A Trieste, Sebastião Salgado ci porta in Amazzonia con una mostra da 200 foto


Dal 29 febbraio 2024 al 13 ottobre 2024 la grande mostra “Amazônia” di Sebastião Salgado è a Trieste, al Salone degli Incanti. In mostra oltre 200 fotografie che ritraggono la vegetazione, i fiumi, le montagne e le persone che popolano la foresta amazzonica.

Dopo il successo delle tappe presso Roma e Milano, dal 29 febbraio 2024 al 13 ottobre 2024 la grande mostra Amazônia di Sebastião Salgado è a Trieste, presso il Salone degli Incanti. In mostra oltre 200 fotografie che ritraggono la vegetazione, i fiumi, le montagne e le persone che popolano la foresta amazzonica: un’immersione nella foresta, un viaggio attraverso le culture dei popoli che la abitano, un’esperienza folgorante alla scoperta dell’Amazzonia. La mostra è accompagnata dalla traccia audio appositamente composta dal musicista francese Jean-Michel JarreLélia Wanick Salgado, compagna di lavoro e di vita del fotografo, è curatrice della mostra e della scenografia.

“Il mio desiderio, con tutto il cuore, con tutta la mia energia, con tutta la passione che possiedo, è che tra 50 anni questa mostra non assomigli a una testimonianza di un mondo perduto. L’Amazzonia deve continuare a vivere – e, avere sempre nel suo cuore, i suoi abitanti indigeni” dichiara Sebastião Salgado.

"Disegnando ’Amazônia’, ho voluto creare un ambiente in cui il visitatore si sentisse all’interno della foresta, integrato con la sua esuberante vegetazione e con la vita quotidiana delle popolazioni indigene. La mia idea era quella di presentare queste immagini, accompagnate da testi pertinenti, in modo da sottolineare la bellezza di questa natura e dei suoi abitanti, nonché la sua dimensione ecologica e umana, tutti elementi che oggi sono così minacciati e che è fondamentale proteggere e preservare” afferma Lélia Wanick Salgado.

Con oltre 200 fotografie esposte, la mostra si sviluppa attorno a due grandi temi: le fotografie di ambientazione paesaggistica e le fotografie delle popolazioni indigene. Vedute aeree della foresta – la mostra offre ai visitatori un’ampia panoramica di immense cascate e cieli tempestosi. Fiumi volanti – La foresta amazzonica è l’unico luogo al mondo in cui il sistema di umidità dell’aria non dipende dall’evaporazione dagli oceani: ogni albero disperde centinaia di litri d’acqua al giorno, creando fiumi aerei anche più grandi del Rio delle Amazzoni. Piogge torrenziali, nuvole, catturate drammaticamente, offrono uno spettacolo sempre diverso. Montagne – Il Brasile vanta anche catene montuose, con cime avvolte nella nebbia e pendii inferiori ricoperti dalla foresta pluviale. La foresta – Un tempo chiamata “inferno verde”, oggi è considerata un tesoro naturale unico. AnavilhanasIsole nella Corrente, è un arcipelago che conta tra le 350 e le 450 isole di ogni forma immaginabile che emergono dalle acque scure del Rio Negro.

Sebastião Salgado, Indiana Yawanawá, Stato di Acre, Brasile, 2016.
Sebastião Salgado, Indiana Yawanawá, Stato di Acre, Brasile, 2016.
Sebastião Salgado, Arcipelago fluviale di Mariuá, Rio Negro, Stato di Amazonas, Brasile, 2019.
Sebastião Salgado, Arcipelago fluviale di Mariuá, Rio Negro, Stato di Amazonas, Brasile, 2019.

Al centro del Salone degli Incanti di Trieste i visitatori trovano tre alloggiamenti che rappresentano le case indigene chiamate ocas. Nell’insieme, questi spazi ospitano 100 fotografie delle popolazioni dell’Amazzonia, con alcune interviste video dei leader indigeni. Questa parte è dedicata a 12 gruppi indigeni che Salgado ha immortalato nei suoi numerosi viaggi: Awa-Guajá, Marubo, Korubo, Waurá, Kamayurá, Kuikuro, Suruwahá, Asháninka, Yawanawá, Yanomami, Macuxi and Zo’é.

Il percorso espositivo è accompagnato da una traccia audio immersiva commissionata appositamente per l’allestimento della mostra Amazônia da Jean-Michel Jarre che fa rivivere i suoni della foresta pluviale. Con una vera e propria sinfonia del mondo composta dai suoni della foresta – il fruscio degli alberi, i pianti degli animali, il canto degli uccelli o lo scroscio delle acque che sgorgano dalla cima delle montagne – la mostra vuole restituire anche la voce e i canti degli indigeni, tutti provenienti dagli archivi sonori del Museo di Etnografia di Ginevra.

Ad arricchire l’allestimento di Amazônia presso il Salone degli Incanti di Trieste, sono allestite due sale dedicate alle proiezioni: in una è mostrato il paesaggio boschivo, le cui immagini scorrono accompagnate dal suono del poema sinfonico Erosão, opera del compositore brasiliano Heitor Villa-Lobos (1887-1959); nell’altra sono esposti alcuni ritratti di donne e uomini indigeni con in sottofondo una musica composta appositamente dal musicista brasiliano Rodolfo Stroeter. All’interno delle ocas sono invece presenti delle video interviste ad alcuni capi delle popolazioni indigene, che raccontano l’Amazzonia del loro punto di vista, le difficoltà che hanno incontrato nel far sentire la propria voce nel quadro delle politiche nazionali e l’importanza che la foresta ha per loro.

La mostra Amazônia di Sebastião Salgado vuole raccontare l’ecosistema dell’Amazzonia, fornendo molte informazioni sulla sua biodiversità e sulla ricchezza culturale di chi la abita, rappresentando un monumentale lavoro di divulgazione oltre che di grande valore artistico. L’esposizione si pone in continuità con l’impegno dei coniugi Salgado per la preservazione dell’ambiente naturale della foresta attraverso iniziative di grande rilevanza per la collettività, come l’Instituto Terra. Nell’ambito dell’allestimento è presente anche l’iniziativa Amazônia Touch, il primo volume fotografico concepito e progettato per non vedenti e ipovedenti. Grazie alla partnership tra Lélia e Sebastião Salgado con la Fondazione Visio, un’istituzione che promuove l’inclusione dei non vedenti nelle attività culturali, presso il Salone degli Incanti è a disposizione dei visitatori un libro che offre l’accesso alle fotografie della foresta amazzonica e delle sue comunità indigene grazie ad immagini tattili realizzate su lastre di ottone. Ventuno tavole in resina acrilica e minerali naturali permettono di sperimentare la lettura tattile. 

Nelle parole di Sebastião Salgado: “Questa mostra vuole ricreare l’ambiente della foresta amazzonica, che ho vissuto, documentato e fotografato per sette anni, dando la possibilità al visitatore di immedesimarsi e immergersi sia nella sua vegetazione rigogliosa sia nella quotidianità delle popolazioni native.  È responsabilità di ogni singolo essere umano del pianeta prendere parte alla tutela di questo patrimonio immenso che rischia di scomparire, affinché la vita e la natura possano sottrarsi a ulteriori episodi di distruzione e depredazione”.

Per tutte le informazioni, potete visitare il sito ufficiale dell’evento.

Nell’immagine: Indiana Yawanawá. Stato di Acre, Brasile (2016) © Sebastião Salgado/Contrasto

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraAmazônia
CittàTrieste
SedeSalone degli Incanti
DateDal 29/02/2024 al 13/10/2024
ArtistiSebastião Salgado
CuratoriLélia Wanick Salgado
TemiFotografia

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