Disegni che sanno di antico. A Roma la mostra di Ciprian Mureşan (esposto con Botticelli)


L’Istituto Centrale per la Grafica di Roma dedica una mostra all’artista rumeno Ciprian Mureşan: sono esposti lavori su carta, fotografie e una scultura dell’artista. In occasione esposti anche alcuni disegni di Sandro Botticelli.

Dal 13 marzo al 1° maggio 2024 l’Istituto centrale per la grafica di Roma inaugura la mostra Doppia Ombra, personale di Ciprian Mureşan, curata da Pier Paolo Pancotto e Maura Picciau, Direttrice dell’Istituto centrale per la grafica e realizzata in collaborazione con l’Accademia di Romania – Istituto Culturale Romeno e con il patrocinio dell’Ambasciata di Romania.

In esposizione circa 24 lavori su carta di diversi formati, oltre a 9 lavori fotografici e una scultura. In occasione della mostra saranno esposti eccezionalmente anche alcuni dei disegni originali da cui l’artista ha tratto ispirazione, tra cui due preziosissime Teste di giovane di Sandro Botticelli che non vengono esposte al pubblico da oltre vent’anni, alcuni torsi maschili di Jacopo Pontormo, un carboncino di Jacopo Tintoretto. I disegni fanno parte di una serie, iniziata nel 2013 con un libro su Bas Jan Ader, e legata al mito dell’artista olandese che disegnò per quattro anni sullo stesso pezzo di carta, cancellando ogni volta il disegno precedente prima di iniziarne uno nuovo. Mureşan, ispirato da questo lavoro, ha disegnato sullo stesso foglio di carta senza cancellare i disegni precedenti, copiando immagini da libri d’arte e sovrapponendole per creare un’immagine completamente nuova. Le fotografie esposte sono state realizzate con una camera stenopeica, sfruttando la camera oscura per creare immagini indefinite con lunghi tempi di esposizione.

Disegno di Ciprian Mureşan
Disegno di Ciprian Mureşan

Ciprian Mureşan (Dej, 1977), poliedrico artista rumeno, lavora utilizzando vari media, dal video alla scultura, dal disegno alla fotografia fino alle installazioni e vanta al suo attivo numerose mostre, tra cui personali al Centre Pompidou di Parigi (2019, con Șerban Savu), allo SMAK di Gent (2019), alla Tate Modern di Londra (2012, con Anna Molska). Il progetto in Calcografia rappresenta la terza mostra personale a Roma per l’artista, dopo quelle all’Accademia di Francia, Villa Medici (2018), al Museo Pietro Canonica (2016) e l’esposizione a La Fondazione (2019, con Geta Bratescu, Adrian Ghenie, Șerban Savu) consolida così il suo rapporto personale con la città. Nel 2009, inoltre, Mureşan ha rappresentato la propria nazione alla Biennale di Venezia (ha esposto anche nel 2017), mentre per l’edizione 2024 è stato scelto come curatore del progetto con Șerban Savu per il padiglione della Romania.

“Secondo tecniche diverse a partire dall’arte antica, che egli sottopone a un vaglio critico e visuale tanto puntuale e rispettoso, quanto consapevole e autonomo. Così, vedendo operare Mureşan ci si domanda quanto il nostro patrimonio storico ci parli ancora oggi, se ci guidi, ci turbi nel profondo, ci coinvolga oltre la sua storia eminente, a volte incombente. Viene da chiedersi se e quanto l’immagine di un’opera d’arte celebre e storicizzata sia latrice di verità, rapportata al presente”, Maura Picciau, Direttrice dell’Istituto centrale per la grafica spiega come Mureşan sia un artista che ama lavorare.

“La riproduzione dell’arte attraverso i libri ha portato alla divulgazione dell’arte in generale, ma paradossalmente l’accesso ai cataloghi d’arte, così come l’accesso agli originali nei musei dell’Europa occidentale, è stato limitato nel mio paese a causa del “muro” che separava il blocco orientale dal resto del mondo. Fino al 1989 (l’anno della caduta del regime comunista) la riproduzione in Romania rappresentava un collegamento con l’universale, ed è partendo da questo concetto che mi sono concentrato sulla copia di libri d’arte come processo di studio e creazione. Nel caso della collaborazione con l’Istituto Centrale per la Grafica, attraverso l’accesso privilegiato a disegni originali di epoca rinascimentale e barocca, il mio lavoro acquisisce una nuova prospettiva”, spiega lo stesso artista.

"Il risultato è una mostra che parte dal disegno ma diventa pura arte concettuale”, spiega il curatore Pier Paolo Pancotto. “Mureşan infatti non copia dall’antico, piuttosto si interroga sul valore dell’immagine e su quanto la ripetizione della stessa rischi di farle perdere il valore semantico che dovrebbe portare con sé. Una sorta di “svuotamento” dell’immagine dovuto alla sua eccessiva moltiplicazione.”

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraDoppia Ombra
CittàRoma
SedeIstituto Centrale per la Grafica
DateDal 13/03/2024 al 01/05/2024
ArtistiOmar Galliani, Ciprian Mureş
CuratoriPier Paolo Pancotto
TemiArte contemporanea, Fotografia

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