Ricomposta agli Uffizi la pala dell'Incoronazione della Vergine di Beato Angelico


Dopo molti decenni è stata ricomposta agli Uffizi l’antica pala con l’Incoronazione della Vergine di Beato Angelico. Il dipinto e la sua predella erano separati dalla fine della seconda guerra mondiale. 

Alla Galleria degli Uffizi viene ricomposta dopo molti decenni l’antica pala con l’Incoronazione della Vergine di Beato Angelico: il dipinto custodito agli Uffizi raffigurante l’Incoronazione della Vergine è stato infatti appena riunito alla sua predella, quest’ultima custodita nel Museo di San Marco a Firenze e raffigurante lo Sposalizio e i Funerali della Vergine. Erano separati dalla fine della seconda guerra mondiale e ora i visitatori possono ammirare nel museo vasariano l’opera nella sua interezza.

La pala con l’Incoronazione, lo Sposalizio e i Funerali della Vergine proviene dalla chiesa fiorentina di Sant’Egidio; il suo arrivo alla Galleria degli Uffizi è databile intorno ai primi anni del Novecento. Le sorti della tavola e della predella si biforcano dopo la seconda guerra mondiale: per proteggerla dai bombardamenti e dall’esercito nazista, la pala viene infatti portata via da Firenze e spostata al sicuro in varie località segrete, tra cui il castello di Poppi e la villa Medicea di Poggio a Caiano. Terminato il conflitto mondiale, l’opera viene divisa in due parti: la tavola torna agli Uffizi e la predella inviata al Museo di San Marco, dove rimane per decenni, fino ad oggi.

Contemporaneamente è stata trasferita dalle Gallerie degli Uffizi al Museo di San Marco, parte della Direzione regionale musei della Toscana, dove è esposta gran parte della produzione pittorica del Beato Angelico, la tavola con la Tebaide, opera oggi attribuita al frate pittore domenicano. La Tebaide, da oggi collocata nella Sala del Beato Angelico, arriva agli Uffizi nel 1783 con l’attribuzione a Gherardo Starnina e viene riferita per la prima volta agli inizi dell’Angelico da Roberto Longhi (1940), ma la sua attribuzione si afferma soltanto a partire dagli anni Novanta del Novecento. Al Museo di San Marco arrivano dagli Uffizi anche quattro tavole monocrome di ignoto pittore del XVII secolo raffiguranti santi domenicani, finora custodite nel Gabinetto Disegni e Stampe delle Gallerie, ma che alla fine del Settecento si trovavano nella Spezieria del convento di San Marco.

Lo scambio di opere è frutto della decisione congiunta dei direttori delle Gallerie degli Uffizi Simone Verde e della Direzione regionale musei della Toscana Stefano Casciu.

“Questo scambio di opere, voluto fortemente dalla nuova direzione dalle Gallerie, è coerente con l’orientamento scientifico a noi caro, ovvero va nel senso di una ricomposizione filologica delle collezioni e della storia universale degli Uffizi”, ha dichiarato il direttore delle Gallerie degli Uffizi Simone Verde.

“L’iniziativa si inserisce nei consolidati rapporti tra i musei fiorentini della Direzione regionale e le Gallerie degli Uffizi, rapporti fondati su un’eredità e una storia comuni di ascendenza medicea, poi lorenese e quindi sabauda, che sostanziano e strutturano l’intero sistema museale cittadino”, ha commentato il direttore della Direzione regionale musei della Toscana Stefano Casciu. “L’arrivo della Tebaide a San Marco, esposta nella sala interamente dedicata alle pitture su tavola del Frate, costituirà un ulteriore motivo di interesse e di arricchimento per il pubblico selezionato ed esigente del Museo, diretto negli ultimi anni da Angelo Tartuferi, ed al quale la Direzione regionale musei della Toscana ha dedicato nel tempo energie ed impegno per la cura e la valorizzazione degli ambienti monumentali, delle opere, delle collezioni e dei nuovi allestimenti museali in costante rinnovamento”.

Beato Angelico, Incoronazione della Vergine (1435; tempera su tavola, 112 x 114 cm, Firenze, Galleria degli Uffizi); predella: Beato Angelico, Sposalizio della Vergine e Funerali della Vergine (1435; tempera su tavola, ognuna 19 x 51 cm; Firenze, Museo di San Marco).
Beato Angelico, Incoronazione della Vergine (1435; tempera su tavola, 112 x 114 cm, Firenze, Galleria degli Uffizi); predella: Beato Angelico, Sposalizio della Vergine e Funerali della Vergine (1435; tempera su tavola, ognuna 19 x 51 cm; Firenze, Museo di San Marco).

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