Al MAMbo una mostra sulle mostre mai realizzate a Bologna dal 1975 a oggi


Dal 7 ottobre 2021 al 9 gennaio 2022 il MAMbo di Bologna, in collaborazione con MoRE, presenta il progetto espositivo Hidden Displays 1975-2020. Progetti non realizzati a Bologna. In mostra le mostre e i progetti mai realizzati a Bologna per vari motivi dal 1975 a oggi. 

Apre il 7 ottobre 2021 nella Project Room del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna il nuovo progetto espositivo Hidden Displays 1975-2020. Progetti non realizzati a Bologna, ideato da MoRE. a Museum of Refused and Unrealised Art Projects e a cura di Elisabetta Modena e Valentina Rossi, realizzato con il supporto della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e della Fondazione de Mitri di Modena, e visitabile fino al 9 gennaio 2022.

La ricerca, l’esposizione e il volume edito da Edizioni MAMbo, che sarà pubblicato in concomitanza con l’apertura della mostra, nascono dal confronto tra il MAMbo e MoRE, museo e archivio digitale che dal 2012 raccoglie, conserva ed espone virtualmente i progetti non realizzati di artisti del XX e XXI secolo. Attraverso il sito moremuseum.org è possibile scoprire progetti artistici che non sono stati realizzati per motivazioni tecniche, logistiche, ideologiche, economiche, morali o etiche, oppure perché utopici o impossibili da concretizzare. Scopo del museo è valorizzare questi progetti archiviando, sistematizzando e valorizzando i documenti, le immagini e i testi donati dagli artisti, nonché organizzando mostre, sia online che offline, convegni e seminari.

Hidden Displays 1975-2020 nasce quindi da una ricerca sviluppata sul territorio con l’obiettivo di rintracciare e studiare le mostre e le opere d’arte immaginate o progettate, ma non realizzate in ambito bolognese dal 1975, anno della nascita della Galleria d’Arte Moderna di Bologna, a oggi.
Attraverso il lungo lavoro di ricerca in archivio e il contatto diretto con i protagonisti sono emersi ricordi, esperienze, testimonianze e documenti di numerose occasioni rimaste irrealizzate. In mostra sono visibili circa cinquanta tracce di un racconto ancora ignoto: i documenti archivistici e i progetti artistici sono volutamente presentati in modo non lineare e non cronologico. Dalla ricerca sono emerse numerose occasioni espositive rintracciate grazie a un lavoro svolto principalmente nell’archivio del MAMbo e in quelli privati della città. Gli archivi degli artisti hanno restituito una numerosa serie di progetti che sono illustrati in mostra: alcuni hanno scelto di esporre i materiali originariamente sviluppati per la progettazione dell’opera poi non realizzata (documenti digitali o materiali analogici); altri hanno interpretato il lavoro in modo diverso, trasformando la documentazione progettuale in una traccia evocativa e utile a restituirne l’idea e il senso originari.

I progetti espositivi non realizzati dal 1975 ad oggi che sono emersi dalla ricerca sono proposti, ideati o sviluppati da curatori, artisti, critici e storici dell’arte: Lorenzo Balbi, Renato Barilli, Alberto Boatto, Palma Bucarelli, Maurizio Calvesi, Germano Celant, Giorgio Celli, Roberto Daolio, Mario De Micheli, Tano Festa, Guido Le Noci, Marinella Paderni, Concetto Pozzati, Maura Pozzati con Michele Corleone e Pierfrancesco Pacoda e Lea Vergine.

Le opere non realizzate sono invece state ideate e proposte da artisti legati al territorio per varie ragioni: Alessandra Andrini, Sergia Avveduti, Riccardo Baruzzi, Riccardo Benassi, Francesco Benozzo, Davide Bertocchi, Christoph Büchel, William Burroughs, Calori & Maillard, David Casini, Cristian Chironi, Luca Coclite, Cuoghi Corsello, Ericailcane, Emilio Fantin, Flavio Favelli, Irene Fenara, Simone Forti, Francesca Grilli, Daniel Gonzàlez, Jannis Kounellis, Claudia Losi, Eva Marisaldi, Fabio Mauri, Paul McCarthy, Matteo Meschiari, Giancarlo Norese, Francesca Pasquali, Stefano W. Pasquini, Chiara Pergola, PetriPaselli, Cesare Pietroiusti, Andrea Renzini, Davide Rivalta, Mili Romano, Andrea Salvatori, Marco Samorè, Enrico Serotti, Ivana Spinelli, Sissi, Luca Trevisani, Eldi Vejzai, Luca Vitone e ZimmerFrei.

In occasione di Hidden Displays 1975-2020. Progetti non realizzati a Bologna verrà pubblicato un volume omonimo, a cura di Elisabetta Modena e Valentina Rossi, edito da Edizioni MAMbo e realizzato su progetto grafico di Sartoria Comunicazione.
Durante il periodo di apertura della mostra è prevista la realizzazione di progetti emersi nella ricerca ed esposti in Project Room. Si inizierà sabato 11 dicembre 2021 con un progetto non realizzato di Emilio Fantin. Nella volontà delle curatrici si tratterà di un post-enactment delle opere, ovvero di una pratica curatoriale che prevede la messa in scena, l’allestimento o la realizzazione di un’opera nata originariamente in un contesto specifico, non realizzata, e prodotta poi in un’altra situazione.

“Nelle nostre intenzioni, questo volume e questa mostra non sono da intendersi come una sfilata di fallimenti”, hanno dichiarato Elisabetta Modena e Valentina Rossi. “Al contrario, i progetti qui raccontati aprono infatti una riflessione sul labile confine tra ciò che può essere definito come realizzato e ciò che non può esserlo, perché i progetti qui presentati sono stati pensati, studiati e proposti: la loro dimensione materiale e reale sarà evidente nella Project Room del museo, in cui si affolleranno testi, bozzetti, maquette, carteggi, disegni, planimetrie, render, video, fotografie, appunti, ma anche idee, visioni, e speranze”.
Immagine: Ericailcane, Senza titolo (2014; maquette) Su gentile concessione dell’artista

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraHidden Displays 1975-2020. Progetti non realizzati a Bologna
CittàBologna
SedeMAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
DateDal 07/10/2021 al 09/01/2022
ArtistiArtisti vari
CuratoriValentina Rossi, Elisabetta Modena
TemiBologna, Mostre

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