Firenze, in mostra i busti bronzei di Michelangelo attribuiti a Daniele da Volterra


La Galleria dell’Accademia di Firenze riunisce i nove busti in bronzo di Michelangelo, attribuiti a Daniele da Volterra, provenienti da importanti musei italiani e internazionali. 

Dal 15 febbraio al 19 giugno 2022 la Galleria dell’Accademia di Firenze presenta la mostra Michelangelo: l’effigie in bronzo di Daniele da Volterra, a cura di Cecilie Hollberg, realizzata grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo, con i musei Gallerie d’Italia, e Intesa Sanpaolo Innovation Center.

Daniele Ricciarelli, detto da Volterra (Volterra, 1509 – Roma, 1566), fu allievo di Michelangelo e a lui era legato da profonda amicizia. Leonardo Buonarroti, nipote di Michelangelo, gli commissionò, subito dopo la morte dello zio, due ritratti in bronzo di quest’ultimo, a cui si aggiunse una terza richiesta avanzata dall’amico e antiquario Diomede Leoni. Il da Volterra morì nel 1566 senza aver rifinito le tre teste promesse. Il problema della cronologia e della fusione delle effigi bronzee di Michelangelo è rimasto da tempo nell’ambito degli studi di storia dell’arte un punto da chiarire, permane infatti una sostanziale incertezza circa la provenienza dei numerosi esemplari esistenti.

La rassegna vedrà esposti in un’unica sede i nove busti in bronzo di Michelangelo, attribuiti a Daniele da Volterra. Insieme alle tre opere già conservate alla Galleria dell’Accademia, al Museo Nazionale del Bargello e a Casa Buonarroti, saranno presenti importanti prestiti da diversi musei italiani e internazionali e italiani, quali il Musée du Louvre e il Musée Jacquemart-André a Parigi, l’Ashmolean Museum a Oxford, i Musei Capitolini a Roma, il Castello Sforzesco-Civiche Raccolte d’Arte Applicata a Milano e il Museo della Città “Luigi Tonini” a Rimini.

“L’idea di questa esposizione nasce dall’esigenza di dare un contributo scientifico rispetto al complesso rapporto tra originali e derivazioni”, ha dichiarato Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze. "Michelangelo: l’effigie in bronzo di Daniele da Volterra è una mostra unica e inconsueta che si pone l’obiettivo di rispondere a quesiti ancora aperti grazie anche all’utilizzo di strumenti altamente tecnologici e innovativi. Punto di partenza di questo progetto epocale su Michelangelo Buonarroti e il suo allievo Daniele da Volterra, è stato il riordino e il restauro del busto conservato nel nostro museo, avvenuto nel 2017. Cogliamo quindi questa occasione per offrire per la prima volta un raffronto diretto dei nove busti che riportano i tratti di Michelangelo Buonarroti, per rivederne i dati, i documenti e la relativa bibliografia. A distanza di quasi cinque secoli, è ora di trovare delle risposte". 

In occasione del progetto espositivo, tutti gli esemplari presenti sono stati sottoposti a una intensa campagna di analisi non invasive, sia classiche dei materiali che utilizzando sofisticati strumenti di ultima generazione e metodologie innovative. Sono state condotte indagini scientifiche mai realizzate in precedenza su queste opere, come le analisi geologiche delle terre di fusione o quelle nucleari (XRF) per determinare la natura e la composizione delle leghe di metallo. La proficua e stretta collaborazione con Mario Micheli, professore di storia e tecnica del restauro presso l’Università Roma Tre, noto esperto del settore che ha lavorato già sui bronzi di Riace e sulla lupa capitolina, insieme a un team composto ad hoc, ha aperto nuovi approcci.

Ogni testa è stata digitalizzata e stampata in 3D in resina in scala 1:1, grazie a Factum Foundation for Digital Technology in Conservation, organizzazione no-profit spagnola specializzata in nuove tecnologie per la conservazione del patrimonio culturale; è stata digitalmente “mappata” nei punti chiave e nelle corrispondenze, sovrapposta e confrontata in un complesso lavoro di ricerca, che ha unito l’esperienza digitale al rigore accademico nell’individuazione delle opere originali, nominate nell’inventario della casa abitata da Daniele da Volterra, e della genealogia delle varianti da loro derivate. 

La mostra si avvale di un comitato scientifico di esperti internazionali composto da Antonia Bostrom, Alessandro Cecchi, Mario Micheli, Claudio Parise Presicce e Dimitrios Zikos.

Il 21 febbraio 2022 si terrà una giornata di studio coinvolgendo i maggiori esperti. Obiettivo principale dell’esposizione è quello di realizzare il primo catalogo scientifico delle effigi in bronzo attribuite a Daniele da Volterra, edito da Mandragora, che uscirà dopo la giornata di studi, all’interno del quale confluiranno le ricerche finora eseguite e i risultati delle indagini diagnostiche. Tra i risultati attesi, c’è quello di allestire un’accurata genealogia delle varianti derivate dai busti di Michelangelo, individuando per quanto possibile provenienza e caratteristiche delle varie esecuzioni.

Per maggiori info: www.galleriaaccademiafirenze.it

Orari: Da martedì a domenica dalle 9 alle 18.45. Chiuso il lunedì. Prenotazione obbligatoria il sabato e la domenica.

Foto di Guido Cozzi

Informazioni sulla mostra

Titolo mostra Michelangelo: l’effigie in bronzo di Daniele da Volterra
CittàFirenze
SedeGalleria dell'Accademia
DateDal 15/02/2022 al 19/06/2022
ArtistiDaniele da Volterra, Michelangelo Buonarroti
CuratoriCecilie Hollberg
TemiArte antica, Michelangelo Buonarroti, Daniele da Volterra

Firenze, in mostra i busti bronzei di Michelangelo attribuiti a Daniele da Volterra
Firenze, in mostra i busti bronzei di Michelangelo attribuiti a Daniele da Volterra


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