Dal 23 aprile al 16 giugno 2024 Castel Sant’Angelo a Roma accoglie la mostra Interno Pompeiano di Luigi Spina (Santa Maria Capua Vetere, 1966). Durante la chiusura al pubblico del Parco Archeologico di Pompei per la pandermia, il fotografo ha immortalato gli interni di oltre centoventi domus di Pompei, realizzando un corpus di oltre 1450 scatti: nasce proprio da qui l’esposizione romana, realizzata dalla Direzione Musei statali di Roma in collaborazione con la Direzione generale Musei e il Parco Archeologico di Pompei, facendo seguito al progetto editoriale Interno Pompeiano di 5 Continents Editions, un libro di quasi trecento fotografie a colori in grande formato, con saggi, oltre che dello stesso Spina, di Massimo Osanna, Gabriel Zuchtriegel, Carlo Rescigno e Giuseppe Scarpati.
Esposte in mostra sono sessanta fotografie a colori di grande formato tratte da quel corpus fotografico, stampate su carta fine art, per raccontare la particolare situazione che ha permesso a Spina di “abitare” Pompei e “vivere” nelle sue case e di cogliere le sfumature nei molteplici ambienti dei suoi scatti. Con una fotocamera Hasselblad H6D-100c con le ottiche, senza l’ausilio di alcuna luce artificiale, immerso in una Pompei deserta e silenziosa, Spina ha catturato vedute che portano dall’interno alla natura e viceversa: la ricerca del fotografo si sofferma su colonne intonacate, scorci inconsueti e prospettive che includono il paesaggio circostante. Osservando da vicino i mosaici, percorrendo peristili, riscoprendo ogni particolare delle pitture parietali, Spina ha selezionato sessanta interni: fotografie dove le domus riemergono in una visione inedita, in un equilibrio ambientale che restituisce da una parte la dimensione della presenza umana, dall’altra la vastità dell’Impero romano, rievocando allo stesso tempo l’antica tragedia di Pompei. Nei suoi scatti le case riprendono vita, come la Casa di Marco Lucrezio su Via Stabiana, quella del Poeta Tragico con il celebre mosaico “cave canem”, e la Casa di Orione dal poliedrico mosaico da cui prende il nome e ne narra il mito, nelle loro tonalità di rosso sinopsis, giallo tenue, verde delicato e azzurro polveroso; i pavimenti a mosaico, con motivi decorativi e pietre preziose, risaltano accanto ai dipinti murali dai paesaggi paradisiaci e scene di vita quotidiana.
Obiettivo della mostra di Castel Sant’Angelo è presentare al pubblico una nuova estetica visiva della città romana e dei suoi monumenti, seguendo la via della luce e del trascorrere del tempo.
“Pompei è stata raccontata, rappresentata, narrata milioni di volte, eppure continua sempre ad offrire nuove angolazioni e punti di vista”, ha affermato il Direttore generale Musei Massimo Osanna. “Questa mostra, in particolare, è un esempio di come, attraverso l’uso della fotografia, sia possibile ritrarre le domus pompeiane in un modo inedito, creando un’atmosfera di magia e rara suggestione. Si tratta di un’esposizione di grande impatto, che andrà, nei prossimi mesi, a implementare e arricchire l’offerta culturale di un altro sito straordinario, quale Castel Sant’Angelo. Come Direzione generale Musei”, conclude Osanna, “ci siamo già attivati, inoltre, affinché il Castello diventi tappa inaugurale di un percorso più ampio, che porterà la magia di Pompei, letta attraverso l’obiettivo di Spina, anche in altri luoghi della cultura del nostro Paese”.
Il progetto editoriale Interno Pompeiano di 5 Continents Editions, promosso dal Parco Archeologico di Pompei, realizzato in edizione italiana e francese (con saggi di Massimo Osanna, Gabriel Zuchtriegel, Carlo Rescigno, Giuseppe Scarpati e Luigi Spina) conta diverse co-edizioni internazionali: per il mercato inglese con Thames&Hudson, per quello americano con Getty Museum, per i paesi di lingua tedesca con Elisabeth Sandmann Verlag e per la Spagna con La Fábrica.
Per info: http://castelsantangelo.beniculturali.it/
Orari: Da martedì a domenica dalle 9 alle 19.30. Chiuso il lunedì.
Titolo mostra | Interni Pompeiani | Città | Roma | Sede | Castel Sant'Angelo | Date | Dal 23/04/2024 al 16/06/2024 | Artisti | Luigi Spina | Temi | Fotografia, Archeologia |