Dal 12 luglio al 14 settembre 2025, la Val Badia si trasforma in un museo a cielo aperto con la VII edizione di SMACH – Constellation of art, culture & history in the Dolomites, la Biennale Internazionale di Arte Pubblica delle Dolomiti. Una manifestazione che da oltre un decennio promuove un incontro tra espressione artistica contemporanea e paesaggi incontaminati, valorizzando il patrimonio naturale e culturale dell’area alpina. Quest’anno la manifestazione sarà anche animata dall’inaugurazione del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, prevista per l’11 luglio a Colfosco (Bolzano).
Le opere vincitrici dell’edizione 2025, realizzate nel corso delle residenze tenutesi tra il 1° e l’8 giugno, sono distribuite lungo un percorso escursionistico ad anello che attraversa alcuni dei luoghi più suggestivi delle Dolomiti ladine. Il programma si apre ufficialmente sabato 12 luglio a Piccolino, nel prato antistante la Ćiasa dl Maier, dove, dopo i saluti istituzionali e la presentazione degli artisti, la serata proseguirà con musica dal vivo, dj set e degustazioni di prodotti locali.
Ogni edizione di SMACH si fonda su una tematica proposta agli artisti come chiave concettuale per indagare il presente, il passato e il futuro. Nel 2025, il tema scelto è la “cu” – termine ladino che indica la pietra usata per affilare la falce. Oggetto semplice ma universale, la cu rappresenta un punto di partenza per esplorare questioni legate all’evoluzione tecnica e mentale dell’umanità, al dialogo tra tradizione e innovazione, alla trasmissione della conoscenza e alla memoria collettiva.
La cu, simbolo di trasformazione e affilatura del pensiero, ha ispirato oltre 300 proposte giunte da 47 paesi diversi. Undici i progetti selezionati da una doppia giuria artistica e tecnica composta da Zasha Colah, Jasmine Deporta, Emanuele Masi, Peter Senoner, Stefan Sagmeister, Isidoro Clara, Loris Clara, Walther Ferdigg, Gottlieb Moling e Astrid Wiedenhofer. Le opere sono pensate come interventi site-specific e trovano collocazione in località di straordinaria bellezza, tra i 1.316 e i 2.465 metri d’altitudine.
Il percorso SMACH 2025 attraversa dieci luoghi simbolici della Val Badia, ognuno dei quali ospita un’opera selezionata: da .arexport di Carmine Auricchio, Jonathan Coen e Moritz Knopp (Italia/Germania) a Medalghes, a CU X Mission di Luca Rossi (Italia) a La Lunch; da Entanglement di Alex Xiaotan Yang e Wentao Guo (Cina) a Fanes, a iCÙ di Matteo Simondi (Italia) con l’Associazione Prometheus e Officina Fabre a Pares.
Completano il tracciato Langsam Slow di Theresa Hattinger (Austria) a Pra de Putia, Morph Module di Elias Jocher (Italia) a Monte Muro, Stone Age di Hama Lohrmann (Germania) a Sant Antone, Sway di Lola Giuffré (Australia) ad Armentara, Trace of Land di ELSE (Fei Xu Zimo Zhang, Cina/Francia) a La Crusc, e With Every Step di Hans De Backer, aka Drukdoenerij (Belgio), a Tamersc. A questi si aggiunge il progetto satellite Hortus Pictus di Riccardo Buonafede (Italia), installato a Plan de Corones in collaborazione con Kronplatz e il Lumen Museum.
Grande attesa anche per l’inaugurazione dell’opera Il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, uno dei protagonisti dell’arte povera e tra gli artisti italiani più noti a livello internazionale. Dopo aver attraversato luoghi simbolici come il Louvre di Parigi, il Palazzo dell’ONU a New York, i Fori Imperiali di Roma e il sito archeologico di Karkemish in Turchia, l’installazione approda a Colfosco, in località Plans.
Il Terzo Paradiso, un simbolo universale composto da tre cerchi che rappresentano natura, artificio e un’inedita armonia possibile, è stato realizzato con legno proveniente dagli abeti abbattuti dalla tempesta Vaia. L’opera occupa una superficie di 52x24 metri in un prato messo a disposizione dalla famiglia Mersa, ai piedi del Passo Gardena e del massiccio del Sella. Visibile dalla seggiovia Plans Frara e dalla Ferrata Tridentina, è raggiungibile a piedi o in bici.
Il progetto, curato da Sandro Orlandi Stagl e Phil Mer, è stato reso possibile dal supporto del Cultural Hub di SMACH, dalla Fondazione Pistoletto – Cittadellarte, dallo sponsor Stiftung Südtiroler Sparkasse – Fondazione Cassa di Risparmio e dal partner tecnico Impianti Colfosco.
Il percorso SMACH si sviluppa su oltre 60 chilometri, in un territorio di circa 120 chilometri quadrati dai 1.316 ai 2.465 metri di altitudine, con circa 20 ore di cammino complessive, articolate in tappe che variano dai pochi minuti fino a due ore di trekking. I visitatori possono esplorare le installazioni autonomamente o partecipare al tour organizzato di quattro giorni proposto dall’agenzia Holimites, che include tre pernottamenti e assistenza logistica. Dettagli e prenotazioni sono disponibili sul sito ufficiale dell’evento.
A completare l’offerta culturale, resta sempre aperto il Parco SMACH Val dl’Ert, ovvero la “Valle dell’Arte”, uno spazio permanente che raccoglie le opere acquisite nelle edizioni precedenti della Biennale. Il parco, situato a San Martino in Badia a pochi metri dal Museum Ladin, ospita oggi 27 opere in un’area di 25 ettari, creando un punto d’incontro tra storia locale e avanguardia artistica.
Nata nel 2012 da un’idea di Michael Moling, SMACH vuole essere oggi molto più di una semplice esposizione: un ecosistema culturale che coinvolge artisti, istituzioni, comunità locali e turisti in un dialogo costante. Dal 2018, la Biennale è affiancata da un’associazione culturale omonima che promuove progetti legati al patrimonio materiale e immateriale delle Dolomiti, in linea con la Convenzione FARO del 2020.
Il processo di selezione delle opere avviene esclusivamente sulla base della qualità e della coerenza concettuale dei progetti con il tema proposto, senza alcuna valutazione del curriculum dei partecipanti. Una scelta radicale che ha trasformato SMACH in un laboratorio creativo inclusivo e sperimentale, capace di attrarre ogni anno decine di artisti, designer, architetti, musicisti e ricercatori da tutto il mondo.
La Biennale SMACH vuole rappresentare oggi un modello virtuoso di turismo culturale e sostenibile, capace di coniugare arte, natura e riflessione etica. Un invito, rivolto a tutti, a rallentare il passo, aprire lo sguardo e riscoprire il paesaggio con occhi nuovi. Tutte le informazioni si possono trovare sul sito ufficiale.