Un'opera monumentale di Edvard Munch va in asta da Sotheby's: è la Danza sulla spiaggia


Il 1° marzo andrà in asta da Sotheby’s a Londra un’opera monumentale di Edvard Munch, la “Danza sulla spiaggia”: opera di oltre quattro metri di larghezza, sarà venduta con una stima di 15-25 milioni di dollari.

Una monumentale tela di Edvard Munch, larga oltre quattro metri, andrà in asta da Sotheby’s a Londra il 1° marzo, con una stima di 15-25 milioni di dollari. Si tratta della Danza sulla spiaggia, la principale opera del Fregio Reinhardt, una serie di dipinti che Munch fu incaricato di dipingere per le pareti del teatro d’avanguardia dell’impresario Max Reinhardt a Berlino: dodici grandi tele per un’installazione che, secondo Sotheby’s, ha aperto la strada al rapporto tra performance e arte.

La Danza sulla spiaggia è l’unico esemplare della serie Reinhardt rimasto in mani private: tutti gli altri sono infatti conservati nelle collezioni dei musei tedeschi. Il dipinto è stato messo sul mercato per l’ultima volta 89 anni fa, quando è stato acquistato all’asta da Thomas Olsen, che ha raccolto una collezione senza pari di una trentina di opere del artista, inclusa una delle quattro versioni del celeberrimo Urlo. Identificata come opera un tempo appartenuta al professor Curt Glaser, figura di spicco della cultura della Berlino degli anni Trenta costretta alla fuga, viene venduto di comune accordo tra le due famiglie. La vendita dell’opera di Munch rappresenterà l’apice della Sotheby’s Modern & Contemporary Evening Sale a Londra il 1° marzo. Prima della vendita, il dipinto sarà esposto al pubblico per la prima volta dal 1979, con una mostra a Londra (22 febbraio – 1 marzo), oltre a installazioni digitali a Hong Kong (5-7 febbraio) e New York (11-15 febbraio).

“Munch è stato l’ultimo ribelle, e ogni pennellata di questo fregio è assolutamente moderna e puramente espressiva”, afferma Simon Shaw, vicepresidente di Sotheby’s. “Questa composizione reinventa una delle più grandi immagini di Munch, la Danza della vita, che è stata il culmine del Fregio della vita dell’artista e pone l’amore al centro della ‘vita moderna dell’anima’ dell’artista. La sua prima versione risale al 1899-1900 ed è esposta accanto all’iconico Urlo della National Gallery di Oslo. Quest’opera è tra i più grandi di tutti i capolavori espressionisti rimasti in mani private: il suo sconvolgente impatto emotivo rimane potente oggi come nel 1906”.

“Questo dipinto eccezionale è reso ancora più speciale dalla sua straordinaria provenienza, una storia che si è svolta da quando è stato dipinto 115 anni fa”, dichiara Lucian Simmons, vicepresidente e responsabile mondiale delle restituzioni di Sotheby’s. “Intrecciate nella storia di questo dipinto ci sono due famiglie, entrambe importanti mecenati di Munch. In effetti, i Glaser e gli Olsen furono così importanti per Munch, che dipinse sia Henrietta Olsen che Elsa Glaser (mogli di Thomas e Curt). Siamo orgogliosi di svolgere un ruolo nel prossimo capitolo del dipinto, mentre celebriamo l’eredità dei mecenati che sono stati parte integrante nel sostenere la visione di un artista così grande”.

La Danza sulla spiaggia, come detto, è stata originariamente commissionata dal regista cinematografico e teatrale di fama mondiale Max Reinhardt, le cui produzioni sono state profondamente influenzate dalle opere di Munch. Nel 1906, Reinhardt chiese a Munch di creare un fregio per il suo teatro d’avanguardia a Berlino. Sistemato in una sala al piano superiore del teatro, il pubblico si immergeva nella visione di Munch prima di entrare nello spazio della performance di Reinhardt. Questa opera energica e ritmica è stata il culmine del ciclo, il più importante tra i lavori che compongono il fregio, eseguito nella scala più grande e l’unico firmato per intero. C’è un tangibile senso di movimento che è unico in questo lavoro, con coppie che danzano sulla tela. È anche l’unica parte del ciclo di fregi rimasta in mani private, con nove dei pezzi conservati nella collezione della Galleria Nazionale di Berlino, uno nella Kunsthalle di Amburgo e uno nel Museo Folkwang di Essen.

Munch ebbe un’infanzia immensamente triste, a partire dalla morte di sua madre quando aveva cinque anni, seguita dalla morte della sorella maggiore, nove anni dopo, entrambe per tubercolosi. Sua sorella maggiore ha trascorso gran parte della sua vita in un ospedale psichiatrico, mentre suo padre soffriva di una grave depressione. Questo trauma ha fatto sì che Munch si sentisse separato dalla vita, guardando invece “la danza della vita attraverso una finestra”. La Danza sulla spiaggia cattura quel senso di vita che si svolge davanti ai suoi occhi. In primo piano, due dei suoi più grandi amori compaiono nella tela: Tulla Larsen e Millie Thaulow. Con la prima, Munch ebbe una relazione turbolenta, mentre la seconda era la moglie di suo cugino e nonché suo primo amore. L’opera fu dipinta poco prima di un esaurimento acuto nel 1908 che costrinse l’artista a un periodo in una clinica a Copenaghen. Al suo ritorno in Norvegia, l’arte di Munch cambiav concentrandosi sul paesaggio e sui personaggi locali.

Quando il teatro fu ristrutturato nel 1912, il fregio fu smembrato e quest’opera fu acquistata dal famoso storico dell’arte e curatore Curt Glaser, che era amico e biografo dell’artista, e all’epoca era direttore della Biblioteca statale d’arte di Berlino. Insieme a sua moglie, Glaser ha assemblato un’eccezionale collezione d’arte che comprendeva opere di Munch, Henri Matisse e Max Beckmann insieme a importanti dipinti antichi. Nel 1917 Glaser pubblicò la prima monografia tedesca su Edvard Munch. Perseguitato dai nazisti per le sue origini ebraiche, Glaser fuggì dalla Germania nel 1933 e fu costretto a vendere quest’opera, insieme a molte altre. L’eredità di Glaser è attualmente celebrata da una mostra al Kunstmuseum di Basilea, che fino al 12 febbraio 2023 espone insieme 200 opere per la prima volta da quando furono disperse nel 1933.

La Danza sulla spiaggia finì presso una casa d’aste a Oslo nel 1934 dove fu acquistata da un altro amico e mecenate di Munch, il suo vicino Thomas Olsen. Olsen ha appeso il dipinto nella lounge di prima classe della sua nave passeggeri, la MS Black Watch, che viaggiava tra Oslo e Newcastle, da gennaio a settembre 1939. Dopo che la Gran Bretagna dichiarò guerra alla Germania, Olsen rimosse l’opera d’arte e mise in disarmo la nave in previsione dell’invasione tedesca. La barca venne poi sequestrata dai tedeschi, ma l’opera fu recuperata dopo la guerra e da allora è rimasta proprietà della famiglia Olsen.

Un'opera monumentale di Edvard Munch va in asta da Sotheby's: è la Danza sulla spiaggia
Un'opera monumentale di Edvard Munch va in asta da Sotheby's: è la Danza sulla spiaggia


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