I lavori di restauro della cattedrale di Notre-Dame de Paris compiono un ulteriore passo avanti con il completamento dei nuovi ceppi, i supporti in legno massiccio destinati a sostenere e permettere il movimento delle due campane della torre sud. L’annuncio è stato dato il 26 giugno dall’établissement public Rebâtir Notre-Dame de Paris, responsabile della ricostruzione dell’edificio simbolo della capitale francese dopo l’incendio del 2019.
“Questa visita illustra l’entità e la varietà dei restauri che, al di là dei danni causati dall’incendio, permettono a Notre-Dame de Paris di resistere agli effetti del tempo e di continuare a stupirci”, ha dichiarato Philippe Jost, presidente dell’istituzione pubblica Rebuilding Notre-Dame de Paris. “Grazie al talento e alla competenza dei campanari, scopriamo oggi il nuovo ceppo della campana che l’Emmanuel Grand campana riceverà presto per tornare ad accompagnare il culto cattolico e i grandi eventi nazionali. Ringrazio i numerosi donatori che rendono possibili questi progressi. Vediamo qui che Notre-Dame de Paris continua ad aver bisogno della nostra generosità per ricevere, in tutte le sue componenti, le cure di cui ha bisogno”.
Situata a circa 60 metri d’altezza, la camera delle campane ospita due grandi bronzi: la campana Emmanuel, risalente al 1686 e pesante 13,3 tonnellate, e la campana Marie, aggiunto nel 2013 per celebrare l’850° anniversario della cattedrale, con un peso di 6,2 tonnellate. I ceppi sono le strutture lignee che consentono a questi strumenti di suonare a slancio: un’azione che prevede l’oscillazione della campana e la percussione tramite il batacchio. Le loro dimensioni, in proporzione al peso che devono sostenere, sono imponenti. Per la campana Emmanuel, il ceppo misura 1,30 metri in altezza, 3,30 metri in lunghezza, con una sezione di 50x50 centimetri. Il ceppo della campana Marie raggiunge invece un’altezza di circa 1 metro, una lunghezza di 3,20 metri e una sezione di 38x44 centimetri.
Sebbene il campanile sud non sia stato danneggiato direttamente dall’incendio, un esame approfondito ha rilevato fragilità strutturali nei supporti originari, rendendo necessaria la loro sostituzione integrale. L’intervento è stato agevolato dalla presenza dell’attuale cantiere nel massiccio occidentale della cattedrale. La progettazione e realizzazione dei nuovi ceppi ha richiesto una sinergia tra competenze tecniche e artigianali specializzate. Dopo un bando di gara concluso nel marzo 2025, l’incarico è stato affidato dall’établissement public a un raggruppamento di sette piccole e medie imprese artigiane appartenenti alla rete ATC (Artisans et Techniciens Campanaires), sotto la guida dell’azienda Gougeon (Indre-et-Loire). Il gruppo comprende anche Brouillet et fils (Corrèze), Frotey (Haute-Saône), André Voegele (Bas-Rhin), Chomel Dard (Allier), Paschal (Pas-de-Calais) e l’Atelier du Temps (Hautes-Pyrénées). Il progetto si basa sugli studi realizzati dai capi architetti dei monumenti storici, con il supporto dell’esperto in patrimonio campanario Hervé Gouriou.
La produzione dei ceppi si è svolta presso i laboratori della Société Voegele Artisans Campanaires de l’Est, a Strasburgo. Nove artigiani specializzati in carpenteria, meccanica e lavorazioni metalliche hanno dedicato circa 70 ore alla progettazione e 500 ore alla fabbricazione. La fase di lavorazione ha incluso una serie di operazioni complesse: dal taglio preliminare delle travi grezze, all’identificazione dei punti di riferimento su ogni componente, fino alla sagomatura, intaglio, levigatura e trattamento a base d’olio di lino. Le travi utilizzate, in rovere massiccio, erano state segate tra 10 e 15 anni fa e misuravano tra gli 8 e i 9 metri di lunghezza, con sezioni comprese tra 50 e 60 centimetri.
Parallelamente alla realizzazione delle parti lignee, sono stati prodotti in officina anche gli elementi di ferramenta: assi, staffe di sospensione, bulloneria, cuscinetti a sfera e basi di fissaggio. Il montaggio a secco eseguito nel mese di giugno ha permesso di verificare la precisione degli incastri secondo le regole della tradizione campanaria. Una volta completato, ogni ceppo è stato smontato, trasportato e rimontato all’interno della torre sud della cattedrale. La conclusione dell’intervento rientra nel cronoprogramma generale dei lavori che porteranno alla riapertura del circuito di visita delle torri, prevista entro la fine dell’anno e gestita dal Centre des monuments nationaux (CMN). La messa a slancio delle due campane sarà possibile proprio grazie ai nuovi ceppi, concepiti e costruiti per garantire stabilità, durata e piena funzionalità acustica.
