Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027: sei città in corsa per il titolo


Alba, Chioggia, Foligno-Spoleto, Pietrasanta, Termoli e Varese-Gallarate si contendono il titolo di Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027. In palio 1 milione di euro dal Ministero della Cultura per realizzare un anno di eventi e trasformazioni creative sul territorio.

È ufficialmente partita la corsa per il titolo di Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027, istituito dal Ministero della Cultura per promuovere la creatività, il tessuto produttivo culturale e l’inclusione sociale attraverso progetti artistici innovativi. Sono sei le proposte progettuali ammesse, presentate da otto Comuni italiani, singolarmente o in forma aggregata, entro la scadenza del 15 giugno 2025.

In palio, oltre al prestigioso riconoscimento, un contributo statale di 1 milione di euro destinato a finanziare un anno di eventi, installazioni, mostre e attività sul territorio. Un’occasione che molte città hanno colto per ripensarsi in chiave culturale contemporanea, avviando percorsi di rigenerazione urbana e dialogo con le comunità locali.

I Comuni in lizza: arte tra territori, fabbriche, paesaggi e porti

Si parte da Alba (Cuneo), con Le fabbriche del vento, progetto che sembra suggerire un legame tra il passato e il presente industriale del territorio e nuove visioni immateriali dell’arte. C’è poi Chioggia (Venezia) con Chioggia Porto delle Arti Contemporanee: la città lagunare punta sul mare come luogo di scambio e contaminazione culturale. Candidate assieme Foligno e Spoleto (Perugia), che portano il progetto Foligno-Spoleto in Contemporanea: le due città umbre sono unite in una proposta che si annuncia ricca di sinergie e continuità territoriali.

Del lotto fa parte anche Pietrasanta (Lucca), che cerca di portare il titolo in Toscana dopo che ci aveva provato lo scorso anno Carrara, arrivata in finale. Il titolo del dossier è Essere arte. O dell’umanità dell’arte. Spazio anche per Termoli (Campobasso) con Traiettorie contemporanee: una rete dinamica e trasversale tra luoghi e linguaggi d’arte in Molise. Infine, Varese e Gallarate (Varese): Gallarate ci aveva provato anche l’anno scorso, arrivando in finale, e questa volta cerca il tandem con il capoluogo presentando il dossier Oltre il giardino. Traiettorie armoniche fra arte, industria e paesaggio.

Spoleto. Foto: Fausto Manasse
Spoleto. Foto: Fausto Manasse
Pietrasanta. Foto: Comune di Pietrasanta
Pietrasanta. Foto: Comune di Pietrasanta
Gallarate. Foto: Ministero della Cultura
Gallarate. Foto: Ministero della Cultura

Selezione e prossimi passi: verso l’audizione pubblica

Una giuria composta da cinque esperti di chiara fama, nominata dal Ministero della Cultura, valuterà i progetti e selezionerà i Comuni finalisti entro il 15 settembre 2025. I finalisti saranno poi convocati entro metà ottobre a un’audizione pubblica, durante la quale avranno l’opportunità di presentare i propri dossier in forma estesa e interattiva. La proclamazione della Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027 è attesa entro il 30 ottobre 2025.

Il bando non punta solo all’eccellenza artistica, ma anche alla valorizzazione dei territori, alla partecipazione dei cittadini e alla sostenibilità sociale delle proposte. L’obiettivo è costruire un anno in cui l’arte non sia un evento elitario, ma un processo diffuso, in grado di stimolare la crescita culturale e il benessere delle comunità locali.


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