Cinque milioni di euro entro il 2026 per restauro e riallestimento del MAN Marche


Per il restauro architettonico e il riallestimento del Museo Archeologico Nazionale delle Marche arriveranno cinque milioni di euro entro il 2026. In via di conclusione il restauro dello scalone monumentale. 

L’intervento di rinnovamento che consiste nel restauro architettonico e nel riallestimento del Museo Archeologico Nazionale delle Marche, che ha sede dal 1958 nel cinquecentesco Palazzo Ferretti di Ancona, entra nella sua fase cruciale.

Il primo grande intervento, in via di conclusione, è il restauro dello scalone monumentale disegnato dal Vanvitelli. Sotto la diretta attenzione del Direttore regionale Musei Marche, Luigi Gallo, partendo da un importante lavoro di ricerca sul palazzo portato avanti dalla Scuola di Specializzazione in Restauro Architettonico della Federico II diretta dalla professoressa Renata Picone e in accordo con la Soprintendenza ABAP guidata dall’architetto Cecilia Carlorosi, il restauro ha permesso di riscoprire i colori originali settecenteschi con attente indagini stratigrafiche sugli intonaci e presto sarà possibile rivedere il celeste e il verde che accompagnano l’avorio dei raffinatissimi stucchi del Varlé, riportati alla loro dettagliatissima delicatezza. Il restauro non è solo un intervento di natura cromatica, ma prevede anche la messa in sicurezza e a norma della struttura, operando sull’impianto elettrico e su di una rinnovata illuminazione al fine di valorizzare al meglio questa eccellenza architettonica.

Obiettivo è anche riconfigurare l’esperienza di visita ponendo al centro il visitatore e le sue esigenze. L’allestimento degli anni Ottanta del Novecento, firmato da Franco Minissi, padre della museografia archeologica italiana, sarà rinnovato con l’obiettivo di far diventare il museo marchigiano punto d’accoglienza per chi desidera conoscere la storia del territorio adriatico, in continuo rimando alle realtà locali e a quel patrimonio diffuso che caratterizza la ricchezza delle Marche. Per questi importanti interventi di restauro e riallestimento, la Direzione regionale Museo Marche si è impegnata nell’individuare diversi canali di finanziamento, che nel giro di quattro anni porteranno ad Ancona oltre cinque milioni di euro, già approvati, distribuiti tra fondi del PNRR, Fondi speciali per l’adeguamento sismico, fondi della legge 190 (contributi del gioco del lotto) e fondi ordinari della programmazione dei lavori pubblici.

“La Direzione Musei Marche sta investendo moltissimo sul MAN Marche”, ha dichiarato Luigi Gallo, Direttore regionale Musei Marche, “sia come risorse umane, grazie allo sforzo di un’equipe competente ed efficiente, sia a livello di risorse economiche incanalando diversi finanziamenti del Ministero della Cultura. Mettere mano a Palazzo Ferretti significa avere a che fare con un contenitore e un contenuto di rilevanza nazionale, dal potenziale straordinario per l’archeologia, la storia e l’arte”.

“Il Museo deve tornare a parlare al visitatore di oggi”, ha aggiunto Diego Voltolini, Direttore del MAN Marche, “tutti gli interventi che abbiamo previsto vedono proprio nel visitatore l’obiettivo finale, perché valorizzare significa in primo luogo restituire al pubblico, offrendogli tutti strumenti per poter vivere nel museo un’esperienza che arricchisce”.

È già iniziata la fase delle progettazioni esecutive del restauro dell’allestimento Minissi delle collezioni picene e del nuovo allestimento della sezione preistorica, così come la progettazione degli interventi PNRR per rendere accessibili al pubblico i depositi museali ed è in corso di affidamento la progettazione degli interventi di miglioramento sismico e di restauro degli apparati decorativi di Palazzo Ferretti, mentre si è conclusa la fase di studio diagnostico della struttura e delle superfici decorate. Si stanno inoltre concludendo i restauri dello scalone vanvitelliano, che tornerà visibile nel primo autunno.

Al piano terra sono in corso i lavori di riqualificazione degli spazi da dedicare a esposizioni temporanee, che termineranno nel 2024 con sei sale che ospiteranno mostre realizzate con i numerosi reperti dai depositi del museo e per accogliere proposte espositive da altri musei, anticipati dalla nuova biglietteria e area di accoglienza del pubblico, con tutti i servizi per il pubblico.

Sempre nel 2024 prenderanno il via i lavori nei depositi, per rendere accessibile il dietro le quinte del museo: i reperti torneranno così a disposizione di studiosi e visitatori, secondo un’idea progettuale di “biblioteca di oggetti”, con annessa sala studio e spazio dedicato alla cura e manutenzione delle collezioni.

Un insieme di interventi che si prevede possano concludersi entro il 2026, lavorando in parallelo su più fronti per restituire, in progressione, un museo che sia concretamente un attrattore culturale di ampio respiro. Una stagione di cantieri a Palazzo Ferretti, ma senza chiusure al pubblico. La scelta della Direzione è stata ponderata proprio per il vissuto del Museo Archeologico Nazionale delle Marche che, nella sua storia, ha chiuso solo per la seconda guerra mondiale, per il grande sisma del 1972 e per la pandemia Covid-19.

Orari: Martedì e mercoledì dalle 8.30 alle 13.30; giovedì, venerdì e sabato dalle 8.30 alle 19.30; domenica dalle 14 alle 19.30.

Ingresso: Intero 6 euro, ridotto 3 euro (18-25 anni), gratuito fino a 18 anni e categorie previste dalla normativa in materia.

Cinque milioni di euro entro il 2026 per restauro e riallestimento del MAN Marche
Cinque milioni di euro entro il 2026 per restauro e riallestimento del MAN Marche


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