Restaurato il Cristo Eucaristico di Matteo Civitali, ora protagonista di una mostra dossier a Lucca


Dal 5 giugno al 2 novembre 2025 il Museo nazionale di Villa Guinigi a Lucca presenta la mostra-dossier "Rinascita di un capolavoro. Il Cristo Eucaristico di Matteo Civitali restituito alla città". Il capolavoro è stato restaurato grazie a Rotary Club Lucca. 

Il Museo nazionale di Villa Guinigi a Lucca presenta dal 5 giugno al 2 novembre 2025 la mostra-dossier Rinascita di un capolavoro. Il Cristo Eucaristico di Matteo Civitali restituito alla città, in cui protagonista è proprio la scultura del Cristo Eucaristico di Matteo Civitali, realizzata nel 1470 circa in terracotta policroma, che è stata appena restaurata. Si è infatti concluso l’intervento iniziato lo scorso febbraio e ora l’opera torna esposta nel museo. La mostra-dossier è dunque occasione per poter ammirare il capolavoro restaurato ma anche per raccontare il restauro stesso dell’opera in ogni dettaglio, anche attraverso un documentario che ha ripreso tutte le delicate fasi dell’intervento.

Il Cristo Eucaristico di Matteo Civitali ha avuto una storia molto travagliata: conservata per secoli all’interno della Chiesa di Santa Maria della Rosa a Lucca, la scultura fu trafugata da soldati nazisti tra il 7 e 8 febbraio 1944 e divisa in due parti per trasportarla più agevolmente. Finita sul mercato antiquario, è stata recuperata dai Carabinieri del Nucleo di Tutela del Patrimonio Culturale nel novembre 2017, dopo più di vent’anni di ricerche, e trasferita al Museo Nazionale di Villa Guinigi (già parte della Direzione regionale Musei della Toscana del Ministero della Cultura e oggi del nuovo Istituto autonomo Musei nazionali di Lucca), il museo che fin dall’Ottocento riunisce ed ad espone le più importanti testimonianze archeologiche e storico-artistiche cittadine ed extraurbane.

Il restauro dell’opera è stato reso possibile dal Rotary Club Lucca, fondato il 17 marzo 1935, in accordo con la Curia Arcivescovile di Lucca, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio delle province di Lucca e Massa Carrara e il Museo nazionale di Villa Guinigi, restituendo così un capolavoro del rinascimento lucchese alla sua città. L’intervento, condotto da Carolina Cannizzaro e Massimo Moretti, con la direzione scientifica della Soprintendenza A.B.A.P. delle Province di Lucca e Massa Carrara, si è svolto nel laboratorio del Museo nazionale di Villa Guinigi per permettere alle maestranze incaricate di lavorare con maggiore sicurezza e comodità.

Fino agli anni Trenta del Novecento, l’opera si era mantenuta integra anche se ridipinta pesantemente nei secoli precedenti. Fu a seguito del trafugamento avvenuto nel 1944 per mano delle truppe naziste che subì un peggioramento delle condizioni conservative sia sul corpo ceramico che sulle finiture pittoriche originali. Dopo aver perso le sue tracce per circa 37 anni, l’opera ricomparve sul mercato antiquario di Firenze nel 1981, gravemente compromessa da una brutale asportazione della policromia. Un taglio mediano la divide in due sezioni, si nota anche la perdita del dito indice sinistro e di parte del fiotto di sangue nonché fratture sull’aureola e sul collo. Dopo il ritrovamento da parte del Nucleo dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Storico-Artistico di Firenze, avvenuto nel 2017, l’opera si presentava molto sporca e appesantita da una vernice estremamente lucida e ingiallita.

L’intervento di restauro ha restituito all’opera la sua integrità strutturale e una leggibilità materica e cromatica della superficie plastica e delle residuali finiture pittoriche; ha inoltre ricomposto i due pezzi del corpo ceramico, con lo smontaggio e il rimontaggio corretto dei frammenti mal incollati. Le parti andate perdute non sono state ricostruite. Per quanto riguarda le finiture pittoriche superstiti, si è provveduto alla totale rimozione della pesante vernice lucida e all’alleggerimento delle ridipinture. Il ritocco ha interessato una parziale integrazione delle lacune di disturbo presenti all’interno delle aree superstiti di pellicola pittorica, cercando di riordinare le diffuse abrasioni presenti con un ritocco pittorico eseguito “a puntinato”. La protezione finale è stata modulata in concentrazioni diverse di vernice mat a seconda che si trattasse della terracotta o della policromia.

Il Cristo Eucaristico è ora esposto su una struttura in acciaio inox che costituisce un adeguato supporto e sostegno retrostante, precedentemente predisposta per la scultura in occasione della mostra del 2023 alle Scuderie del Quirinale intitolata Arte Liberata 1937 – 1947. Capolavori salvati dalla guerra.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostra Rinascita di un capolavoro. Il Cristo Eucaristico di Matteo Civitali restituito alla città
CittàLucca
SedeMuseo nazionale di Villa Guinigi
DateDal 05/06/2025 al 02/11/2025
ArtistiMatteo Civitali
TemiQuattrocento, Arte antica, Scultura

Restaurato il Cristo Eucaristico di Matteo Civitali, ora protagonista di una mostra dossier a Lucca
Restaurato il Cristo Eucaristico di Matteo Civitali, ora protagonista di una mostra dossier a Lucca


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