Lo storico dell'arte Giacomo Montanari è il nuovo assessore alla cultura di Genova


Lo storico dell’arte e divulgatore Giacomo Montanari, classe 1984, è il nuovo assessore alla cultura del Comune di Genova, scelto dalla giunta Salis. Porterà con sé un profilo di ricerca e valorizzazione del patrimonio ligure.

Uno storico dell’arte alla guida della cultura di una delle città più importanti d’Europa: Giacomo Montanari è infatti il nuovo assessore alla cultura del Comune di Genova. Sarà lui dunque il... braccio destro culturale della nuova sindaca Silva Salis. Nato a Genova il 13 giugno 1984, Montanari è riuscito a imporsi all’ultimo minuto nella selezione tra diversi candidati di spessore, tra cui l’ex segretario cittadino del Pd Simone Farello, e altri nomi in circolazione come Marco Montoli, Massimiliano Morettini e Marco Ansaldo, ai quali però non è stata affidata alcuna delega nella giunta comunale. In fase preliminare si era parlato anche di Laura Sicignano e Serena Bertolucci, ma alla fine la scelta è ricaduta sul profilo del giovane storico dell’arte e divulgatore, noto per il suo lavoro di ricerca sulla storia dell’arte ligure, per essere l’inventore e il direttore scientifico dei Rolli Days, la manifestazione che da diversi anni apre le porte dei palazzi storici di Genova e in ogni edizione registra sempre il tutto esaurito, e per aver curato nel 2023, assieme all’allora direttrice di Palazzo Ducale, Serena Bertolucci, il dossier che ha fatto vincere a Genova il titolo di capitale italiana del libro per quell’anno.

Un nome, quello di Montanari, trasversale: era infatti già coordinatore del Tavolo della Cultura del Comune di Genova, incarico ottenuto sotto la giunta Bucci, di segno politico opposto rispetto a quella guidata da Salis. Montanari entra pertanto in giunta con l’obiettivo di promuovere una stagione di valorizzazione culturale e scientifica, impostata su competenza accademica e capacità di divulgazione, di tutte le forme di cultura. La sua nomina richiama attenzione, soprattutto per il profilo di divulgatore nato e cresciuto a Genova, noto per l’impegno sul patrimonio artistico ligure e la capacità di dialogare con un pubblico vasto.

“Essere all’altezza – da storico dell’arte – di svolgere un ruolo così decisivo per la città temo che non sia facile e posso solo garantire, se la parola vale qualcosa, che farò del mio meglio per essere pronto a mettermi al servizio della città”, ha dichiarato Montanari attraverso il suo profilo Facebook. “Ma se c’è una cosa che ho imparato è che la realtà non la cambi con le marce trionfali o la fanfara: sono i piccoli gesti quotidiani, la cura, lo sguardo attento alle piccole cose, alle realtà che forse – nel grande calderone della nostra società iperconnessa – sembrano insignificanti. Ho sempre studiato e continuerò a farlo, perché studiare è un atto di enorme e continua umiltà nel riconoscere di non sapere abbastanza per definire con attenzione ciò che ci sta attorno. La consapevolezza è quella, per fortuna, di potermi sedere sulle spalle di giganti per poter cominciare a muovere i primi passi e continuare a mettere in discussione il ‘si è sempre fatto così’ per sostituirlo con ‘da oggi faremo meglio’. Il tutto, se mi permettete, con uno sguardo diritto e onesto a chi questa città la dovrà cambiare nel futuro: i giovani. Non solo come ‘fruitori’ della cultura, ma come costruttori di cultura, attraverso la loro professionalità, la loro visione, le loro esperienze. A loro e all’immenso e stupefacente patrimonio di questa città incredibile dedicherò questi cinque anni di lavoro, sperando di potermi giovare delle mani, delle teste e dei cuori di tutti i cittadini”.

Giacomo Montanari
Giacomo Montanari

Un profilo scientifico riconosciuto

Montanari ha iniziato il suo percorso formativo al Liceo Classico Colombo di Genova, dedicandosi subito alle lettere antiche e a una solida formazione letteraria. Dopo la laurea in Lettere classiche, ha conseguito nel 2010 la laurea magistrale in Storia dell’Arte e Valorizzazione del Patrimonio Artistico presso l’Università di Genova. Subito dopo ha intrapreso il dottorato in Storia e Conservazione dei Beni Culturali. Nel 2018 ha ottenuto l’Abilitazione Scientifica Nazionale come professore universitario di seconda fascia in Storia dell’Arte e, dal novembre 2020, è ricercatore presso il Dipartimento DIRAAS della stessa università.

Specialista dell’arte ligure, insegna “Storia dell’Arte Moderna” nei corsi per Conservazione dei Beni Culturali e “Educazione all’immagine” in Scienze della Formazione. È inoltre tra i fondatori di d:cult, corso di specializzazione in divulgazione del patrimonio culturale di Ianua, la Scuola di Specializzazione dell’Università di Genova. Dal dicembre 2020 è membro del Comitato Scientifico del Museo di Palazzo Reale di Genova, nominato dal Comune; dal 2017 è inoltre direttore scientifico dei Rolli Days, evento culturale a cadenza semestrale dedicato ai palazzi genovesi UNESCO.

Montanari ha sviluppato una carriera di ricerca articolata su tre filoni principali. Durante il dottorato, ha condotto studi che hanno messo in luce il rapporto tra cultura libraria e figurativa a Genova tra Cinquecento e Seicento, culminati con la pubblicazione Libri Dipinti Statue. Ha analizzato il collezionismo aristocratico e importanti cicli di affreschi, tra cui quelli di Luca Cambiaso, presentati anche a Cambridge nel 2018.

Dal 2014 ha promosso un approfondimento su Giovanni Andrea Carlone, culminato in un convegno nel 2015 a Perugia e con un volume programmato per il 2021, sostenuto da collaborazioni con il Ministero della Cultura e Fondazione Marini Clarelli Santi. Parallelamente si è dedicato allo studio della scultura del Seicento, valorizzando figure come Tomaso Orsolino, attivo a Genova e Pavia, scultore della prima metà del 1600, e Ercole Ferrata, del quale ha documentato opere giovanili. Ha inoltre attribuito un busto marmoreo di Seneca al carrarino Giuliano Finelli esposto al Prado.

Durante la pandemia ha guidato la digitalizzazione delle attività culturali con Rolli Days Digital Week, evento online che ha raggiunto un pubblico di oltre un milione di utenti, e un’edizione ibrida nel 2020 con 12.000 presenze in presenza e 600.000 visualizzazioni online. A dicembre ha sperimentato nuovi format digitali sul tema dei presepi nei palazzi dei Rolli, raccolti quasi 1,5 milioni di views. Nel 2023, insieme a Serena Bertolucci, allora direttrice di Palazzo Ducale, ha curato il dossier che ha consentito a Genova di vincere il titolo di capitale italiana del libro.

Con la nomina di Montanari alla guida della cultura, la giunta della neosindaca Silvia Salis punta su un profilo autorevole, dotato sia di credenziali scientifiche, sia di comprovata capacità di coinvolgere pubblico, istituzioni e giovani professionisti. La sua esperienza nel promuovere eventi nazionali, la collaborazione con istituzioni culturali come MiBACT, Università, palazzi storici e fondazioni, e la sua attività internazionale, hanno guidato la giunta nella scelta del suo nome, con l’obiettivo di disegnare strategie culturali innovative a livello cittadino e metropolitano.


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