È partita ufficialmente dall’ex Camp, la storica cooperativa di consumo in via Marconi oggi al centro di un’importante opera di rigenerazione urbana, la sfida di Pietrasanta per diventare Capitale italiana dell’arte contemporanea nel 2027. In uno spazio ancora carico di memoria e trasformato in auditorium per l’occasione, la città ha svelato il proprio dossier di candidatura con un evento dedicato.
La serata è stata condotta dalla giornalista e opinionista Claudia Conte. A dare il benvenuto al pubblico sono state le note del maestro Michael Guttman, violinista e direttore d’orchestra, che hanno risuonato nella galleria centrale del Camp, illuminata di blu per l’occasione. L’artista sudcoreano Park Eun-Sun, ormai cittadino onorario di Pietrasanta, ha poi regalato alla città una calligrafia da lui stesso realizzata per accompagnare la candidatura..
Nello stesso contesto è stato svelato anche il Comitato Scientifico che sosterrà la candidatura. Ne fanno parte Franco Broccardi, economista della cultura; il regista premio Oscar Alfonso Cuarón; Michael Guttman, già protagonista della serata; Chiara Parisi, direttrice del Centre Pompidou-Metz; Eike Schmidt, direttore del Museo Real Bosco di Capodimonte; l’artista Gian Maria Tosatti e Angela Vettese, curatrice e storica dell’arte.
Intitolato Essere arte. O dell’umanità dell’arte, il dossier è frutto di un lavoro corale, redatto e indirizzato dal Comune di Pietrasanta in collaborazione con Promo PA Fondazione, sotto la supervisione scientifica di Frank Boehm, direttore del museo Igor Mitoraj. A illustrare nel dettaglio la genesi del documento è stata Monica Torti, dirigente dell’area Servizi al Cittadino del Comune, che ha ripercorso il lungo iter progettuale.
Il percorso ha preso avvio nel settembre 2024 con un’articolata attività di analisi, mappatura e interviste rivolte a esponenti del tessuto economico, turistico e culturale del territorio. Da febbraio a fine marzo 2025 si sono svolti i tavoli tematici che hanno rappresentato momenti chiave di ascolto e confronto, coinvolgendo una vasta rete di interlocutori pubblici e privati. Da aprile, infine, si è entrati nella fase di scrittura del piano strategico della cultura, cui è seguita la call pubblica per la raccolta di proposte di sviluppo. Il risultato è un dossier che mette insieme 42 soggetti promotori e 99 partner di progetto.
A delineare l’ossatura del programma di candidatura sono due pilastri fondamentali: da un lato, le infrastrutture culturali, intese come spina dorsale fisica e simbolica del sistema creativo cittadino; dall’altro, i progetti-laboratorio, che incarnano l’energia vitale della comunità.
L’ambito infrastrutturale è organizzato in cinque poli: piazza Duomo e lo spazio pubblico per la cultura; la rigenerazione degli ex complessi produttivi dei privati; l’area della Marina, come punto d’incontro tra natura e cultura; il settore dedicato a ricerca e innovazione; e infine il polo del contemporaneo, dove convergono produzione artistica, valorizzazione e nuovi linguaggi espressivi.
I progetti-laboratorio sono invece suddivisi in quattro sezioni tematiche. “Scoprire per essere” è dedicata alla dimensione espositiva e alla narrazione culturale; “Partecipare per essere” prevede residenze e laboratori aperti ad artisti, artigiani, ricercatori, cittadini, studenti e turisti; “Trasformare per essere” punta su formazione, ricerca e innovazione; infine “Incontrare per essere” accoglie dibattiti, festival e rassegne. Un modello di progettazione partecipata che restituisce una visione collettiva e inclusiva dell’arte contemporanea.
Tra gli obiettivi strutturali figura la realizzazione di una piattaforma di formazione permanente, l’elaborazione di un modello culturale replicabile e la messa a punto di buone pratiche di sostenibilità nell’ambito della promozione e della fruizione artistica. Il progetto intende allinearsi agli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, ribadendo la centralità della cultura come motore di sviluppo e coesione sociale
“Presentare il dossier della candidatura di Pietrasanta a Capitale dell’Arte Contemporanea 2027 non è solo un atto dovuto verso la comunità e verso tutti coloro che, per mesi, hanno lavorato alla sua composizione”, dichiara Alberto Stefano Giovannetti, sindaco di Pietrasanta. “È soprattutto una dichiarazione d’intenti forte e chiara: Pietrasanta è pronta ad accogliere il futuro dell’arte. Ecco perché abbiamo scelto questo luogo, il cantiere dell’ex cooperativa di consumo, che oggi è come un ponte fra quello che era e quello che sarà, un grande un polo d’inclusione artistica e culturale. Pietrasanta è riconosciuta da sempre come un crocevia di arte e cultura, un luogo dove le mani sapienti degli artigiani, custodi di tecniche antichissime, sanno dialogare con gli artisti più audaci”.
“La candidatura di Pietrasanta a Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027”, afferma Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, “rappresenta un’occasione straordinaria per valorizzare il patrimonio culturale e creativo di una delle città simbolo dell’arte in Toscana. Conosciuta come la ‘Piccola Atene’, Pietrasanta unisce tradizione e innovazione e nella sua candidatura ha deciso di farlo in un progetto corale che nasce dal basso, grazie a una partecipazione attiva di cittadini, artisti e istituzioni, testimoniando una visione condivisa e inclusiva, in cui scultura, arte pubblica e rigenerazione urbana si fondono in un racconto identitario, accessibile e profondamente contemporaneo. La Regione Toscana sostiene con convinzione questa candidatura, che interpreta in modo autentico lo spirito del nostro territorio: un luogo dove l’arte non è solo memoria, ma soprattutto futuro”.
“Faccio i migliori auguri a Pietrasanta, cuore della Versilia, per la candidatura a Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027”, dichiara Eike Schmidt. “Ricordiamo l’attrazione che ha saputo esercitare su artisti come Botero, Jeff Koons e Igor Mitoraj e, naturalmente, il passato glorioso della nostra ‘Piccola Atene’ che è anche l’unica città della Toscana in gara. Con il sindaco Giovannetti è stato fatto un grande lavoro di squadra che vede insieme pubblico, privato, società civile, università, artigiani e gallerie per un programma volto al futuro al futuro di Pietrasanta. Buon lavoro a tutti i promotori della candidatura”.
“In un mondo fratturato dal conflitto, dalla solitudine e dal disordine l’arte può essere un linguaggio di pace, uno spazio dove persone di culture e prospettive differenti s’incontrano senza paura”, sottolinea Alfonso Cuarón. “Pietrasanta, città che conosco, amo e in cui vivo, ha scelto di rinnovare questo patto con il futuro: supportare gli artisti significa costruire un mondo migliore e Pietrasanta lo sta facendo, con coraggio e generosità. Sono orgoglioso di far parte del Comitato Scientifico di questa bella avventura perché, da qui, può nascere non solo un progetto culturale ma un messaggio: che un altro tipo di sviluppo sia possibile, uno fondato su bellezza, dialogo e umanità condivisa. Grazie per quello che state facendo, lunga vita a Pietrasanta, lunga vita all’arte”.