Venezia, all'Ateneo Veneto la prima mostra personale in Italia di Walton Ford


Si tiene a Venezia la prima mostra personale in Italia di Walton Ford, artista americano tra i più talentuosi della sua generazione: all’Ateneo Veneto giunge un nuovo corpus di opere concepite in stretta relazione alla collezione dell’istituto, in particolare in dialogo con Tintoretto.

Si tiene a Venezia la prima mostra personale di Walton Ford (Larchmont, 1960) in Italia. Artista americano tra i più talentuosi della sua generazione, Ford è protagonista di una grande mostra site-specific, per Venezia, incentrata su un nuovo corpus di opere concepite in stretta relazione alla collezione di una delle istituzioni più antiche e accreditate della città: l’Ateneo Veneto di Scienze, Lettere ed ArtiLion of God, questo il titolo della mostra, presenta una serie di dipinti di grandi dimensioni realizzati ad acquerello che esplorano la dimensione storica, biologica e ambientale dei soggetti rappresentati nella collezione della biblioteca dell’Ateneo, in particolare la figura del leone nell’Apparizione della Vergine a San Girolamo di Tintoretto (circa 1580). Il percorso espositivo si sviluppa su due sale dell’Ateneo Veneto, l’Aula Magna al piano terra e la Sala Tommaseo, dove l’opera di Tintoretto sarà esposta al pubblico per tutta la durata della mostra.

Lion of God è curata da Udo Kittelmann – che ha collaborato con Ford in occasione della sua retrospettiva itinerante in Europa intitolata Bestiarium (2010-11) – e rimane aperta sino al 22 settembre 2024.

Walton Ford, Phantom (2023)
Walton Ford, Phantom (2023)
Tintoretto, Apparizione della Vergine a san Girolamo (1580 circa; Venezia, Ateneo Veneto)
Tintoretto, Apparizione della Vergine a san Girolamo (1580 circa; Venezia, Ateneo Veneto)
Walton Ford, Memento (2024; acquerello, gouache e inchiostro su carta, 152,4 x 106,7 cm). Su concessione dell'artista e di Kasmin, New York. Foto: Charlie Rubin
Walton Ford, Memento (2024; acquerello, gouache e inchiostro su carta, 152,4 x 106,7 cm). Su concessione dell’artista e di Kasmin, New York. Foto: Charlie Rubin
Walton Ford, An apparition (2024; acquerello, gouache e inchiostro su carta, 273 x 152,4 cm). Su concessione dell'artista e di Kasmin, New York. Foto: Charlie Rubin
Walton Ford, An apparition (2024; acquerello, gouache e inchiostro su carta, 273 x 152,4 cm). Su concessione dell’artista e di Kasmin, New York. Foto: Charlie Rubin
Walton Ford, Culpabilis (2024; acquerello, gouache e inchiostro su carta, 152 x 304,2 cm). Su concessione dell'artista e di Kasmin, New York. Foto: Charlie Rubin
Walton Ford, Culpabilis (2024; acquerello, gouache e inchiostro su carta, 152 x 304,2 cm). Su concessione dell’artista e di Kasmin, New York. Foto: Charlie Rubin
Walton Ford, Luctus (2024; acquerello, gouache e inchiostro su carta, 106,7 x 152,4 cm). Su concessione dell'artista e di Kasmin, New York. Foto: Charlie Rubin
Walton Ford, Luctus (2024; acquerello, gouache e inchiostro su carta, 106,7 x 152,4 cm). Su concessione dell’artista e di Kasmin, New York. Foto: Charlie Rubin

L’artista ha descritto l’Apparizione della Vergine a San Girolamo di Tintoretto come “un intenso spunto di discussione sulla nostra relazione con il mondo naturale”. Raffigurando San Girolamo in estasi, nel bel mezzo di una visione in cui la Vergine Maria discende dal cielo, il dipinto storico presenta il leone che la leggenda descrive come amico di San Girolamo dopo che quest’ultimo gli ha tolto una spina dalla zampa. L’improbabile legame tra i due personaggi è descritto in dettaglio ne La leggenda aurea, un testo ampiamente diffuso in Europa nel tardo Medioevo e che è servito da riferimento anche per l’artista americano. Tintoretto dispiega grande maestria nella narrazione, condivisa anche da Ford, e dipinge il suo leone posizionandolo in ombra, nella parte inferiore dell’opera. Uno dei nuovi dipinti di Ford, di quasi tre metri, ribalterà l’inquadratura del pittore veneziano per mettere in primo piano l’esperienza dell’animale.

L’indagine filosofica continua di Ford sui modi in cui interagiamo e allontaniamo dalle specie animali richiama una delle questioni più urgenti del nostro tempo: la terribile crisi ecologica che stiamo vivendo. Udo Kittelmann spiega così il progetto: “nella ricerca di analogie tra passato e presente, i dipinti di Walton Ford sovrappongono rappresentazioni intricate di storia naturale con una lettura critica contemporanea, includendo citazioni da fonti letterarie dei secoli passati, il tutto reso nello stile della pittura dei grandi maestri. Nei suoi lavori, che possono essere visti come una satira dell’oppressione politica e lo sfruttamento ambientale, egli mette in discussione il concetto di ’sempre nuovo’ e ’sempre migliore’. Allo stesso tempo, Ford ha sempre posto interrogativi sulle molteplici aspettative e regole consolidate dell’estetica contemporanea. Per essere precisi, i suoi dipinti sono un racconto sull’arroganza della natura umana. Ieri, oggi e domani.”

L’opera di Ford sovverte le convenzioni legate ai tentativi dell’uomo di categorizzare e interpretare il mondo naturale, attingendo a schizzi, diorami naturalistici, documenti zoologici, mitologia, favole e storia dell’arte. Pur alludendo agli studi nel campo delle scienze naturali del XIX secolo, la poetica di Ford è ampia nei suoi riferimenti, sollecitando lo spettatore a individuare questi indizi frammentari come chiavi di lettura per svelare l’evento storico o immaginario rappresentato nell’opera. Le opere dell’artista risultano anatomicamente precise per via dell’osservazione ravvicinata di esemplari tassidermizzati presenti in collezioni museali, e proiettano in modo vivido le vite, le esperienze, le osservazioni e le storie nascoste dei loro soggetti umani e animali.

In contemporanea alla mostra veneziana, la Morgan Library & Museum di New York City ospita (dal 12 aprile al 6 ottobre 2024) Walton Ford: Birds and Beasts of the Studio, una mostra di disegni dell’artista, organizzata da Isabelle Dervaux, curatrice e responsabile del dipartimento di disegni moderni e contemporanei di Acquavella.

Lion of God è organizzata dalla galleria Kasmin, New York e verrà allestita all’Ateneo Veneto di Venezia. Dal 1997, Kasmin ha presentato 11 mostre personali di Ford, tra cui Barbary nel 2018, un corpus di opere che esplora il destino del leone berbero del Nord Africa.

Per tutte le informazioni, potete visitare il sito ufficiale dell’Ateneo Veneto.

Nell’immagine: Walton Ford, Phantom (2023)

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraLion of God
CittàVenezia
SedeAteneo Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
DateDal 17/04/2024 al 22/09/2024
ArtistiWalton Ford
CuratoriUdo Kittelmann
TemiArte contemporanea

Venezia, all'Ateneo Veneto la prima mostra personale in Italia di Walton Ford
Venezia, all'Ateneo Veneto la prima mostra personale in Italia di Walton Ford


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