A Milano torna miart con il titolo no time no space: ecco il programma della fiera


Dal 12 al 14 aprile 2024 torna la fiera d’arte moderna e contemporanea di Milano, che ha come tema lo spazio e i confini oltre il tempo. Di seguito il programma della fiera.

Dal 12 al 14 aprile 2024 torna miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano organizzata da Fiera Milano e diretta per il quarto anno da Nicola Ricciardi. Attraverso portali spaziali e corridoi temporali, suggeriti già dal titolo no time no space, miart 2024 si pone l’obiettivo di allargare ulteriormente i propri confini, mescolando passato, presente e futuro per parlare del nostro tempo.

Punto di partenza di questo percorso saranno le gallerie italiane, che rappresentano oltre la metà del totale degli espositori selezionati e che fanno della fiera milanese un’eccellenza di richiamo per collezionisti, curatori e artisti in cerca di novità ma anche di specificità locale. Tra queste Helena Anrather (New York), Galerie Buchholz (Colonia, Berlino), Emanuela Campoli (Parigi, Milano), Fortes D’Aloia & Gabriel (San Paolo, Rio de Janeiro), greengrassi (Londra), Georg Kargl Fine Arts (Vienna), KOW (Berlino), Fabienne Levy (Losanna, Ginevra), Galerie Neu (Berlino), Nosbaum Reding (Lussemburgo, Bruxelles), Dawid Radziszewski (Varsavia), Super Dakota (Bruxelles), e Galerie Tschudi (Zuoz, Zurigo), per citarne alcune. Oltre alle nuove entrate, ci sono anche le conferme da parte delle gallerie internazionali che già hanno animato le ultime edizioni della fiera, come 1 Mira Madrid (Madrid), ChertLüdde (Berlino), Ciaccia Levi (Parigi, Milano), C L E A R I N G (Bruxelles, New York, Los Angeles), Corvi-Mora (Londra), Dvir Gallery (Tel Aviv, Bruxelles, Parigi), Ehrhardt Flòrez (Madrid), Felix Gaudlitz (Vienna), Galerie Peter Kilchmann (Zurigo, Parigi), KLEMM’S (Berlino), Andrew Kreps Gallery (New York), GALERIE LELONG & Co. (Parigi, New York), Madragoa (Lisbona), Mai 36 Galerie (Zurigo), MISAKO & ROSEN (Tokyo), Galerie Michel Rein (Parigi, Bruxelles), Richard Saltoun Gallery (Londra, Roma), GIAN ENZO SPERONE (Sent), Galerie Gregor Staiger (Zurigo, Milano), Gallery Sofie Van de Velde (Anversa), Galerie Fons Welters (Amsterdam), e Galerie Hubert Winter (Vienna). Ritorna quindi come di consueto Emergent, la sezione curata da Attilia Fattori Franchini riservata alle gallerie focalizzate sulla promozione delle generazioni più recenti di artisti, che quest’anno accoglie 23 realtà provenienti da tutto il mondo: da Lisbona a New York, da Los Angeles a Belgrado. Anche in questo caso si segnala un interessante mix tra ritorni – Bel Ami (Los Angeles), Sébastien Bertrand (Ginevra), Sans titre (Parigi) – e new entries, come Arcadia Missa (Londra), ASHES/ASHES (New York), Lovay Fine Arts (Ginevra) e Sweetwater (Berlino). Il 2024 sarà poi segnato dalla prima edizione di Portal, un’inedita sezione curata quest’anno da Julieta González e Abaseh Mirvali, che ospita dodici selezionate gallerie che propongono dieci piccole mostre distribuite all’interno della sezione principale e pensate per scoprire o riscoprire universi e pratiche artistiche solo all’apparenza lontanissime: una finestra per guardare al presente attraverso dimensioni parallele e prismi non convenzionali. Gli artisti qui rappresentati saranno: Anna Boghiguian (Galleria Franco Noero), CATPC (KOW), Simone Fattal (Galerie Hubert Winter), Francesco Gennari (Ciaccia Levi/ZERO...), Maria Lai (Nuova Galleria Morone), Bertina Lopes (Richard Saltoun Gallery), Turiya Magadlela & Senzeni Marasela (Kalashnikovv Gallery), Troy Makaza & Gresham Tapiwa Nyaude (First Floor Gallery Harare), Franco Mazzucchelli (ChertLüdde), ed Erika Verzutti (Fortes d’Aloia & Gabriel/Andrew Kreps Gallery).

Ulteriore novità è la sezione tematica Timescape, progetto espositivo che si svilupperà nel corso del prossimo triennio e che ogni anno porterà all’attenzione del pubblico di miart opere realizzate in epoche sempre più distanti nel tempo rispetto alla tradizionale offerta cronologica della fiera. Attraverso una serie di opere d’arte, manufatti e oggetti, le gallerie che partecipano a questa sezione presentano micro-esposizioni, che arricchiscono miart con un approccio trans-storico e trasversale e aumentano la capacità di attrazione di collezionisti, curatori e professionisti italiani e stranieri. Questo viaggio nel tempo comincerà nel 2024 con un affondo sul primo Novecento grazie al contributo di Aleandri Arte Moderna (Roma), Bottegantica (Milano), ED Gallery (Piacenza), Galleria Carlo Virgilio & C. (Roma), Galleria Gomiero (Montegrotto Terme) e Galleria Russo (Roma). Continua la collaborazione con il Gruppo Intesa Sanpaolo, che supporta miart in qualità di partner principale. Come da tradizione, la Banca contribuirà all’edizione 2024 portando anche propri contenuti originali: nell’area Lounge del Gruppo verrà allestita una mostra dedicata a giovani artisti emergenti a cura di Luca Beatrice e Intesa Sanpaolo Private Banking presenterà le proprie soluzioni innovative e complete di wealth management con particolare focalizzazione sul servizio di art advisory, dedicato a chi considera l’arte un’opportunità di crescita diversificata del proprio patrimonio. Per la ventottesima edizione di miart, è confermata la presenza del Fondo di Acquisizione della Fondazione Fiera Milano, istituito nel 2012. Il fondo, del valore di 100.000 euro, è destinato all’acquisizione di opere d’arte che arricchiranno la collezione della Fondazione Fiera Milano, attualmente ospitata nella Palazzina degli Orafi, la sede della Fondazione, e che conta oltre 110 opere rappresentative di vari linguaggi artistici.

Sono inoltre confermati: il Premio Herno che assegna un riconoscimento di 10.000 euro allo stand con il miglior progetto espositivo; il Premio LCA Studio Legale per Emergent, del valore di 4.000 euro destinato alla galleria con la migliore presentazione all’interno della sezione Emergent; la seconda edizione della Fondazione Henraux Sculpture Commission che prevede la commissione di un’opera in marmo; la seconda edizione del Premio Orbital Cultura – Nexi Group unico riconoscimento all’interno di miart esclusivamente dedicato alla fotografia in tutte le sue declinazioni, e il Premio Matteo Visconti di Modrone, in memoria del Presidente della Fonderia Artistica Battaglia, per un valore di 10.000 euro, assegnato ad un artista che potrà realizzare la sua opera in Fonderia Artistica Battaglia. Fanno ritorno anche il Premio Rotary Club Milano Brera per l’Arte Contemporanea e Giovani Artisti che prevede l’acquisizione di un’opera di un artista emergente da donare al Museo del Novecento di Milano, e il Premio Massimo Giorgetti. Nato dalla volontà dello stilista e collezionista Massimo Giorgetti di supportare giovani artisti all’inizio della propria carriera, il riconoscimento assegna un premio del valore di 5.000 euro. Continua inoltre la partnership con il brand di moda MSGM, fondata dallo stesso Giorgetti, che anche nel 2024 commissionerà ad un artista scelto un’opera site-specific per rendere unico e speciale l’ingresso di miart. Infine, il Premio IKONIC, alla sua prima edizione e del valore di 5.000 euro, che verrà assegnato alla miglior presentazione all’interno della sezione curata Portal. Nel contesto dei premi, delle acquisizioni e delle commissioni, va menzionata anche la nuova collaborazione con SZ Sugar, un’importante casa editrice musicale specializzata nella musica colta contemporanea, fondata nel 1907 con il nome Edizioni Suvini Zerboni e ora parte del gruppo SugarMusic, guidato da Caterina Caselli e Filippo Sugar. In occasione di miart 2024, SZ Sugar offrirà alle gallerie partecipanti l’opportunità di far interpretare ai propri artisti la prima pagina dello spartito di Allez Hop, racconto mimico di Italo Calvino su musica di Luciano Berio.

Il primo sconfinamento, sia geografico sia tematico, è rappresentato da Comete. Avanguardie di un altro sistema solare, progetto a cura di Marta Bianchi e Marta Cereda che inaugura una relazione tra miart e Careof, in collaborazione con il Comune di Milano, e presentato presso Anteo Palazzo del Cinema. Comete è un programma di screening di opere filmiche d’artista, provenienti dall’Archivio Video di Careof, il centro di produzione e approfondimento sui time based media, dalle collezioni del Comune di Milano e dalle gallerie partecipanti a miart. Altro ideale portale che si aprirà sulla città sarà un progetto pensato appositamente per miart 2024 dall’artista concettuale statunitense David Horvitz: un intervento site-specific a cura di Nicola Ricciardi che si appropria degli spazi di BiM, ambizioso progetto di rigenerazione urbana che sta trasformando un edificio monumentale progettato nel quartiere Bicocca da Vittorio Gregotti in una destinazione lavorativa all’avanguardia. A metà tra l’installazione e la performance, e nell’intersezione tra mondo reale e mondo virtuale, il progetto offrirà una riflessione sulla capacità propria dell’arte di far presa su altri luoghi e altre discipline lontani dai contenitori e dai palinsesti tradizionali, continuando idealmente il dibattito originato nel 2023 dalla serie di talks miart LIVE at Triennale Milano. Il legame con la città sarà poi rafforzato da una nuova edizione della Milano Art Week dall’8 al 14 aprile 2024, la manifestazione diffusa coordinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, che mette in rete le principali istituzioni pubbliche e fondazioni private della città dedicate all’arte moderna e contemporanea, con un programma di mostre e attività. Protagonisti della Milano Art Week 2024 saranno anche le principali mostre della stagione organizzate e ospitate, tra gli altri, da Fondazione Prada, Fondazione Prada Osservatorio, Pirelli HangarBicocca, Triennale Milano, Fondazione Arnaldo Pomodoro, BASE Milano, Fondazione ICA Milano e Fondazione Luigi Rovati.

L’estensione dei confini di miart è rimarcata dalla campagna visiva 2024, che esplora anch’essa il tema del portale come metafora di un passaggio interstiziale tra realtà diverse. Affidata per il terzo anno a Cabinet, studio multidisciplinare fondato da Rossana Passalacqua e Francesco Valtolina, l’immagine della ventottesima edizione è realizzata in collaborazione con il fotografo statunitense Charlie Engman riconosciuto per il suo lavoro a cavallo tra fotografia e intelligenza artificiale e che sfida i limiti dell’immagine tradizionale. Sfumando i confini tra reale e immaginario, Engman crea un universo parallelo in cui il mondo animale sembra aver preso il posto di quello umano, sfidando la percezione dello spettatore invitato ed entrare in un mondo onirico per riflettere sulla natura fluida di realtà e arte. Nelle novità di quest’anno, spiccano due rinnovi significativi: la conferma della partnership con Maison Ruinart, impegnata nell’arte e nella sostenibilità con un nuovo progetto artistico nella VIP Lounge Ruinart, e la collaborazione con l’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto, consolidando il legame tra arte e cibo già evidenziato nella precedente edizione. Il Club degli Orafi rinnova la sua collaborazione con un progetto curatoriale per promuovere l’arte orafa e il gioiello d’artista. Il collezionismo, soprattutto internazionale, continua invece a crescere attorno a miart, con il sostegno di ICE - Agenzia per la promozione all’estero delle imprese italiane, che porta una selezione di collezionisti internazionali.

“Con 181 gallerie (un incremento a doppia cifra rispetto al 2023) provenienti da 28 Paesi e 10 Premi, che saranno assegnati nei giorni di mostra, la ventottesima edizione della fiera milanese ribadisce il suo ruolo di appuntamento imprescindibile per tutto il pubblico dell’arte” afferma Roberto Foresti, vice direttore generale di Fiera Milano.

"Torna anche quest’anno la settimana dedicata all’arte in tutte le sue forme che con un calendario di installazioni, mostre, eventi e incontri accende i riflettori sul settore artistico e i suoi professionisti, con un focus particolare sui talenti emergenti, consolidando nel contempo Milano come la capitale del contemporaneo. L’obiettivo è coinvolgere un pubblico sempre più vasto, composto non solo da esperti del settore, ma anche da cittadini, turisti e appassionati”, ha dichiarato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi “Naturalmente, saranno coinvolti anche tutti i nostri musei, in particolare quelli che si occupano di arte moderna e contemporanea, come PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Museo del Novecento, Palazzo Reale, GAM Galleria d’Arte Moderna e MUDEC Museo delle Culture".

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