Il Bacco di Caravaggio sarà... prestato al Vinitaly. Lo annuncia Sangiuliano


Il ministro della cultura Sangiuliano ha confermato che quest’anno, al Vinitaly di Verona, dal 2 al 5 aprile, ci saranno anche due opere degli Uffizi: il Bacco fanciullo attribuito a Guido Reni e soprattutto un capolavoro come il Bacco di Caravaggio. Il loro ruolo? Testimonial del vino.

Due famose opere della storia dell’arte si faranno sostenitrici del vino alla principale fiera di settore, il Vinitaly di Verona. Non è uno scherzo: il Bacco di Caravaggio e il Bacco fanciullo attribuito a Guido Reni, entrambi appartenenti alle Gallerie degli Uffizi, saranno esposti tra bottiglie di Brunello e Sassicaia. Lo aveva anticipato lo scorso 7 marzo il ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, e lo ha confermato ieri il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano.

“Una cosa che mi inorgoglisce”, aveva detto Lollobrigida, “sarà riuscire a fare con il collega alla Cultura, Sangiuliano, un altro salto: quest’anno esporremo, a Vinitaly, per la prima volta, due opere d’arte, i due Bacco, uno di Guido Reni ed uno di Caravaggio, una cosa che attrae molto, che mette insieme vino e cultura, ed il racconto di cosa c’è dietro ad un prodotto, il vino. Ma lo faremo anche per altri prodotti, in termini di storia, per far comprendere la qualità italiana”.

Ieri, si diceva, la conferma di Sangiuliano: “Noi porteremo”, ha detto, “due quadri iconici, il Bacco di Caravaggio e il Bacco di Guido Reni e li metteremo vicini, perché non lo sono mai stati e non si è mai riusciti a fare la comparazione visiva. Ma lo faremo nella cornice del Vinitaly”.

Il Bacco di Caravaggio, uno dei capolavori fondamentali del Seicento, figura peraltro nell’elenco delle opere inamovibili degli Uffizi, anche se questo non ne preclude lo spostamento all’interno del territorio italiano (l’esclusione dal prestito è infatti solo per l’uscita dal territorio nazionale): tuttavia, le opere di questo elenco hanno anche altri criteri ostativi che sconsigliano fortemente un eventuale spostamento, tra cui, come si legge nel sito degli Uffizi, “il ruolo fondamentale dell’opera all’interno dell’allestimento di una sala o di una sezione del museo”, e “l’aspettativa del pubblico di vedere l’opera nel corso della visita museale, con conseguenze di immagine ed economiche negative, sia dirette che di indotto turistico sul territorio”.

L’aspettativa del pubblico sarà dunque delusa poco prima di Pasqua, dal 2 al 5 aprile, giorni in cui il Bacco di Caravaggio sarà esposto al Vinitaly assieme all’opera reniana. Da cosa è motivata la trasferta? Lo ha spiegato sempre ieri il ministro Lollobrigida: “Domenica si apre con l’arrivo per la prima volta a Vinitaly di due dipinti celeberrimi: il Bacco di Caravaggio e il Bacco fanciullo di Guido Reni. Due capolavori dal valore incalcolabile portati a Veronafiere a zero spese, grazie alla collaborazione del ministero della Cultura, del museo degli Uffizi, di assicurazioni Generali, per rendere ancora più evidente che il vino non è un fattore di rischio alcolico ma piuttosto una espressione di una cultura secolare che ha permeato anche le Belle arti, oltre che un bere del benessere se consumato con moderazione come insegna la Dieta mediterranea”. Insomma, le due opere delle Gallerie degli Uffizi come... testimonial del vino.

Il Bacco di Caravaggio sarà... prestato al Vinitaly. Lo annuncia Sangiuliano
Il Bacco di Caravaggio sarà... prestato al Vinitaly. Lo annuncia Sangiuliano


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