Il Museo di Crema espone dai depositi le prime opere della collezione Stramezzi


Dal 22 aprile al 18 giugno 2023 il Museo di Crema propone la seconda edizione di Depositi esposti: esposte in questa occasione le prime opere della collezione di Paolo Stramezzi, il collezionista cremasco che donò al museo la sua raccolta. 

La Pinacoteca del Museo Civico di Crema e del Cremasco inaugura sabato 22 aprile alle ore 17.30 la seconda edizione di Depositi esposti, rassegna con la quale anche il Museo di Crema, allineandosi a quanto già sperimentato da altre realtà museali, intende ciclicamente dare visibilità a parte delle raccolte conservate nei propri depositi. Il tema di quest’anno è Prime opere dalla collezione Stramezzi, tornando a parlare quindi della figura di Paolo Stramezzi (Moscazzano, 1884 – Cannes, 1968) e della sua raccolta d’arte.

In occasione della mostra organizzata lo scorso anno era stato presentato alla città il notevole gruppo di opere appartenute alla collezione del collezionista cremasco: circa una sessantina di dipinti che gli eredi di Marina Stramezzi (Crema, 1951 – 2021), nipote di Paolo, hanno deciso di concedere generosamente al museo a fine 2021, attraverso un comodato gratuito. In questa seconda edizione di Depositi esposti, si esporranno nuove opere dai depositi: opere che lo stesso Paolo Stramezzi, negli anni Sessanta del secolo scorso, decise con grande liberalità prima di dare in prestito e poi di donare definitivamente all’istituzione museale cremasca da poco aperta al pubblico.

Delle trentasei opere, pervenute nella sede museale nel 1963 e regalate nel 1966, oggi solo diciassette, per ragioni di spazio e di coerenza espositiva, fanno parte del percorso permanente, mentre circa la metà della donazione è ordinariamente ricoverata nei depositi. Con questa mostra si vuole dare al visitatore l’opportunità di ammirare riunita in Pinacoteca la serie completa dei dipinti giunti grazie alla munificenza di un privato cittadino e di un grande collezionista d’arte.

Inaugura l’esposizione, che segue un ordine cronologico, Madonna in trono con il Bambino di Tomaso Pombioli, dipinto appartenente alla prima produzione dell’artista (1600 – 1620 circa) e che alla Perletta – la villa suburbana nel quartiere di San Bartolomeo ai Morti eletta da Paolo Stramezzi a residenza privata – sappiamo essere stato collocato nella cappella.

Seguono a questo quindici lavori, tutti di Eugenio Giuseppe Conti, a partire da due bellissimi ritratti di donna risalenti al XIX secolo: Ritratto di Zita Francioli, datato tra il 1880 e il 1885 e acquistato nel 1938 per mezzo del restauratore Alfredo Laini, e Ritratto di giovane donna, risalente molto probabilmente agli stessi anni e comprato da Paolo Stramezzi nel 1937 dalla figlia del pittore, Clorinda.

Estremamente interessante di Conti è poi un nucleo di dieci bozzetti realizzati come studi preparatori per dipinti o cicli decorativi più ampi. Di questi, sempre provenienti nel 1937 dalla figlia Clorinda, sono Angelo dell’Apocalisse, datato attorno al 1886 e studio per la decorazione del timpano della cappella centrale del cimitero di San Bernardino a Crema; Fuori di pericolo, un piccolo modelletto per una tela più ampia presentata nel 1891 a Milano alla Prima Esposizione Triennale presso l’Accademia di Brera e oggi conservata a Crema dalla famiglia Allocchio, ma anch’essa esposta in mostra grazie alla cortesia dei proprietari che l’hanno concessa in prestito; Sant’Ambrogio, un bozzetto quadrato con il santo iscritto entro un clipeo, destinato a parte della decorazione eseguita dal pittore cremasco nel 1897 all’interno del tiburio della basilica di Sant’Ambrogio a Milano; Madonna in trono con il Bambino (Madonna con manto stellato), del quale ci è oscura la destinazione e di conseguenza risulta più incerta la datazione (1880 – 1900 circa); Madonna assunta, studio per l’affresco realizzato nel 1902 per l’oratorio di Santa Maria di Cremosano, purtroppo oggi molto deteriorato.

Altri cinque bozzetti esposti, comprati invece nel 1937 da un Crivelli, raccontano la storia di una decorazione mancata: furono infatti approntati prima del 1892, come ricorda anche sul retro un’iscrizione del pittore abbastanza sibillina, per un’ornamentazione mai eseguita delle volte del Duomo di Crema. Raffigurano un Profeta non meglio identificabile; San Pietro apostolo; San Paolo apostolo, Sant’Andrea apostolo; San Giovanni evangelista.

Chiudono il gruppo delle opere di Conti tre ritratti già del XX secolo: Ritratto di Giacomo Mantegazza in costume, datato tra il 1900 e il 1905 e comprato nel 1937 dalla figlia del pittore; Ritratto del signor Poma, datato agli stessi anni e comprato sempre dalla figlia del pittore; La romana (Donna in costume romano), databile pure esso agli inizi del Novecento.

La rassegna si conclude con l’Isola Comacina di Carlo Martini, una veduta del lago di Como realizzata attorno al 1937 e acquistata da Paolo Stramezzi nel 1942 a Milano alla mostra personale del pittore presso il Palazzo della Permanente.

In totale le opere tolte dai depositi ed esposte sono dunque diciassette. A esse si aggiunge, come detto proveniente dalla collezione Allocchio di Crema, il dipinto Fuori di pericolo di Eugenio Giuseppe Conti, collocato in mostra accanto all’omonimo bozzetto per consentire un confronto. Le altre opere afferenti al deposito del 1963 e donazione del 1966, sempre esposte, sono riconoscibili nell’allestimento permanente grazie alla scritta “Collezione Stramezzi” posta di fronte a esse sul pavimento.

La mostra, curata dal conservatore, Alessandro Barbieri, e da Elisabetta Macalli e Francesco Pavesi, giovani studiosi che hanno deciso di dedicare il proprio Servizio Civile ai beni culturali, sarà visitabile fino al 18 giugno 2023 negli orari di apertura del museo.

La rassegna è accompagnata da un catalogo a cura di Alessandro Barbieri, Elisabetta Macalli e Francesco Pavesi realizzato dalle Edizioni Museo Civico Crema.

Sarà inoltre possibile partecipare a visite guidate gratuite, accompagnati dai curatori, previste nelle giornate di domenica 30 aprile, sabato 20 maggio e domenica 11 giugno alle ore 1600. La prenotazione è obbligatoria scrivendo a museo@comune.crema.cr.it entro la mattinata del venerdì che precede la visita.

Per info: www.culturacrema.it

Orari: Martedì dalle 14.30 alle 17.30; da mercoledì a venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30. Chiuso il lunedì.

Ingresso gratuito, senza prenotazione.

Immagine: Eugenio Giuseppe Conti, Profeta (bozzetto)

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraDepositi esposti. Prime opere dalla collezione Stramezzi
CittàCrema
SedeMuseo di Crema
DateDal 22/04/2023 al 18/06/2023
ArtistiCarlo Martini, Eugenio Giuseppe Conti, Tomaso Pombioli
CuratoriAlessandro Barbieri, Elisabetta Macalli, Francesco Pavesi
TemiNovecento, Ottocento, Arte antica

Il Museo di Crema espone dai depositi le prime opere della collezione Stramezzi
Il Museo di Crema espone dai depositi le prime opere della collezione Stramezzi


Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE



MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte