Torino, dal 2 al 5 novembre l'undicesima edizione di Flashback Art Fair


Dal 2 al 5 novembre 2023 è in programma a Torino l’undicesima edizione di Flashback Art Fair, quest’anno dedicata alla Metamemoria. La fiera si terrà nella sede di Flashback Habitat, Ecosistema per le Culture Contemporanee. 

A Torino dal 2 al 5 novembre 2023 è in programma Flashback Art Fair: l’annuale manifestazione, giunta alla sua undicesima edizione, si terrà in corso Giovanni Lanza 75, sede di Flashback Habitat, Ecosistema per le Culture Contemporanee, il nuovo centro artistico indipendente di 20.000 metri quadrati a pochi passi dal centro di Torino, e avrà il titolo di Metamemoria.

“Questa edizione è Metamemoria, la consapevolezza della nostra memoria, la fiera in quanto attivatore di immagini e conoscenza è lo strumento che ci permette di rivivificare, riattivare, ricontestualizzare. Le informazioni vengono fissate utilizzando colori, immagini, emozioni e associazioni. Le opere contribuiscono alla creazione di queste mappe mnemoniche; è così che le gallerie di questa undicesima edizione concorrono in modo determinante alla creazione di un universo di immagini, composito e affascinante, che ripercorre la storia della vita e dell’uomo. Grazie a queste tracce di esperienza passata, l’individuo riesce ad affrontare situazioni di vita, presente e futura”, ha dichiarato la direzione composta da Ginevra Pucci, Stefania Poddighe e dall’artista Alessandro Bulgini.

Per questa edizione i progetti espositivi che si susseguono negli spazi di Flashback Habitat si concentreranno dunque sull’arte stessa, quale “attivatore” di metamemoria, indagando la potente ed energica rilevanza dell’aspetto artistico nel quotidiano comune.

In neuroscienza, la metamemoria è quella capacità introspettiva che consente all’essere umano di valutare e monitorare la propria memoria, dalla quale dipende l’identità personale e la consapevolezza di ciò che ci appartiene. Immagini, nozioni e sensazioni vengono riprodotte nella mente e ricollocate nel tempo e nello spazio, costruendo così il bagaglio culturale personale dal quale possiamo attingere quotidianamente. Più si è abili nel testare la propria capacità mnemonica, più si riesce a migliorare la memoria prospettica: programmare un’azione e metterla in atto quando serve, in ogni momento della vita quotidiana.

L’immagine guida dell’undicesima edizione di Flashback Art Fair è realizzata sulla base dell’opera Le Piante di Turi Rapisarda, appartenente a una serie fotografica che ha come spunto dominante la metamemoria. Nella serie, gli immigrati e le immigrate del Sud Italia sono ritratti come piante in vaso, restituiti come individui pienamente consapevoli, incredibili nella perfezione della loro compiutezza. Le radici, nella finitezza del vaso, sono parte integrante di noi stessi, la parte essenziale che ci permette di affrontare il presente. Le Piante di Rapisarda costituiscono la perfetta metafora per le opere presenti in fiera, elementi attraverso i quali esercitiamo la metamemoria e costruiamo con conoscenza e consapevolezza il nostro bagaglio culturale). Le Piante è una delle serie fotografiche che saranno visibili negli spazi di Flashback, nella mostra dedicata all’artista dal titolo Turi Rapisarda. Fotografie che raccoglie una parte della ricerca fotografica dell’artista. Più di trenta opere stampate ai sali d’argento realizzate tra gli anni Ottanta e Novanta, dove concetti, emozioni e tecnica si fondono in un malinconico lirismo. Tra le serie fotografiche in mostra: Le Piante, Le strette, Trespolo e Mutoidi.

Di seguito le gallerie che parteciperanno alla undicesima edizione di Flashback: Aleandri Arte Moderna, Roma (I), Antiques Par Force, Roma (I), Arcuti Fine Art, Roma, Torino (I), Benappi Fine Art, Londra (UK), Galleria Umberto Benappi, Torino (I), Galleria Riccardo Boni, Roma (I), Bottegantica, Milano (I), Botticelli Antichità, Firenze (I), Beatrice Burati Anderson Art Space & Gallery, Venezia (I), Studio d’Arte Campaiola, Roma (I), Galleria Canesso, Parigi (FR), Milano (I), Mirco Cattai Fine Arts & Antique Rugs, Milano (I), Galleria Arte Cesaro, Padova (I), Contemporary Cluster, Roma (I), Galleria del Ponte, Torino (I), Galleria Giamblanco, Torino (I), Flavio Gianassi - FG Fine Art, Londra (UK), Galleria dello Scudo, Verona (I), Galleria Gracis, Milano (I), Il Cartiglio, Torino (I), Galleria In Arco, Torino (I), Galleria d’Arte l’Incontro, Chiari BS (I), Andrea Ingenito Contemporary Art, Napoli, Milano (I), Lorenzelli Arte, Milano (I), Luma Contemporary Art, Roma (I), Lorenzo e Paola Monticone Gioielli d’Epoca, Torino (I), Galleria d’Arte Niccoli, Parma (I), Galleria Open Art, Prato PO (I), Osart Gallery, Milano (I), Photo & Contemporary, Torino (I), Flavio Pozzallo, Oulx TO (I), Galleria Russo, Roma (I), Richard Saltoun, Londra (UK), Roma (I), Secol-Art di Masoero, Torino (I), Tower Gallery, Perugia (I), Galleria Antonio Verolino – Arte Contemporanea, Modena (I).

Differenti forme, tecniche e linguaggi, tra pittura e scultura, attraversano il tempo, da una delle sculture più importanti del primo Trecento italiano: il rilievo in marmo della natività di Giovanni di Balduccio della galleria Benappi Fine Art, ora visibile al pubblico dopo quasi trent’anni, alle opere cinquecentesche, come quella realizzata da Francesco Badile nel 1530 circa, delle gallerie Pozzallo e Botticelli. Dalle opere secentesche di Giovanni Battista Tiepolo, Bernardo Cavallino (Galleria Giamblanco) e François De Nomé, che con la sua carica fantastica realizza paesaggi immaginari in cui perdersi (Galleria Canesso), all’Ottocento romantico e seducente di Francesco Hayez (Aleandri Arte Moderna). Opere che concorrono alla costruzione di un immaginario popolato sia da elementi appartenenti alla nostra storia che a quella di culture lontane, come suggeriscono i tappeti dell’Anatolia, del Caucaso e della Persia di Mirco Cattai Fine Arts & Antique Rugs o i dipinti del Settecento che segnano la ricerca della galleria Flavio Gianassi, quest’anno concentrata sui disegni antichi di artisti piemontesi, come il bozzetto di Claudio Francesco Beaumont per gli affreschi della sala dell’Armenia al Palazzo Reale di Torino.

Si attraversano poi i singoli periodi storici come il Novecento con Balla, De Chirico, Medardo Rosso, Savinio e Sironi della Galleria Russo, Bottegantica e Galleria Gracis; la Galleria dello Scudo presenta le opere di Luigi Ontani e quelle dei maestri del Seicento che indagano congiuntamente l’uomo con curiosità antropologica, o la galleria Riccardo Boni che evidenzia l’impossibilità di scindere nell’arte l’antico dal moderno, presentando un settecentesco Massimo D’Azeglio in dialogo con i lavori di Emilio Primi e Alighiero Boetti appartenenti invece all’Arte Povera del Novecento.

Visione e prospettive diverse intendono stimolare le associazioni mentali: la galleria Richard Saltoun si presenta partendo dall’esplorazione estetica di Giulia Napoleone e Marinella Pirelli fino a Carla Accardi, membro chiave dell’avanguardia italiana, mentre altre gallerie come la Galleria Niccoli preferiscono presentare un’indagine legata a singoli artisti: ne è un esempio l’opera di Piero Fogliati che, esplorando la percezione sensoriale e i fenomeni naturali, costruisce macchine dotate di un’estetica raffinata e complessa legata alla sfera visiva-acustica, o la ricerca presentata da Luma Arte Contemporanea che ripercorre l’attività dell’artista Ugo Nespolo dalle opere degli anni Settanta fino a quelle realizzate con acrilico su HDF nel 2023.

Questa edizione della fiera ospita anche la nona edizione della mostra conclusiva del progetto Opera Viva Barriera di Milano (il manifesto che in piazza Bottesini a Torino accompagna durante l’anno la vita quotidiana del quartiere). Questa edizione è dedicata all’incursione della vita nei progetti d’arte, in questo caso Luigi, l’addetto alle affissioni interviene appendendo tutte le immagini dei manifesti capovolte. Alessandro Bulgini, ideatore del progetto, intende indagare sul ribaltamento della prospettiva e sull’influenza della vita nell’arte. L’edizione vede l’intervento di un gruppo di artisti torinesi: Gianluca e Massimiliano De Serio, Sergio Cascavilla, Turi Rapisarda, Luigi Gariglio, Pierluigi Pusole e lo stesso Bulgini.

La mostra Una vita migliore. Frammenti di Storie dell’Istituto per l’Infanzia della Provincia di Torino, ora permanente e con un nuovo allestimento, è visitabile al terzo piano della sede. Curata dall’artista e direttore artistico di Flashback Habitat Alessandro Bulgini, vuole essere un’opera collettiva, un’opera corale dove si intrecciano storia, emozioni, arte e vita. Vuole ridare voce a quella moltitudine di mondi che si sono intrecciati nelle sale della struttura, ex brefotrofio di Torino, attraverso scorci di storie di alcuni dei protagonisti che, in prima persona, hanno vissuto quel luogo come i bambini, ora adulti, le tate, i dipendenti della struttura.

Anche Vivarium, parco artistico in divenire dedicato alla coesistenza tra arte e natura si arricchisce di un’altra installazione site-specific: Mushroom Forest di Michel Vecchi, artista valdostano che vive e lavora a Ibiza. Michel Vecchi ha realizzato una foresta di funghi partendo dai tronchi di alberi trovati nel grande parco di Habitat. L’artista con Mushroom Forest fa nascere colorati funghi di sorpresa, magia e curiosità. Alberi e funghi vivono da sempre in simbiosi, come fratelli e compagni di vita si nutrono e si prendono cura vicendevolmente. Ogni pianta ha una storia e un’anima impressa nel legno. Ogni fungo di Michel ha un potere speciale: nel gambo e alla base gira una spirale di rame e alluminio che trasmette e conduce questo potere alle persone e ai luoghi in cui viene posizionato.

Il progetto Stanze Viventi / Living Rooms, presentato il 24 settembre, è aperto al pubblico in occasione della manifestazione fieristica. Le diciassette stanze d’artista, che poi verranno date in adozione tramite bando ad associazioni operanti sul territorio piemontese, costituiscono la prima parte di un progetto nato per riattivare gli spazi della Palazzina A di Flashback Habitat.

Tornano infine come ogni anno i flashback lab di Mariachiara Guerra, responsabile del progetto didattico di Flashback Habitat, i flashback video che introducono la stagione invernale di Habitat dedicata al documentario d’arte e i flashback talk che indagheranno il ruolo della memoria nella costruzione del contemporaneo.

Flashback Art Fair è aperta al pubblico dal 2 al 5 novembre dalle 11 alle 20.

Per info: https://www.flashback.to.it/

Torino, dal 2 al 5 novembre l'undicesima edizione di Flashback Art Fair
Torino, dal 2 al 5 novembre l'undicesima edizione di Flashback Art Fair


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