Il Getty Museum acquisisce un importante manoscritto altomedievale e un dipinto di Annibale Carracci


Il J. Paul Getty Museum ha annunciato due importanti acquisizioni: il Codice di Irmengarda e un dipinto su rame di Annibale Carracci. 

Il J. Paul Getty Museum ha annunciato due importanti acquisizioni: si tratta del Codice di Irmengarda, un manoscritto realizzato per la nobildonna dell’XI secolo Irmengarda di Nellenburg, della casata di Egisheim-Dagsburg in Germania, e di un dipinto di Annibale Carracci raffigurante la Madonna col Bambino con santa Lucia, san Domenico e san Luigi di Francia.

“Queste due acquisizioni portano contributi fondamentali nel panorama della miniatura medievale nordeuropea e nel nostro già ricco patrimonio di dipinti del XVII secolo”, ha affermato Timothy Potts, direttore del Getty Museum. “Il Codice di Irmengarda, con il suo corpus di immagini straordinariamente ricco, è uno spettacolare esempio di miniatura di un manoscritto altomedievale, un genere che non appariva sul mercato da oltre mezzo secolo. E insieme a Caravaggio, Annibale fu uno dei primi istigatori del movimento barocco nell’arte italiana”.

Il Codice di Irmengarda è stato realizzato in Germania a metà dell’XI secolo. Il manoscritto contiene quindici miniature a tutta pagina eseguite nei colori del rosa, blu e lavanda che caratterizzano la pittura della cosiddetta lunga era ottoniana. L’impero ottoniano prese il nome da tre imperatori consecutivi di nome Ottone, che governarono nel X e all’inizio dell’XI secolo, ma l’era culturale continuò nel regno degli imperatori Salian, che governarono le terre germaniche dal 1024 al 1125. Irmengarda di Nellenburg era membro di una potente famiglia regnante locale, la Casata di Egisheim-Dagsburg. Era imparentata con papa Leone IX (1002–1054) ed era la nipote dell’imperatore ottoniano Enrico II (973–1024).

Si pensa che il testo del Codice di Irmengarda sia stato scritto intorno al 1030-1050. Le miniature a tutta pagina vennero aggiunte poco dopo il 1053 per volontà di Irmengarda. Le miniature di straordinaria bellezza includono i ritratti dei quattro evangelisti e le immagini che mettono in risalto le feste più importanti del calendario cristiano. Miniature come l’Annunciazione e le Tre Marie al Sepolcro sono concepite come due pagine affiancate, con la scena che si estende su entrambe le pagine per formare un’unica composizione. Questo espediente narrativo è stato utilizzato anche nelle due pagine finali con Irmengarda e suo marito che offrono il libro stesso a Cristo e a san Michele.

“Il Codice di Irmengarda rappresenta il fulcro del periodo della scuola di Reichenau, in cui le figure potenti e teatrali sottolineano la maestosità degli eventi che mettono in scena”, afferma Elizabeth Morrison, curatrice senior dei manoscritti al Getty Museum. “Dagli anni Ottanta non siamo stati in grado di aggiungere alcun oggetto di quest’epoca remota alla collezione, quindi è impossibile sopravvalutare la rarità storica di questa acquisizione”.

Il manoscritto sarà esposto in una prossima mostra nell’autunno 2023.

Nel piccolo dipinto di Annibale Carracci, il pittore crea una composizione intima e monumentale. La Vergine siede a sinistra, avvolta nel tradizionale manto azzurro e vestito rosso. Il Bambin Gesù siede precariamente su un cuscino di seta posto in grembo alla madre. Santa Lucia si inginocchia davanti alla Vergine col Bambino vestita di rosso con un mantello giallo e il velo bianco che le copre il capo. Alle spalle, altri due santi, san Luigi di Francia e san Domenico, assistono devoti alla scena. La scena è dipinta nella calda luce del sole dorato e si apre su uno sfondo paesaggistico.

Il dipinto rappresenta il pittore all’apice della sua maturità artistica, quando si trasferì a Roma nel 1595 per affrescare Palazzo Farnese.

“Annibale Carracci è uno dei creatori del linguaggio visivo del barocco con la sua enfasi sui gesti e sulle emozioni”, afferma Davide Gasparotto, curatore senior dei dipinti al Getty Museum. “Ha eseguito una manciata di dipinti su rame destinati a mecenati esigenti. Questo dipinto, sebbene di piccole dimensioni, è piuttosto ambizioso in termini di composizione e incapsula perfettamente lo stile che Annibale sviluppò dopo essersi trasferito a Roma da Bologna nel 1595”.

L’acquisizione amplia un gruppo di altri dipinti su rame della collezione tra cui La via al Calvario del Domenichino e L’ombra di Samuele invocata da Saulo di Bernardo Cavallino. Il dipinto va a completare anche una piccola selezione di opere su carta di Annibale e del fratello Agostino Carracci presenti nella raccolta dei disegni del museo.

Il dipinto sarà esposto al Getty Center nell’aprile 2023.

Immagine: Annibale Carracci, Vergine col Bambino e santa Lucia, san Domenico e san Luigi di Francia, dettaglio (1596-1598 circa; olio su rame; Getty Museum)

Il Getty Museum acquisisce un importante manoscritto altomedievale e un dipinto di Annibale Carracci
Il Getty Museum acquisisce un importante manoscritto altomedievale e un dipinto di Annibale Carracci


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