Realizzata verso la fine del Trecento o all'inizio del Quattrocento, questa Madonna dell'umiltà è uno dei capolavori di Lippo di Dalmasio (Bologna, 1350 circa - 1410), che per realizzare quest'opera prese in considerazione l'immagine della "donna vestita di sole" dell'Apocalisse di Giovanni, descritta "con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle". Questi attributi sono fedelmente riportati da Lippo di Dalmasio nel suo dipinto: la Madonna appare dentro un grande sole, porta in capo una corona con dodici stelle e, ai suoi piedi, notiamo una mezza luna. Nell'Apocalisse si dice anche che la donna "partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro": la donna vestita di sole è infatti interpretata dalla tradizione cattolica come un'allegoria della Madonna stessa.
Il titolo, Madonna dell'umiltà, fa invece riferimento alla posa, tipica dell'iconografia medievale: la Madonna è
L'opera è firmata sul bordo inferiore ("Lippus Dalmasii pinxit"). Tuttavia non sappiamo dove fosse collocata in origine: probabilmente si trattava di una pala d'altare collocata in un convento o in un ortatorio. La prima attestazione risale al 1608 quando è documentata in casa Malvezzi a Bologna. A inizio Ottocento l'opera è invece presente nelle raccolte della famiglia Hercolani, dove rimase fino al 1861, anno in cui fu acquistata dal collezionista Michelangelo Gualandi. Nel 1866 fu ceduta a un collezionista inglese, Charles Lock Eastlake, che la girò alla National Gallery di Londra, dove tuttora si trova.
24 maggio 2018
![]() |
Aspetta, non chiudere la pagina subito! Ti chiediamo solo trenta secondi del tuo tempo: se quello che hai appena letto ti è piaciuto, clicca qui per iscriverti alla nostra newsletter! Niente spam (promesso!), e una sola uscita settimanale per aggiornarti su tutte le nostre novità!