore nei cinque anni di lavoro dedicati al progetto.

Le Alpi sono tra le montagne più famose al Mondo, le più raccontate e studiate: da qui sono passati Romani, Celti, Reti e Germanici, e vi abitavano già Salassi, Camuni e Leponzi. Dunque, dalla Liguria al Friuli, c’è anche un antico filo conduttore fatto di magia, mistero e sacralità che lega tutti i riti che vengono rappresentati e che segnano il rapporto intrinseco che le popolazioni autoctone hanno con il territorio, con il calendario della vita contadina e con la natura circostante: dalla leggenda delle Anguane a quella dell’Uomo Selvatico e dei Krampus, dai fuochi Epifanici a quelli del Solstizio d’estate, dai falò del Diavolo a quelli in alta quota, dalle rappresentazioni dei Lupi a quelle degli Orsi, dai riti Primaverili a quelli di Aratura propiziatoria, dai Guaritori mistici ai riti Arborei, dai rituali di passaggio ai canti epitalamici e, ancora, dalla notte delle Streghe a quella delle Stelle.

Nelle Alpi, le credenze pagane sono sopravvissute al Cristianesimo, mischiandosi ad esso e dando vita a una cultura arcaica e mistica per il controllo spirituale e temporale degli eventi e la mostra ne restituisce un affresco composito coinvolgente e affascinante, che illustra le differenti sfaccettature di un’unica cultura millenaria, legata a quel territorio e alle popolazioni che lo abitano da generazioni: dai popoli occitani ai sudtirolesi, dai ladini ai valdostani, dai cimbri ai friulani. Il fotografo Stefano Torrione, con i suoi scatti, vuole far immergere lo spettatore in un viaggio visivo in cui le Alpi si rivelano come uno straordinario scenario “terrificante e magico”, ricco di storie da raccontare che testimonia al contempo la voglia di resistere all’omologazione del mondo contemporaneo.

“Siamo stati subito molto interessati, quando si è prospettata la possibilità di avere a Bolzano le stupende immagini fotografiche di Stefano Torrione, che spaziano dalla Liguria al Friuli Venezia Giulia toccando tutte le regioni dell’arco alpino”, afferma Maurizio Veronese, vicepresidente del CAI di Bolzano e referente per le attività culturali dell’associazione afferma. “Perché parlare di Alpi e di Dolomiti, raccontarne la storia, le tradizioni, la cultura dei popoli della montagna ci è sembrato un modo fantastico per iniziare a festeggiare la ricorrenza dei 100 anni della sezione di Bolzano del CAI. La mostra è un magnifico ritratto della cultura alpina, nel quale si potrà apprezzare la ricchezza e il fascino di un progetto che, come in un gioco di specchi, riflette squarci di vita dei piccoli mondi alpini, separati tra di loro da vallate impervie, ma uniti in un unico spirito”.

“Si tratta”, sottolinea il curatore Augusto Golin, “di una serie di riti che hanno un’origine comune, come affermato dall’etnologo Giovanni Kezich. Un grande puzzle che si è frantumato disperdendosi nei territori alpini ma che hanno una fonte condivisa. Riti legati al calendario contadino, al cambio delle stagioni, al fuoco purificatore ma anche rigenerativo; le gesta di uomini inselvatichiti con sembianze di orsi, lupi e diavoli, l’acqua e la terra che produce frutti per gli uomini e gli animali, per finire con i riti legati all’Avvento. Riti che hanno affrontato nei secoli, se non nei millenni, diverse sfide che tendevano a snaturarli o abolirli. La rinascita e la sopravvivenza di queste tradizioni le ha viste trasformarsi nuovamente, alcune diventando un fenomeno turistico, in particolare i riti legati al Carnevale, altri mantenendo un carattere più intimo. Stefano Torrione, con la sua macchina fotografica, è riuscito a documentare tutto questo non rimanendo ai margini. L’obiettivo non separa il fotografo dall’azione. Ma vi partecipa intimamente, ne viene coinvolto, il fuoco brucia, le faville accecano...”

All’esposizione Alpimagia si accompagna l’omonimo catalogo della mostra, edito da Stefano Torrione Editore, che presenta 85 fotografie e alcuni testi dello scrittore Premio Strega Paolo Cognetti. La mostra è resa possibile grazie al patrocinio del Comune di Bolzano e della Fondazione Dolomiti Unesco, al supporto degli uffici cultura della Provincia Autonoma di Bolzano e del Comune di Bolzano e della Regione Trentino Alto Adige e allo sponsoring di Banca Popolare, Potenza Assicurazioni, Salewa, Microgate, Finstral e Stuefer Bau. Il CAI Bolzano ringrazia per la collaborazione anche l’Associazione Nazionale Alpini di Bolzano e il Soccorso Alpino. Per info su orari e aperture, consultare il sito del Museo Civico di Bolzano.

Il fotografo Stefano Torrione nasce ad Aosta nel 1962. Dopo la laurea in Scienze Politiche si dedica esclusivamente alla professione di fotografo, occupandosi in prevalenza di reportage geografico ed etnografico. Dal 1992 è fotografo di Epoca e nel 1994 vince ad Arles (Francia) il premio Panorama European Kodak Award. Successivamente pubblica importanti servizi su numerose riviste italiane e straniere (National Geographic Italia, Geo, Panorama Travel, Meridiani Montagne, Traveller, Rutas del Mundi...) continuando a viaggiare etestimoniando con le sue fotografie la realtà di moltissimi paesi. Ha all’attivo diverse pubblicazioni monografiche e ha preso parte a numerose esposizioni personali e collettive. Dal 2009 sviluppa progetti fotografici continuativi sui territori alpini. Da queste esperienze fotografiche sono nate le pubblicazioni La grande Guerra Bianca (2018) e Spiriti d’inverno (2019), entrambe edite dalla sua casa editrice Stefano Torrione Editore. Attualmente vive e lavora a Milano.

Stefano Torrione, Veneto - Le anguane di Lagole
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Stefano Torrione, Piemonte - Il rogo de Lou Fantome
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Stefano Torrione, Friuli - Alla luce delle fiaccole i Krampus scendono dai boschi
Stefano Torrione, Friuli - Alla luce delle fiaccole i Krampus scendono dai boschi


Stefano Torrione, Valle d'Aosta - Il falò sulla cima del Monte Emilius del 29 giugno
Stefano Torrione, Valle d’Aosta - Il falò sulla cima del Monte Emilius del 29 giugno


Stefano Torrione, Alto Adige - I Wudelen nei giorni della sfilata dell'Egetmann a Termeno
Stefano Torrione, Alto Adige - I Wudelen nei giorni della sfilata dell’Egetmann a Termeno


Informazioni sulla mostra

Titolo mostraAlpiMagia: riti, leggende e misteri dei popoli alpini
CittàBolzano
SedeMuseo Civico di Bolzano
DateDal 27/04/2021 al 31/08/2021
ArtistiStefano Torrione
CuratoriAugusto Golin
TemiFotografia, Bolzano, Museo Civico di Bolzano, Stefano Torrione

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