Vicenza, alla Fondazione Coppola la doppia personale di Matthias Weischer e Flavio De Marco


Dialogo tra pittura italiana e pittura tedesca contemporanea alla Fondazione Coppola di Vicenza, che dal 6 maggio al 30 luglio 2023 presenta la mostra “Stanze”, doppia personale di Matthias Weischer e Flavio De Marco.

Doppia mostra personale alla Fondazione Coppola di Vicenza, che dal 6 maggio al 30 luglio 2023 presenta Stanze, mostra di Flavio De Marco (Lecce, 1975) e Matthias Weischer (Elte, Germania, 1973), visitabile negli spazi del Torrione di Porta Castello, accompagnata da un testo critico di Davide Ferri.

Il progetto, che include circa trenta dipinti, è innanzitutto una possibilità di approfondimento del lavoro di due artisti, ritenuti dalla Fondazione emblematici nel panorama della pittura internazionale: Weischer, noto in Italia per la sua partecipazione alla Biennale di Venezia del 2005, è infatti, assieme a Neo Rauch e a David Schnell, uno dei rappresentanti di spicco della Nuova scuola di Lipsia, che ha rappresentato, a cavallo tra anni Novanta e Duemila e dopo la caduta del Muro di Berlino, un momento di profondo rinnovamento della figurazione internazionale; De Marco ha invece sviluppato nell’arco di più di vent’anni una incessante ricerca e riflessione sullo schermo come paesaggio in pittura, e ha tenuto mostre personali in musei e fondazioni italiane e internazionali come la Estorick Collection di Londra, la Collezione Maramotti, la Künstlerhaus Bethanien di Berlino, la Galleria Nazionale di Roma e il Palazzo dei Diamanti di Ferrara.

Stanze vuole dunque essere soprattutto un dialogo e un confronto tra le poetiche dei due artisti che si articola lungo i cinque piani del Torrione attorno a un nucleo centrale: la spazialità del dipinto, che si traduce in rappresentazione di interni - stanze, appunto - a cui corrispondono paesaggi interiori.

Le opere di Weischer, in particolare, si concentrano su spazi e ambienti disabitati, enigmatici, sospesi tra un prima e un dopo, tra la scomparsa e la silenziosa attesa della presenza umana e di un accadimento. Le stanze dipinte dall’artista sono così ambienti semivuoti, temporaneamente abbandonati, spogliati di elementi di realtà, luoghi in cui il senso di attesa si amplifica attraverso l’introduzione di altri spazi all’interno degli ambienti, quadri e specchi (dunque immagini nelle immagini) frequentemente appesi sulle pareti delle stanze. I lavori di Weischer, inoltre, sono partiture in cui lo spazio si definisce attraverso un lungo processo di stratificazione, che dona al dipinto una vibrante presenza materiale, come una pelle sensibile che è anche, inevitabilmente, una dimensione del tempo.

Nei lavori di Flavio De Marco una nota di virtualità permea la rappresentazione del paesaggio e delle stanze: come in molti suoi lavori del passato, gli schermi di smartphone e PC sono la finestra dalla quale indagare l’epoca contemporanea. Così, nell’ultima serie di lavori, l’artista sembra dar vita a immagini che, a partire da una spinta verso il quadro di genere (natura morta e paesaggio), esplorano la possibilità di una nuova forma di spazialità: rappresentazione non coerente e non organica, ma piuttosto composita, frammentata, con continue aperture/chiusure e rifrazioni che fanno saltare i confini tra spazio reale e virtuale, sospendendo le immagini (e le stanze) in una sorta di indefinizione perpetua. Contrariamente a quello che accede nei lavori di Weischer, inoltre, in alcuni ambienti dipinti da De Marco può apparire la figura: presenza fragile, corpo assorto e impenetrabile, in balìa di diverse dimensioni del tempo e dello spazio.

Il Torrione di Porta Castello si riavvicina così alla sua originale natura di casa, articolata nelle stanze edificate da Flavio De Marco e Matthias Weischer restituendo al visitatore l’impressione di muoversi in un’abitazione stratificata, in cui è possibile riconoscere la tensione di un futuro già presente, radicato in un intimo passato: un continuo rimando alla ricerca dell’addomesticare lo spazio.

La mostra è accompagnata da attività rivolte al pubblico che verranno comunicate sui canali social della Fondazione e tramite newsletter. Apertura: venerdì, sabato e domenica dalle 14 alle 18. Ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura. Ingresso torrione con mostra € 5, ingresso torre senza mostra € 4, ingresso ridotto per gli over 65 € 4, gratuito per gli under 18, per tutti gli studenti universitari in possesso della VI-University card, e per i giornalisti accreditati in possesso di tessera stampa in corso di validità. La vendita dei biglietti presso la reception termina alle ore 17, un’ora prima della chiusura. Regolamento di visita: https://www.fondazionecoppola.org/regolamento-di-visita/

Matthias Weischer, Sprechzimmer (2021; olio su tela, 80 x 110 cm; Vicenza, Collezione Coppola)
Matthias Weischer, Sprechzimmer (2021; olio su tela, 80 x 110 cm; Vicenza, Collezione Coppola)
Flavio De Marco, Immanuelkirch Strasse (2020; olio, acrilico e stampa digitale, 30 x 40 cm)
Flavio De Marco, Immanuelkirch Strasse (2020; olio, acrilico e stampa digitale, 30 x 40 cm)
Matthias Weischer, Stand (2011; olio su tela, 30 x 40 cm; Vicenza, Collezione Coppola)
Matthias Weischer, Stand (2011; olio su tela, 30 x 40 cm; Vicenza, Collezione Coppola)
Flavio De Marco, Natura morta con mascherina (2021; olio, acrilico e spray su tela, 50 x 70 cm)
Flavio De Marco, Natura morta con mascherina (2021; olio, acrilico e spray su tela, 50 x 70 cm)

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraStanze
CittàVicenza
SedeFondazione Coppola
DateDal 06/05/2023 al 30/07/2023
ArtistiMatthias Weischer, Flavio De Marco
CuratoriDavide Ferri
TemiArte contemporanea

Vicenza, alla Fondazione Coppola la doppia personale di Matthias Weischer e Flavio De Marco
Vicenza, alla Fondazione Coppola la doppia personale di Matthias Weischer e Flavio De Marco


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