A Mosca venduto in asta un dipinto che gli ucraini dicono rubato da un loro museo


A Mosca è stato venduto l’altro ieri, in asta, un dipinto di Ivan Aivazovskij, a circa 920mila euro: secondo gli ucraini però si tratta di un’opera rubata dal loro paese.

Un’asta decisamente controversa a Mosca: due giorni fa, il 18 febbraio, la casa d’aste Moskovskij – Moscow Auction House ha infatti venduto un’opera Ivan Aivazovskij (Feodosia, 1817 – 1900), che secondo alcuni è stata rubata dal Museo di Storia Locale di Mariupol. Il dipinto, Notte di luna piena, è un olio su tela del 1878 ed è stato venduto alla cifra di 92 milioni di rubli (circa 920.000 euro) contro una stima iniziale di 100 milioni (circa 1 milione di euro). A sollevare il caso, nei giorni scorsi, è stato, dal proprio profilo Twitter, il giurista Gyunduz Mamedov, vice procuratore generale dell’Ucraina tra il 2019 e il 2021: secondo Mamedov, il dipinto fa parte di un gruppo di 52 opere che i russi, dopo l’occupazione della Crimea, avrebbero illegalmente trasferito al Museo d’Arte di Simferopol, violando le leggi internazionali. Mamedov riporta anche che già nel 2017 l’Interpol aveva dichiarato che i dipinti erano ricercati a livello internazionale.

Secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda, l’esportazione illegale del dipinto risalirebbe al 2014: il 18 febbraio di quell’anno, il Museo di Storia Locale di Mariupol e il Museo d’Arte di Sinferopoli firmarono un accordo per una mostra intitolata Arte russa e ucraina dal XVIII all’inizio del XX secolo, che prevedeva l’arrivo a Mariupol di 52 dipinti dalla Crimea. Tra questi figurava anche la Notte di luna piena di Aivazovskij. La mostra a Mariupol doveva durare fino al 31 maggio ma venne chiusa prima, poiché la direzione del museo di Sinferopoli chiese che i dipinti venissero restituiti alla Crimea che nel frattempo, nel mese di marzo, veniva occupata dai russi (risale al 18 la dichiarazione di annessione, che tuttavia l’ONU riconosce come territorio ucraino). L’allora direttrice del museo di Mariupol, Olha Chaplynska, rescisse in via unilaterale l’accordo il 19 marzo e il 20 marzo la responsabile dei depositi del Museo d’Arte Kuindzhi di Mariupol, Natalia Kuronysheva, consegnò i 52 dipinti a un dipendente del Museo di Sinferopoli. Le opere sarebbero state trasferite poi in seguito nella Crimea occupata, a seguito di un’azione di un gruppo di militari in congedo che, nel 2017, si sarebbero occupati delle operazioni. Così, il 17 agosto 2017, la Procura Generale Ucraina annunciò che i circa 50 dipinti erano stati aggiunti al database delle opere d’arte rubate attraverso l’Interpol. I funzionari museali che sono stati coinvolti nella consegna delle opere, secondo la Pravda, hanno subito condanne (sebbene abbiano poi in seguito beneficiato di un’amnistia).

Anche la TASS ha riportato la vendita dell’opera, ma ha fatto sapere che il co-fondatore della casa d’aste Moskovskij, lo storico dell’arte Sergeij Podstanitskij, ritiene che non ci siano prove a sostegno delle “strane affermazioni fatte dalla parte ucraina”: secondo i russi infatti il dipinto venduto a Mosca non è quello di Sinferopoli. “Aivazovskij”, ha detto alla TASS la blogger Sofia Bagdasarova, “ha prodotto un numero enorme di dipinti, tra cui dozzine intitolati Notte di luna piena. Quando l’Ucraina ha perso la Crimea, ha automaticamente denunciato il furto di tutti gli oggetti dei musei della Crimea, ha annunciato la loro ricerca e li ha archiviati nel database dell’Interpol. C’è anche un dipinto intitolato Notte di luna piena del Museo di Sinferopoli”. E secondo i russi, l’opera venduta all’asta non sarebbe quella di Sinferopoli (che a loro detta risalirebbe al 1882), bensì una veduta simile, raffigurante la città di Costantinopoli, passata in asta nel 2008 presso la casa svedese Stockholms Auktionsverk.

Ivan Aivazovskij è stato uno dei principali artisti di area russa del XVIII secolo, presente anche in diversi musei europei: è noto soprattutto per i suoi paesaggi in notturna come quello oggetto della contesa.

A Mosca venduto in asta un dipinto che gli ucraini dicono rubato da un loro museo
A Mosca venduto in asta un dipinto che gli ucraini dicono rubato da un loro museo


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