Emendamento stadi, durissima lettera a Franceschini dai presidenti di tre comitati MiBACT


Durissima lettera dei presidenti di 3 comitati tecnico-scientifici del MiBACT al ministro Dario Franceschini sull’emendamento sbloccastadi fortemente voluto da Matteo Renzi.

I presidenti di tre comitati tecnico-scientifici del MiBACT (Daniela Esposito, presidente del Comitato tecnico-scientifico per il Paesaggio, Tomaso Montanari, presidente del Comitato tecnico-scientifico per le Belle Arti, e Claudio Varagnoli, presidente del Comitato tecnico-scientifico per l’Arte e l’Architettura contemporanee), hanno inviato una durissima lettera aperta al ministro dei beni culturali, Dario Franceschini: oggetto delle preoccupazioni è il cosiddetto “emendamento sbloccastadi”, approvato a inizio settembre. Come scrivevamo su queste pagine, l’emendamento al dl semplificazioni, fortemente voluto dal senatore Matteo Renzi, prevede che gli interventi di ammodernamento degli stadi possano essere sovlti in deroga alle dichiarazioni d’interesse culturale dell’edificio.

Da parte degli ambienti della tutela c’era stata forte contrarietà a questo provvedimento, sia per quanto stabilisce (stadi di particolare pregio potrebbero venire radicalmente modificati), sia per la natura stessa della misura, che oltrepassa le regole della tutela. Per questo, secondo Esposito, Montanari e Varagnoli si tratta di una “premessa per ulteriori e più gravi vandalismi”. Ecco di seguito il testo integrale della lettera.

Egregio Signor Ministro,

L’approvazione dell’emendamento al “Decreto Semplificazioni” che sottrae gli stadi storici italiani alla protezione garantita finora dalle Soprintendenze competenti è una ferita gravissima all’obbligo costituzionale della tutela del patrimonio storico e artistico della nazione, ed è la premessa per ulteriori e più gravi vandalismi.

Si è inteso consegnare un patrimonio di grande rilevanza storica ed estetica ad interessi nemmeno calcistici in senso stretto, ma speculativi e commerciali. Questi possono trovare altrove una legittima attuazione, in accordo con le previsioni di sviluppo delle nostre città, ma non a discapito dell’identità architettonica nazionale.

Si tratta non solo del celebre stadio comunale di Firenze, che è una sorta di bandiera dell’architettura italiana del Novecento e punto di incontro di sperimentazioni costruttive e tipologiche, ma di tutta una produzione che ha visto il nostro paese all’avanguardia, prima e dopo la Seconda guerra mondiale. Rischiano ora la cancellazione dei loro valori storici ed estetici anche gli impianti messi a punto negli anni Cinquanta-Sessanta, che hanno diffuso un impiego innovativo e creativo del cemento armato in tutta la nazione. Viene colpito in sostanza il nucleo della cultura architettonica del Novecento, con possibili estensioni ad altre tipologie di edifici per lo sport o destinati a funzioni produttive: edifici che il nostro paese, di concerto con la cultura europea, sta difendendo e restituendo ad una fruizione controllata e consapevole.

Un simile emendamento ha suscitato, lo sappiamo, l’opposizione di gran parte dei docenti e degli specialisti coinvolti negli organi del MiBACT perché fa retrocedere la cultura italiana della tutela a esempio negativo per l’Europa e per il mondo intero. Già il mondo universitario e le nostre comunità scientifiche di riferimento – storici dell’arte, architetti, urbanisti, restauratori – stanno diffondendo appelli contro l’emendamento.

Questa pessima legge è in grado di aprire una breccia insanabile nel già traballante edificio della tutela, tanto più pericolante quando si parla di architettura contemporanea.

Esprimiamo quindi il nostro deciso dissenso nei confronti del provvedimento come è stato approvato, e Le chiediamo con forza di fare tutto ciò che è in suo potere per limitarne i danni e soprattutto per portarlo, alla prima occasione, davanti alla Corte Costituzionale: certi che la palese incostituzionalità di questa distruttiva leggina estiva non scamperà al vaglio del giudice delle leggi.

Certi di una cortese risposta, la salutiamo con viva cordialità

Prof. ssa Daniela Esposito
Presidente del Comitato tecnico-scientifico per il Paesaggio presso il MiBACT

Prof. Tomaso Montanari
Presidente del Comitato tecnico-scientifico per le Belle Arti presso il MiBACT

Prof. Claudio Varagnoli
Presidente del Comitato tecnico-scientifico per l’Arte e l’Architettura contemporanee presso il MiBACT

Immagine: la torre dello stadio “Artemio Franchi” di Firenze. Ph. Credit Francesco Bini

Emendamento stadi, durissima lettera a Franceschini dai presidenti di tre comitati MiBACT
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