Pisa, un'installazione per ricordare gli ebrei pisani colpiti dalle leggi razziali


A Pisa, uno degli edifici dell’Università, il Polo della Memoria San Rossore 1938, si arricchirà entro l’estate di un’installazione di Elena Cologni per ricordare i 416 ebrei pisani colpiti dalle leggi razziali fasciste.

A Pisa la facciata esterna del Polo della Memoria San Rossore 1938, uno degli edifici dell’Università di Pisa (ospita le attività didattiche dei dipartimenti di Civiltà e Forme del Sapere e di Biologia), si arricchisce di un’installazione di Elena Cologni (Bergamo, 1967) per ricordare la vergogna delle leggi razziali fasciste. Sarà inaugurata prima dell’estate e si comporrà di quattrocentosedici placche d’ottone, per ricordare i cittadini ebrei ufficialmente censiti a Pisa nel 1938 e colpiti dalle leggi razziali.

L’installazione è un progetto che, a distanza di 85 anni dalla firma di quei provvedimenti, vuole riannodare i fili della memoria e ricordare la comunità ebraica pisana nella sua città e nei suoi luoghi, dove viveva, lavorava e cresceva i propri figli. L’opera s’intitola 416_SR1938 ed è solo il primo di una serie di interventi che, oltre alla facciata, interesseranno anche il giardino del Polo didattico dell’Università di Pisa: dei gradoni in memoria dei docenti ebrei espulsi dall’ateneo e un’istallazione in ricordo delle studentesse e degli studenti ebrei stranieri che quelle leggi, firmate dal re nella tenuta di San Rossore, allontanarono da carriere e studi condannandoli, in molti casi, all’inferno dei lager nazisti.

“Con l’installazione di Elena Cologni si rafforza il messaggio di cui il Polo della Memoria - San Rossore 1938 è portatore e si rinnova l’impegno della nostra comunità in difesa dei valori della democrazia, della libertà e del diritto alla dignità di ciascun essere umano”, afferma Riccardo Zucchi, rettore dell’Università di Pisa. “Di tutto ciò ringrazio il mio predecessore, il professor Paolo Mancarella, che ha fortemente voluto questo progetto, legato al percorso da lui iniziato con la Cerimonia del ricordo e delle scuse del 2018 e proseguito, in tempi più recenti, proprio con l’inaugurazione di questo Polo”.

“Ricordare è riconnettersi con il nostro passato e questo progetto riapre inevitabilmente delle ferite profonde, che fanno parte della memoria sociale”, spiega Elena Cologni, “Allo stesso tempo, però, questo progetto vuole anche essere fulcro di un dialogo che possa indicare dei percorsi condivisi di attivazione di memoria comunicativa”.

Commissionato dall’Università di Pisa e curato da Alessandro Melis e Ilaria Fruzzetti - soci dello studio Heliopolis 21 Architetti Associati – assieme alla curatrice e critica di arte contemporanea, Gabi Scardi, l’intervento di Elena Cologni è realizzato in collaborazione con la Comunità ebraica di Pisa e con il Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici dell’Ateneo pisano. Il progetto ha avuto inoltre il supporto di Cambridge School of Art, Anglia Ruskin University e Arts Council England.

Pisa, un'installazione per ricordare gli ebrei pisani colpiti dalle leggi razziali
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