Orfeo

Autore: Gustave Moreau
1865
Parigi, Musée d'Orsay

In questo Orfeo, dipinto conservato al Musée d'Orsay di Parigi, il grande pittore simbolista Gustave Moreau racconta la parte più tragica della vicenda del mitico cantore greco, particolarmente in auge presso i pittori di metà Ottocento: il mito narra di come Orfeo, dopo aver perso per sempre la sua amata Euridice, fosse stato invitato da un gruppo di Baccanti a unirsi a un loro rito orgiastico, e di come fosse stato ucciso e fatto a pezzi per aver rifiutato la proposta. Moreau, nel suo dipinto, allude a questa parte della leggenda, ma la rielabora in modo personale: l'opera raffigura infatti una giovane, riccamente vestita all'orientale per donare una connotazione esotica all'opera, che tiene in mano la testa mozzata di Orfeo, appoggiata sulla sua lira, e la contempla con malinconia.

Moreau, con questo suo dipinto, vuol inserire il mito in un clima di riflessione e meditazione, come se volesse invitare l'osservatore a cogliere la contrapposizione tra la furia delle Menadi che hanno smembrato il corpo di Orfeo, e la pietà della giovane che raccoglie la testa del cantore dal fiume Ebro, dove era stata gettata, per darle una degna sepoltura, assieme allo strumento musicale. Una sorta di battaglia tra l'istinto e la ragione, in sostanza. Accresce questo senso d'intimo raccoglimento il paesaggio, caratterizzato dal chiaroscuro dorato tipico dello stile di Moreau, e dove possiamo osservare dei musicisti, in alto a sinistra, che rievocano l'attività di Orfeo, e delle tartarughe, nell'angolo opposto (allusione al materiale con cui il cantore, secondo il mito, aveva fabbricato la sua prima lira: con un guscio di tartaruga).

Il dipinto fu esposto per la prima volta al Salon del 1866, e il riconoscimento del talento e della qualità del lavoro di Moreau fu tale che già l'anno dopo lo Stato francese decretò l'acquisto dell'opera, destinandola al Musée du Luxembourg. Dopo essere entrato, nel 1874, nel patrimonio dei musei nazionali francesi, il dipinto passò al Louvre nel 1926 prima d'esser definitivamente trasferito al Musée d'Orsay nel 1986. È stato esposto in varie mostre in giro per il mondo. Dell'opera si conoscono diversi studi, e sappiamo che Moreau si ispirò alla testa del Prigione morente di Michelangelo per dipingere il suo Orfeo.

17 gennaio 2018

Orfeo di Gustave Moreau

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