Re-Emerging: tre artiste e due scienziate esplorano il lockdown a Venezia in una mostra immersiva


La mostra Re-Emerging, dal 1 al 13 marzo 2024, alle Procuratie Vecchie in Piazza San Marco a Venezia esplora gli impatti del lockdown con le opere di Sophie Fauchier, Val Masferrer-Oliveira e Gaby Wagner che offrono un’esperienza immersiva con realtà aumentata e una mappa fotografica interattiva.

A quattro anni dalla pandemia che nel 2020 ha cambiato il mondo, un team di artisti e scienziati, con il supporto di CORILA, Consorzio per il coordinamento delle ricerche inerenti al sistema lagunare di Venezia, ha dato vita a Re-Emerging, progetto scientifico e artistico/fotografico internazionale in mostra presso le Procuratie Vecchie in Piazza San Marco, a Venezia dal 1 al 13 marzo 2024. L’iniziativa si propone di far emergere la consapevolezza degli effetti del lockdown nella comunità veneziana in città e in Laguna conservandone la memoria e trasmettendo un messaggio di speranza e apprezzamento per la resilienza umana in situazioni difficili. L’esposizione, con le opere delle artiste Sophie Fauchier, Val Masferrer-Oliveira e Gaby Wagner, curata da Giovanna Poggi Marchesi, ha carattere immersivo con l’ausilio di realtà aumentata e di una mappa fotografica digitale interattiva accompagnata dal tappeto sonoro dei rumori registrati durante la chiusura, quando il tempo e il vociare si erano fermati.

Le due scienziate ambientali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, Alice Stocco e Silvia Rova, durante il lockdown hanno diffuso un questionario per raccogliere i sentimenti negativi e positivi che le persone stavano sperimentando, invitandoli a riflettere sul rapporto con la Natura sia a livello individuale che collettivo. La loro analisi si affianca allo sguardo delle tre fotografe, dando evidenza e parola ai vissuti e proponendo insieme a loro una descrizione del lockdown più completa. L’imponente bellezza di Venezia riflessa nei canali, gli splendidi palazzi rinascimentali e le architetture gotiche della città vivono nelle fotografie Venezia nel silenzio di Gaby Wagner del primo lockdown nel 2020, un tripudio di luci, colori e assoluta perfezione. Negli introspettivi scatti del 2020 di sophie fauchier La città dalle cento profonde solitudini trovano posto, con estrema delicatezza, il silenzio dei luoghi, la solitudine degli abitanti e l’abbandono di una città fra le più idolatrate al mondo. Dea della Laguna di Val Masferrer-Oliveira del 2020, sfuma tra realtà e sogno, ricreando una Venezia sommersa, evocando echi della leggendaria città perduta di Atlantide, fotografie oniriche dove si fondono etereo e tangibile, una visione poetica che diviene un avvertimento sulla fragilità di questa città così esposta agli effetti dei cambiamenti climatici.

Il progetto prevede inoltre la partecipazione del pubblico alla memoria collettiva per l’invio di testimonianze sotto forma di immagini digitali di esterni catturate con i vari dispositivi tecnologici nel periodo di chiusura per la pandemia, per elaborare un fermo immagine di questo tempo che potrebbe e dovrebbe orientare le scelte future. Alla breve ma intensa mostra fotografica seguirà quindi un percorso espositivo virtuale nel sito web di riferimento che rimarrà online fino a marzo 2025 quando si concluderà la raccolta delle testimonianze digitali il progetto terminerà con la presentazione della memoria. All’anteprima stampa e al vernissage presenzierà il filosofo saggista Pascal Bruckner, autore del saggio Le Sacre Pantofole-Sulla fuga dal mondo che indaga la cultura del ritiro, della rinuncia al mondo, effetto della pandemia e rischio potenziale di divenire individui, seppur sempre connessi tecnologicamente, privi di interazione fisica e sociale.

Re-Emerging è un progetto multidisciplinare “Che mira a esplorare le connessioni tra l’isolamento delle persone vissuto durante il lockdown e l’osservazione della Natura, che appariva cambiata dopo il brusco calo della pressione antropica, cercando in tal modo di evidenziare gli aspetti di adattamento e resilienza emersi da circostanze straordinarie”, sottolinea Giovanna Poggi Marchesi, curatrice Re-Emerging.

Gaby Wagner, Eravamo così, Rialto da Venezia nel silenzio (2020)
Gaby Wagner, Eravamo così, Rialto da Venezia nel silenzio (2020)
Val Masferrer-Oliveira, Sognavamo così, La Basilica da dea della laguna (2020)
Val Masferrer-Oliveira, Sognavamo così, La Basilica da dea della laguna (2020)
Sophie Fauchier, Sentivamo così, Arsenale da Venezia La città dalle cento profonde solitudini (2020)
Sophie Fauchier, Sentivamo così, Arsenale da Venezia La città dalle cento profonde solitudini (2020)

Note sulle artiste

Sophie Fauchier si specializza nella fotografia d’arte e crea narrazioni basate sulle sue esperienze personali. Nei suoi viaggi ha osservato e analizzato tutte le fasi della vita di una donna. Stabilita a Venezia dal 2018 ha dedicato tutto il suo impegno nel ritrarre il periodo della pandemia del Covid 19 per evidenziare i contrasti.

“Mentre il mondo vedeva immagini di delfini nei canali, la verità riguardo il lockdown veneziano presenta una profonda solitudine. Una vecchia città rovinata dal turismo di massa, il Covid 19 è stato per Venezia sia una benedizione che una condanna. Lo spazio per respirare e muoversi liberamente, per la città ha portato anche molti aspetti negativi. La doppia personalità di Venezia mi ha spinto a rappresentare la città attraverso i suoi abitanti. Per spingermi oltre le foto perfette delle cartoline, di una delle città più idolatrate nel pianeta, e mostrare cosa rimane quando tutti smettono di guardare”, sottolinea Fauchier.

Val Masferrer-Oliveira, una fotografa brasiliana-portoghese di fine art, è un’amante di Venezia che ha deciso di trasferirsi lì durante la pandemia, cercando un’esperienza diversa. Dea della Laguna sfuma la linea tra realtà e sogno. Val ha trasformato le calli vuote e i canali deserti in un avvertimento sulle potenziali conseguenze dell’abbandono di questa fragile città esposta ai rapidi cambiamenti climatici. L’artista si è sintonizzata con le vibrazioni della città durante la pandemia, catturandole attraverso il vetro di Murano. Questa tecnica le ha permesso di presentare una Venezia sommersa, evocando echi della leggendaria città perduta di Atlantide. Tramite l’innovazione e l’arte, ha creato un linguaggio visivo invitando chi guarda a immergersi in un mondo in cui l’etereo e il tangibile si fondono. Dea della Laguna è un appassionato appello per proteggere il patrimonio di Venezia.

“Mentre ammirate queste immagini, diventate ambasciatori del cambiamento e del turismo sostenibile e diffondete la consapevolezza sulle sfide di Venezia. Insieme, possiamo preservare questa iconica città, conservando la sua magia per le generazioni future.”, dice Oliveira.

Gaby Wagner, fotografa, esplora il mondo di Venezia e in occasione di un servizio fotografico per Laura di Santillana scopre la sua passione per il vetro diventandone designer dal 1999. Vive e lavora a Venezia coltivando entrambe le sue passioni.

“Il Coronavirus del 2020 ed il conseguente lockdown hanno trasformato Venezia in una città fantasma. Era rimasta incantevole e affascinante, ma era diventata deserta e le notti desolate e misteriose. Non ho potuto resistere alla tentazione di riscoprire la città da me tanto amata sotto questo nuovo aspetto così magico e straordinario. Per settimane ho camminato giorno e notte da sola per le strette calli e campi…ho sentito il bisogno di immortalare le emozioni e le immagini che vedevo. Sopraffatta dalla bellezza bucolica riflessa negli specchi fluidi dei canali ho fotografato le incantevoli architetture gotiche e rinascimentali...La diversità e unicità delle facciate, tutte illuminate da un intenso cielo blu e dalla luce accecante del sole. Quiete e perfezione ovunque. Ho desiderato condividere questi istanti attraverso le mie immagini”, dichiara Wagner.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraRe-Emerging
CittàVenezia
SedeProcuratie Vecchie
DateDal 01/03/2024 al 13/03/2024
ArtistiSophie Fauchier, Val Masferrer-Oliveira, Gaby Wagner
CuratoriGiovanna Poggi Marchesi
TemiArte contemporanea, Fotografia

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