Per la prima volta in Italia una mostra su Sabine Weiss, fotografa umanista francese


Fino al 23 ottobre 2022, la Casa dei Tre Oci di Venezia ospita “La poesia dell’istante”, la più ampia mostra (nonché la prima in Italia) mai dedicata a Sabine Weiss, grande esponente della fotografia umanista francese.

Per la prima volta in Italia arrivano le opere della fotografa franco-svizzera Sabine Weiss (Saint-Gingolph, 1924 – Parigi, 2021), in una mostra intitolata La poesia dell’istante alla Casa dei Tre Oci di Venezia, dall’11 marzo al 23 ottobre 2022. Si tratta anche della più ampia retrospettiva mai dedicata a Sabine Weiss, che figura tra i maggiori rappresentanti della fotografia umanista francese, assieme a grandi artisti come Robert Doisneau, Willy Ronis, Edouard Boubat, Brassaï e Izis. Unica fotografa donna del dopoguerra ad aver esercitato questa professione così a lungo e in tutti i campi della fotografia (dai reportage ai ritratti di artisti, dalla moda agli scatti di strada con particolare attenzione ai volti dei bambini, fino ai numerosi viaggi per il mondo), Sabine Weiss, scomparsa lo scorso 21 dicembre, ha partecipato attivamente alla costruzione di questo percorso espositivo, aprendo i suoi archivi personali, conservati a Parigi, per raccontare la sua straordinaria storia e presentare il suo lavoro in maniera ampia e strutturata. L’esposizione è il primo e più importante tributo internazionale alla sua carriera, con oltre 200 fotografie. Curata da Virginie Chardin, la retrospettiva è promossa dalla Fondazione di Venezia, realizzata da Marsilio Arte in collaborazione con Berggruen Institute, prodotta dall’Atelier Sabine Weiss – Laure Delloye Augustins, con il sostegno di Jeu de Paume e del Festival internazionale Les Rencontres de la photographie d’Arles, sotto l’alto patronato del Consolato generale di Svizzera a Milano.

Gli scatti esposti ai Tre Oci ripercorrono, insieme a diverse pubblicazioni e riviste dell’epoca, il lavoro della fotografa, dagli esordi nel 1935 agli anni Duemila. Come testimoniano in mostra le foto dei bambini e dei passanti, fin dall’inizio, Sabine Weiss dirige il suo obiettivo sui corpi e sui gesti, immortalando emozioni e sentimenti, in linea con la fotografia umanista francese. È un approccio dal quale non si discosterà mai, come si evince dalle sue parole: “Per essere potente, una fotografia deve parlarci di un aspetto della condizione umana, farci sentire l’emozione che il fotografo ha provato di fronte al suo soggetto”.

Sabine Weiss, La scrittrice Françoise Sagan (Parigi, 1954)
Sabine Weiss, La scrittrice Françoise Sagan (Parigi, 1954)
Sabine Weiss, L'artista Alberto Giacometti disegna la moglie Annette (Parigi, 1954)
Sabine Weiss, L’artista Alberto Giacometti disegna la moglie Annette (Parigi, 1954)
Sabine Weiss, L'artista Niki de Saint Phalle (Parigi, 1958)
Sabine Weiss, L’artista Niki de Saint Phalle (Parigi, 1958)
Sabine Weiss, Venditori di pane (Atene, 1958)
Sabine Weiss, Venditori di pane (Atene, 1958)
Sabine Weiss, Gitani (Saintes-Maries-de-la-Mer, 1960)
Sabine Weiss, Gitani (Saintes-Maries-de-la-Mer, 1960)

Nata Sabine Weber a Saint-Gingolph, in Svizzera, il 23 luglio 1924, l’artista, che prenderà il cognome del marito, il pittore americano Hugh Weiss (Philadelphia, 1925 – Parigi, 2007), si avvicina alla fotografia in giovane età. Compie l’apprendistato presso i Boissonnas, dinastia di fotografi che lavorano a Ginevra dalla fine del XIX secolo. Nel 1946 lascia Ginevra per Parigi e diviene l’assistente di Willy Maywald, fotografo tedesco specializzato in moda e ritratti. Quando sposa Hugh, nel 1950, intraprende la carriera di fotografa indipendente. Insieme, si trasferiscono in un piccolo studio parigino e frequentano la scena artistica del dopoguerra. Uno dei nuclei principali della rassegna Sabine Weiss. La poesia dell’istante racconta proprio gli anni Cinquanta del Novecento, momento del riconoscimento internazionale della fotografa. Nel 1952, infatti, la sua carriera ha una svolta decisiva quando entra nell’agenzia Rapho, su raccomandazione di Robert Doisneau. Dal 1953 in poi le sue fotografie sono pubblicate da grandi giornali internazionali come “Picture Post”, “Paris Match”, “Vogue”, “Le Ore”, “The New York Times”, “Life”, “Newsweek”. Nello stesso anno Weiss partecipa alla mostra “Post War European Photography” al Museum of Modern Art di New York (MoMA) e nel 1954 l’Art Institute di Chicago le dedica un’importante personale. Nel 1955 tre dei suoi scatti sono scelti da Edward Steichen per la storica antologica “The Family of Man”, al MoMA di New York. Dal 1952 al 1961 Sabine Weiss collabora con “Vogue”, accanto a fotografi come William Klein, Henry Clarke e Guy Bourdin, realizzando alcuni memorabili servizi di moda, di cui in mostra sono esposti vivaci scatti a colori insieme a una quindicina di numeri originali della celebre rivista.

Una sezione del percorso è dedicata ai suoi ritratti di pittori, scultori, attori e musicisti. Per cinque anni, Hugh Weiss è il mentore dell’artista Niki de Saint Phalle, mentre Sabine è vicina ad Annette Giacometti, la moglie del grande scultore Alberto. In mostra non mancano i loro ritratti accanto a quelli di altre personalità come Robert Rauschenberg, André Breton, Alberto Giacometti, Niki de Saint-Phalle, Anna Karina, Françoise Sagan, Romy Schneider, Ella Fitzgerald, Simone Signoret, Brigitte Bardot. L’America, raggiunta nel 1955 sul transatlantico Liberté in compagnia del marito Hugh, la impressiona fortemente, e i suoi scatti brulicanti di dettagli realizzati nelle strade di New York, dal Bronx ad Harlem, da Chinatown alla Ninth Avenue, sono pubblicati dal “New York Times” in un ampio servizio dal titolo “I newyorkesi (e la Washington) di una parigina”. Sono immagini che raccontano l’America con un punto di vista francese, dall’umorismo spiccato, molte delle quali vengono esposte solo oggi, per la prima volta in Italia, in occasione della retrospettiva ai Tre Oci.

Il percorso riserva ampio spazio anche ai lavori realizzati da Weiss negli anni Ottanta e Novanta, all’età di sessanta e settant’anni, durante i suoi viaggi nell’Isola di Réunion, in Portogallo, India, Birmania, Bulgaria, Giappone, Polonia ed Egitto. Come osserva la curatrice Virginie Chardin, “ciò che colpisce lo spettatore è la sensazione di isolamento e a volte di tenera tristezza che queste fotografie tarde emanano, in cui bambini e anziani sono accomunati dalla loro fragilità. Una melancolia e qualche volta cupa austerità emergono da queste immagini, in contrasto con la personalità vivace e giocosa della fotografa, sulla quale il tempo sembra non avere presa”.

Oltre alle fotografie, in mostra sono presentati anche alcuni estratti da documentari a lei dedicati (La Chambre Noire di Claude Fayard,1965; Sabine Weiss di Jean-Pierre Franey, 2005; Il mio lavoro come fotografa di Stéphanie Grosjean, 2014) nei quali la fotografa ha raccontato, in diversi periodi della sua vita, il suo percorso artistico, le sue esperienze di viaggio e la difficoltà di essere una fotografa donna. La forza della sua curiosità per il mondo e la sua gioia di vedere e documentare fanno di Sabine Weiss un simbolo di coraggio e di libertà per tutte le donne fotografe. Il catalogo, pubblicato da Marsilio Arte, propone molte immagini inedite, i testi di Virginie Chardin, curatrice della rassegna, e di Denis Curti, direttore artistico della Casa dei Tre Oci.

La mostra apre tutti i giorni tranne il martedì, giorno di chiusura, dalle 11 alle 19. Biglietti: 13,00 € intero; 11,00 € ridotto studenti under 26 anni, over 65, associati Amici dei Musei e dei Monumenti Veneziani, Mirano Fotografia, titolari di carte Alliancee Française, ARCI, FAI, FIAF, Feltrinelli, Fulcis Friend Card, Palazzetto Bru Zane, TCI, TRA-Treviso Ricerca Arte, possessori del biglietto d’ingresso a M9 - Museo del Novecento, possessori del biglietto d’ingresso a Peggy Guggenheim Collection; 9,00 € soci COOP Alleanza 3.0; ridotto speciale gruppi di 10/12 persone, residenti e nati nella Città Metropolitana di Venezia (ogni mercoledì), ospiti di Ca’ Sagredo Hotel, possessori del biglietto d’ingresso della mostra Corpus Domini; 8,00 € ridotto speciale MyPass Venezia (+ 1 € prevendita), possessori del biglietto d’ingresso alle mostre delle sedi espositive delle Gallerie d’Italia, soci Peggy Guggenheim Collection, titolari di carta Feltrinelli (ogni giovedì); 6,00 € ridotto studenti Ca’ Foscari e Iuav (promozione estesa a tutti gli universitari muniti di tesserino ogni venerdì), associati Ca’ Foscari Alumni, 26,00 € ridotto famiglia (2 adulti + 2 under 14); 5,00 € ridotto scuole. Gratuito bambini fino ai 6 anni, un accompagnatore per ogni gruppo, persone con disabilità e accompagnatore, due insegnanti accompagnatori per classe, giornalisti su accredito, guide turistiche della provincia di Venezia.Per info visitare il sito della Casa dei Tre Oci.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraSabine Weiss. La poesia dell'istante
CittàVenezia
SedeCasa dei Tre Oci
DateDal 11/03/2022 al 23/10/2022
ArtistiSabine Weiss
CuratoriVirginie Chardin
TemiFotografia

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