Firenze, braccio di ferro Comune-lavoratori dei musei per l'apertura a Natale


Firenze, il Comune chiede ai lavoratori di musei di lavorare anche il giorno di Natale. Ma i lavoratori protestano: poco preavviso e ferie già pianificate. La decisione però è presa e adesso si tratta sulle maggiorazioni.

A Firenze è braccio di ferro tra il Comune e i lavoratori dei musei sull’eventualità di lavorare nelle giornate di Natale e Capodanno. I sindacati (Uiltrasporti Toscana, UIL Fpl Area Vasta Toscana Centro, CGIL Fp e CGIL Filcams) e i dipendenti della cooperativa REAR e dell’associazione Mus.e che garantiscono i servizi dei musei fiorentini, hanno infatti protestato contro la decisione del sindaco Dario Nardella di tenere aperti gli istituti il 25 dicembre e il 1° gennaio. Tre, sostanzialmente, i motivi che hanno spinto i lavoratori a protestare: innanzitutto il fatto che la direzione cultura del Comune di Firenze avrebbe comunicato le proprie intenzioni con poco preavviso, con i piani ferie già fatti e approvati, e da quanto trapela senza bonus aggiuntivi per il servizio nei giorni festivi; il fatto che due musei, il Museo di Palazzo Vecchio e il Museo Novecento, siano sempre aperti a Capodanno con orario 14-19 mentre rimangano chiusi il 25 dicembre, e il fatto che nella giornata di Natale i musei statali della città rimangano chiusi.

Sono circa 250 i dipendenti di Mus.e e Rear interessati dal provvedimento: si tratta di lavoratori che si occupano delle biglietterie dei musei, dei punti informazione, della sorveglianza, dei guardaroba, dei bookshop. E adesso sono passati all’azione, scrivendo una lettera al sindaco Nardella, alla vicesindaca e assessora alla cultura, Alessia Bettini, oltre che all’intera giunta e al consiglio comunale, e annunciando la possibilità di indire assemblee o addirittura scioperi. “Il 25 dicembre era rimasto l’unico giorno di chiusura annuale dei Musei Civici”, scrivono i lavoratori ricordando che i musei fiorentini aprono 364 giorni l’anno. “Molti di noi guadagnano meno di mille euro al mese. Molti di noi sono lavoratori part-time, alcuni per scelta, altri perché questo ci viene offerto. Molti di noi hanno contratti precari. Alcuni sorveglianti lavorano a chiamata. Quasi tutti lavoriamo normalmente di domenica. Ci era stato approvato un piano di ferie il 29 novembre, e per Natale nessuno ha chiesto ferie, perché sapevamo che era l’unico giorno dell’anno in cui nessuno avrebbe lavorato. I più fortunati erano riusciti a prendere 2-3 giorni di ferie per poter andare via qualche giorno, molti per andare a trovare la propria famiglia, spesso in un’altra regione, in qualche caso all’estero. Caro sindaco, per questo la invitiamo a prendere in considerazione una delle cose migliori che un uomo possa fare: tornare sui suoi passi, cambiare opinione e ammettere di essersi sbagliato. Se così non fosse, il giorno di Natale faremo il nostro lavoro con passione e competenza, come abbiamo sempre fatto negli ultimi anni, senza lamentarci, a Ferragosto con 40 gradi, a Pasqua con la famiglia a casa, il 31 dicembre, il 1° gennaio”.

La decisione tuttavia è già stata presa, e Nardella, nel ringraziare i “lavoratori di Palazzo Vecchio, di Mus.e e della Rear, che con senso di responsabilità consentono all’amministrazione di fare un bel regalo ai fiorentini e ai turisti in questo periodo di feste, dando un’opportunità in più per visitare questi splendidi musei”, ha fatto sapere che si aprirà adesso una trattavia sui compensi, ma i malumori restano comunque alti per il fatto che la disponibilità su base volontaria, stando a quanto fanno sapere i sindacati, è stata chiesta solo ai dipendenti del Comune e non a quelli di Rear e Mus.e. “La comunicazione da parte della direzione Cultura alle aziende che gestiscono il personale del Museo di Palazzo Vecchio non riporta alcuna volontarietà”, fa sapere UIL Toscana. “Ai dipendenti della cooperativa REAR in appalto e dell’associazione Mus.e in concordato non è stato chiesto di lavorare su base volontaria in quanto essi, in seguito agli accordi che le aziende hanno preso col comune di Firenze, sono obbligati a garantire il servizio e aprire il Museo su inderogabile decisione del Sindaco e della Giunta. Solo ed unicamente ai dipendenti del Comune è stata chiesta la disponibilità su base volontaria. I dipendenti dell’associazione e della cooperativa sono stati chiamati a lavorare obbligatoriamente vedendosi negare preventivamente ogni richiesta di ferie”.

Uiltrasporti ricorda di quando, pochi mesi fa, il Comune di Firenze aveva ottenuto in prestito il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo e rinfaccia all’amministrazione la retorica dell’occasione: “Fino a poco tempo fa a Palazzo Vecchio era esposto il IV Stato (a volte ’indisponibile’ ai visitatori a causa dei tagli agli orari di lavoro subiti, per volere del Comune, dai dipendenti Rear... altro che investimenti sulla cultura!). Nei giorni scorsi il Comune di Firenze, con la sua decisione, ci ha ricordato che esiste anche un V Stato, quelle delle lavoratrici e dei lavoratori degli appalti, persone su cui pubblicamente in tanti ed in particolar modo le Istituzioni esprimono parole di vicinanza, di solidarietà ecc. che purtroppo rimangono solo parole!”.

Ad ogni modo, per la prima volta nella storia, Palazzo Vecchio aprirà anche a Natale: ci sarà un’apertura pomeridiana dalle 14, mentre a Capodanno l’apertura è stata estesa, con apertura a partire dalle 11.

Firenze, braccio di ferro Comune-lavoratori dei musei per l'apertura a Natale
Firenze, braccio di ferro Comune-lavoratori dei musei per l'apertura a Natale


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