Ai Weiwei ricrea le Ninfee di Monet con i Lego: un'opera da 15 metri


Ai Weiwei ha ricreato le Ninfee di Monet conservate al MoMA di New York con i Lego: è venuta fuori un’opera di 15 metri che sarà esposta a Londra dal 7 aprile. È la sua più grande opera creata coi celebri mattoncini.

È in programma dal 7 aprile al 30 luglio 2023 una grande mostra di Ai Weiwei (Pechino, 1957) intitolata Ai Weiwei. Making Sense al Design Museum di Londra: in attesa che apra, il museo ha svelato un nuovo importante, nuovo lavoro del celebre artista. Si tratta delle Ninfee di Claude Monet ricreate interamente con mattoncini Lego: riproduzione del capolavoro del pittore impressionista oggi al MoMA di New York, è la più grande opera d’arte in Lego che Ai Weiwei abbia mai realizzato. Intitolata Water Lilies #1, l’opera è lunga oltre 15 metri e coprirà l’intera lunghezza di una delle pareti della galleria del Design Museum. È composta da quasi 650.000 mattoncini Lego, in 22 colori. Questo nuovo e vasto lavoro sarà visto in pubblico per la prima volta in occasione dell’apertura della mostra.

Nel dipinto originale, Monet raffigura uno degli stagni di ninfee nei giardini della sua casa a Giverny, in Normandia. È un’immagine che è diventata famosa in tutto il mondo per la sua rappresentazione della bellezza tranquilla della natura. Tuttavia, lo stagno e i giardini erano una costruzione artificiale, progettata e creata dallo stesso Monet all’inizio del XX secolo. L’artista fece deviare parzialmente il vicino fiume Epte per creare questo paesaggio idealizzato.

Ricreando questa famosa scena, Ai Weiwei intende sfidare le nostre idee di realtà e bellezza. La nuova immagine è stata costruita con i mattoncini Lego per eliminare le pennellate di Monet a favore di un linguaggio spersonalizzato di parti e colori industriali. Questi blocchi simili a pixel suggeriscono tecnologie digitali contemporanee che sono fondamentali per la vita moderna e in riferimento a come l’arte è spesso diffusa nel mondo contemporaneo. Sfidando ulteriormente gli spettatori, sul lato destro della versione di Ai Weiwei si vede un portale oscuro, da intendere come la porta della catapecchia nella provincia dello Xinjiang dove Ai e suo padre, Ai Qing, vissero in esilio forzato negli anni Sessanta. La loro infernale casa nel deserto perfora il paradiso acquatico.

Ai Weiwei utilizza i mattoncini Lego nel suo lavoro dal 2014, quando li ha usati per produrre ritratti di prigionieri politici. Ma Water Lilies #1 è, come detto, la sua più grande creazione mai realizzata con questo mezzo.

Ai Weiwei. Making Sense sarà la prima mostra dell’artista a concentrarsi su design e architettura e vedrà l’artista utilizzare il design e la storia del fare come una lente attraverso la quale considerare ciò che apprezziamo. Altri punti salienti della mostra includono dozzine di oggetti e opere d’arte di tutta la carriera di Ai Weiwei che esplorano le tensioni tra passato e presente, la relazione tra la mano e la macchina, tra costruzione e distruzione. Verranno inoltre mostrati alcuni esempi di oggetti “ordinari” di Ai, dove ha trasformato qualcosa di utile in qualcosa di inutile ma di valore. Questi includono un elmetto da operaio fuso in vetro che diventa allo stesso tempo forte e fragile, e una scultura di un iPhone che è stata ritagliata da una testa di ascia di giada. Le opere di Ai Weiwei su larga scala saranno installate anche all’esterno della galleria espositiva, negli spazi ad ingresso libero del museo e all’esterno dell’edificio.

“Molte delle opere in questa mostra catturano la distruzione dello sviluppo urbano in Cina negli ultimi due decenni”, afferma Justin McGuirk, Chief Curator presso il Design Museum e curatore della mostra. “Con Water Lilies #1 Ai Weiwei ci presenta una visione alternativa: un giardino paradisiaco. Da una parte l’ha personalizzata inserendo la porta della sua casa d’infanzia nel deserto, dall’altra l’ha spersonalizzata utilizzando un linguaggio industriale di mattoncini Lego modulari. Si tratta di un’opera monumentale, complessa e potente e siamo orgogliosi di essere il primo museo a mostrarla”.

“Il nostro mondo è complesso e sta collassando verso un futuro imprevedibile”, dichiara Ai Weiwei. È fondamentale che le persone trovino un linguaggio personalizzato per esprimere la propria esperienza di queste condizioni difficili. L’espressione personalizzata nasce dall’identificazione con la storia e i ricordi durante la creazione di un nuovo linguaggio e una nuova narrativa. Senza una narrazione personale, la narrazione artistica perde la sua qualità. In Water Lilies #1 integro la pittura impressionista di Monet, che ricorda lo Zenismo in Oriente, e le esperienze concrete di mio padre e mie in un linguaggio digitalizzato e pixelato. Mattoncini giocattolo come materiale, con le loro qualità di solidità e potenziale di decostruzione, riflettono gli attributi del linguaggio nella nostra era in rapido sviluppo in cui la coscienza umana è in continua divisione”.

Ai Weiwei, Water Lilies #1 (2022; mattoncini Lego). Foto: Ela Bialkowska/OKNO Studio. Su concessione dell'artista e di Galleria Continua
Ai Weiwei, Water Lilies #1 (2022; mattoncini Lego). Foto: Ela Bialkowska/OKNO Studio. Su concessione dell’artista e di Galleria Continua
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