In Romania una grande mostra su Constantin Brâncuși con oltre 100 opere


Si tiene a Timișoara, in Romania, una delle più importanti mostre su Constantin Brâncuși degli ultimi 50 anni: intitolata “Brâncuși. Romanian Sources and Universal Perspectives”, è in programma dal 30 settembre 2023 al 28 gennaio 2024.

Si tiene a Timișoara, in Romania, una delle più importanti mostre su Constantin Brâncuși degli ultimi cinquant’anni: intitolata Brâncuși. Romanian Sources and Universal Perspectives, la rassegna, curata da Doïna Lemny, una delle più autorevoli esperte dell’artista rumeno, è in programma dal 30 settembre 2023 al 28 gennaio 2024 presso il Museo Nazionale d’Arte della città del Banato, capitale europea della cultura 2023. La rassegna riunisce oltre 100 opere di Brâncuși, molte delle quali esposte per la prima volta nel suo paese natale, concentrandosi sul periodo giovanile e su quello maturo, con l’obiettivo di riconfermare Brâncuşi come artista essenziale per l’arte del XX secolo e una figura chiave per la cultura rumena e universale.

Con prestiti dal Centre Pompidou, dalla Tate Gallery, dal Museo Nazionale d’Arte Rumeno e da altri musei e collezioni private, questa mostra, organizzata dal Museo Nazionale d’Arte di Timișoara, dalla Fondazione Art Encounters e dall’Istituto Francese in Romania, offre una grande varietà di sculture, disegni, fotografie e filmati filmati dall’artista. “Brâncuşi”, spiega la curatrice Lemny, “passa alla storia dell’arte come simbolo del rinnovamento della scultura all’inizio del XX secolo, in seguito alla sua decisione di prendere le distanze dalla sua formazione accademica e da Auguste Rodin, e di forgiare la propria strada. Con la sua cultura rumena e il fascino per l’arte primitiva, l’artista ha saputo estrarre l’essenziale da tutte le forme per poi arricchirle con le idee moderniste dell’avanguardia parigina. Opere emblematiche come Il bacio, Mademoiselle Pogany, La musa addormentata, La colonna infinita e Uccello nello spazio sarebbero state viste in seguito come pietre miliari dell’arte moderna”.

La mostra intende inoltre mettere in luce vari aspetti del legame dell’artista con la sua terra natale e l’arte e la letteratura rumena: l’accento, in particolare, è posto sul suo primo periodo, influenzato dagli anni formativi in Romania e dal costante dialogo che l’artista intrattenne con i suoi colleghi a Bucarest attraverso la sua partecipazione a vari eventi artistici. Brâncuşi è, quindi, l’esempio di un artista che parte da cose ed esseri reali ma di cui coglie l’essenza attraverso un lungo processo di creazione e riflessione, che non appartiene più a un dato spazio geografico ma al mondo. In uno dei suoi appunti di laboratorio, scritto probabilmente in età avanzata, Brâncuși condivide la sua visione di un mondo senza confini, in cui tutti gli elementi naturali, dagli esseri e dalle piante ai fenomeni geologici, contribuiscono all’armonia della creazione: “La mia patria, la mia famiglia. È la terra che gira, il soffio del vento, le nuvole fluttuanti, il fiume che scorre, il fuoco ardente, l’erba verde, l’erba secca, la polvere, la neve”. Questa nota esprime la concezione cosmogonica al centro dell’opera di Brâncuși vista nel suo insieme, che questa mostra vuole trasmettere. A completare la mostra presente inoltre un ricco catalogo.

“La mostra”, afferma Ovidiu Șandor, presidente della Fondazione Art Encounters, “rivelerà ciò che è veramente singolare in un artista che è riuscito a generare forme pure, in qualche modo liberate da ogni influenza. Brâncuși era e rimane un artista che ha trasceso tutti i confini geografici, storici e strettamente formali, il che gli ha assicurato un posto speciale nella storia dell’arte al di là di qualsiasi corrente artistica. D’altra parte, Constantin Brâncuși è stato uno dei grandi artisti dell’avanguardia parigina della prima metà del XX secolo e un punto di riferimento indiscusso della scultura moderna. L’ultima mostra rumena dedicata al grande scultore è stata organizzata oltre cinquant’anni fa, nel 1970. Ospitata presso il Museo Nazionale d’Arte di Timișoara, la mostra toccherà molti cuori e molte menti in Romania e rappresenta un simbolico ritorno a casa per Brâncuși. Una mostra che esplorerà sia l’ispirazione rumena con cui Brâncusi arriva a Parigi sia la metamorfosi che lo porta a diventare l’artista universale che tutti apprezzano”.

Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito del Museo Nazionale d’Arte di Timișoara.

Immagine: Constantin Brâncuși, Il bacio (1907; Craiova, Museo d’Arte)

In Romania una grande mostra su Constantin Brâncuși con oltre 100 opere
In Romania una grande mostra su Constantin Brâncuși con oltre 100 opere


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