La Fondazione MAXXI – Museo nazionale delle arti contemporanee di Roma supporterà i Comuni del cratere sismico delle Marche: per lo sviluppo di progetti di rigenerazione urbana e territoriale legati alle risorse territoriali, rilancio dell’economia culturale e sociale, con particolare attenzione alla qualità architettonica e urbanistica dei programmi.
È quanto prevede il protocollo siglato presso la sede del Marec – Museo dell’Arte Recuperata di San Severino Marche (Macerata), dal Commissario alla ricostruzione e riparazione sisma 2016 Guido Castelli e il presidente della Fondazione Alessandro Giuli. Tra le finalità dell’accordo anche l’istituzione di un gruppo di lavoro destinato ad individuare e percorrere nuove strategie integrate di sviluppo culturale, economico e sociale per la rigenerazione dei centri maggiormente colpiti dal terremoto del 2016.
“̀È nostro dovere tutelare il patrimonio identitario e la storia dell’Appennino centrale, per il bene delle generazioni presenti e future attraverso l’opera sia di ricostruzione materiale sia di ricucitura sociale e culturale dei territori feriti”, ha dichiarato il commissario Castelli. “Oggi siamo al MARec espressione della capacità e della tenacia di un territorio che ha saputo risollevarsi e raccontare sé stesso dimostrando di saper guardare al futuro delle generazioni grazie alla formazione artistica e culturale per il recupero delle opere d’arte. A questo si aggiunge la capacità di programmazione del Piano Nazionale complementare dedicato al centro Italia per lo sviluppo economico e sociale e di rigenerazione urbana. Grazie a questi strumenti di programmazione nelle Marche è già possibile vedere i primi segni di cantierizzazione, ne è un esempio il Giardino storico Monumentale Giuseppe Coletti il cui cantiere è in corso per una decisa azione di recupero e valorizzazione. Ulteriori benefici derivano dall’assegnazione dei fondi dei bandi di Next Appennino ai tanti progetti culturali e sociali che rappresentano nuove prospettive di sviluppo. E’ il momento di passare dalla programmazione all’attuazione della Terza Italia, ovvero la nuova valorizzazione delle potenzialità locali dell’Appennino centrale”.
“È particolarmente significativo questo incontro al MARec, il Museo dell’arte recuperata, un progetto prezioso che rende fruibili opere d’arte meravigliose in attesa che tornino nelle chiese per le quali sono state create”, ha aggiunto il presidente Giuli. “Le Marche, del resto, come tutta l’area dell’Appennino centrale, sono ricche di un patrimonio culturale diffuso da recuperare, proteggere, valorizzare. È importante essere oggi, insieme ai sindaci e al Commissario Castelli, in questo territorio che ha puntato proprio sull’arte, sulla cultura, sulla rigenerazione urbana per rinascere. il MAXXI è onorato di mettere a disposizione le sue esperienze e competenze per contribuire a questa rinascita e a riattivare la vita nei luoghi colpiti dal sisma”.
“San Severino Marche rientra tra i Comuni maggiormente colpiti dagli eventi sismici del 2016. Tra le realtà del cratere è una di quelle che ha registrato i danni maggiori con oltre 1.200 edifici dichiarati inagibili e, in piena emergenza, con quasi 3mila persone costrette a sfollare”, ha affermato la sindaca Rosa Piermattei. “Ad oggi sono stati chiusi quasi 400 cantieri ma occorre ancora fare tanto: serve velocizzare il ritorno alla normalità ma serve, sicuramente, anche guardare oltre perché, se è vero che è necessario ricostruire, è anche vero che risulta di vitale importanza dare una speranza a queste nostre terre per il loro futuro. Progetti come quello che riguarda la Fondazione Maxxi e la Struttura Commissariale vanno proprio in questa direzione perché mirano allo sviluppo, a migliorare i territoriali, a rilanciare la loro economia culturale e sociale. Il cantiere che sta interessando il nostro giardino storico “Giuseppe Coletti” è stato pensato volgendo uno sguardo attento alla dimensione umana della ricostruzione. Quello che si sta recuperando, infatti, è un paradiso nel cuore del nucleo urbano e, al tempo stesso, un posto dell’anima per tanti settempedani che, mi auguro, possano qui ritrovare non solo la loro dimensione ma anche il loro stare insieme e il loro tornare ad essere comunità vera. Anche questo è uno degli scopi della ricostruzione: ridare speranza e riconsegnare ai Comuni colpiti dal terremoto la propria identità”.
Fondazione MAXXI sosterrà i comuni colpiti dal sisma nelle Marche del 2016. Firmato protocollo |