Bologna, al giardino di Palazzo Bentivoglio il film ΊΚΑΡΟΣ di Andreotta Calò e l’opera inedita di Ericailcane


Dall’11 al 21 giugno, Palazzo Bentivoglio a Bologna riapre al pubblico il suo giardino per otto serate dedicate al film di Giorgio Andreotta Calò, girato in un padiglione abbandonato nei Paesi Bassi. Insieme, l’opera site-specific di Ericailcane, visibile per la prima volta nella sua interezza.

A Bologna, l’11 giugno prende il via un nuovo capitolo per il giardino di Palazzo Bentivoglio, che torna ad accogliere il pubblico con un doppio intervento artistico pensato per dialogare con lo spazio e con il tempo sospeso del crepuscolo. Fino al 21 giugno, ogni mercoledì, giovedì, venerdì e sabato, dalle 20 alle 23, il giardino aprirà le sue porte per ospitare ΊΚΑΡΟΣ (Icarus), film del 2020-21 realizzato da Giorgio Andreotta Calò, e per mostrare per la prima volta nella sua interezza Il coniglio del Borgo, grande opera murale di Ericailcane.

L’appuntamento si inserisce nella linea di ricerca che Palazzo Bentivoglio ha intrapreso da alcuni anni, dedicando il periodo estivo a un progetto pensato per il proprio giardino, con l’obiettivo di offrire uno sguardo alternativo sulla relazione tra arte contemporanea e paesaggio urbano. Dopo l’omaggio a John Giorno e Ugo Rondinone del 2023 e la performance ULTRAMORE di Riccardo Benassi l’anno precedente, l’edizione 2025 si concentra su un lavoro che fonde dimensione documentaria, racconto mitologico e osservazione naturalistica.

Giorgio Andreotta Calò, ΊΚΑΡΟΣ (Icarus), veduta dell’installazione (2020-2021; Bologna, Palazzo Bentivoglio). Foto: Carlo Favero
Giorgio Andreotta Calò, ΊΚΑΡΟΣ (Icarus), veduta dell’installazione (2020-2021; Bologna, Palazzo Bentivoglio). Foto: Carlo Favero

“La scelta di presentare Ίκαρος (Icarus) negli spazi di nuova acquisizione di Palazzo Bentivoglio coincide con la transitorietà del luogo”, spiega l’artista. “Così come nella metamorfosi narrata nel film, anche lo spazio si trasforma in un’espansione del racconto visivo, facendo del giardino una metafora del logos dove ha origine il racconto”.

Il film di Giorgio Andreotta Calò, della durata di 30 minuti e 23 secondi, è stato girato nel dicembre 2020 all’interno di un padiglione delle farfalle dismesso da tempo, situato nel complesso zoologico di Emmen, nei Paesi Bassi. La struttura, destinata alla demolizione, viene temporaneamente riattivata dall’artista come spazio di riflessione e sperimentazione, in cui si stabilisce una colonia di falene. In questa atmosfera sospesa, tra ciò che resta della funzione originaria del padiglione e la sua prossima scomparsa, si muovono due figure centrali: Enzo Moretto, entomologo di lunga esperienza, e Bart Coppens, giovane autodidatta. Attraverso il dialogo fra i due protagonisti, il film tesse una narrazione che alterna momenti di osservazione scientifica a passaggi di carattere evocativo, avvicinandosi al mito di Dedalo e Icaro. Il rapporto fra il maestro e l’allievo si carica di una tensione simbolica che trova una corrispondenza nel ciclo vitale degli insetti, la cui metamorfosi diventa metafora visiva e narrativa. Le falene, immobili durante il giorno e attive nelle ore notturne, incarnano la soglia tra due stati dell’essere, quella stessa soglia che il film propone come spazio possibile per il mito, dove il reale incontra la visione.

Giorgio Andreotta Calò, ΊΚΑΡΟΣ (Icarus), veduta dell’installazione (2020-2021; Bologna, Palazzo Bentivoglio). Foto: Carlo Favero
Giorgio Andreotta Calò, ΊΚΑΡΟΣ (Icarus), veduta dell’installazione (2020-2021; Bologna, Palazzo Bentivoglio). Foto: Carlo Favero
Ericailcane, Il coniglio di via del borgo, veduta dell’installazione (2024; Bologna, Palazzo Bentivoglio). Foto: Carlo Favero
Ericailcane, Il coniglio di via del borgo, veduta dell’installazione (2024; Bologna, Palazzo Bentivoglio). Foto: Carlo Favero

La scelta di proiettare il film nelle ore serali non è casuale: l’ambientazione crepuscolare crea un’ulteriore risonanza con i temi trattati. Mentre la luce artificiale attrae gli insetti e ne altera i comportamenti, il buio invita lo spettatore a entrare in una dimensione percettiva più rarefatta, in cui la narrazione si fa più ambigua e suggestiva. L’entomologo-Dedalo guida Icaro in un percorso di conoscenza in cui l’elemento razionale convive con il rischio, la fascinazione e la possibilità della caduta. Il film si sviluppa così come un teatro mitologico in cui ogni gesto, ogni volo e ogni sosta delle falene può essere letta come parte di una drammaturgia più ampia. L’opera di Calò mette in crisi la separazione tra documentario e finzione, tra esperienza reale e rappresentazione simbolica, proponendo un dispositivo filmico che include lo spettatore nel processo di trasformazione.

A fianco della proiezione di ΊΚΑΡΟΣ, il giardino ospita anche un intervento permanente dell’artista Ericailcane. Il pubblico potrà finalmente osservare per intero Il coniglio del Borgo, opera murale che da tempo sporge parzialmente oltre il muro di cinta di via del Borgo di San Pietro, suscitando la curiosità di passanti e abitanti del quartiere. L’opera, alta 8 metri e composta da cinque pannelli applicati a parete, è il risultato di un lungo dialogo tra l’artista e Palazzo Bentivoglio, e nasce come intervento site-specific pensato per dialogare con il contesto urbano e con la natura circostante. Il linguaggio visivo di Ericailcane, da sempre attento alla dimensione animale e alla sua relazione con l’ambiente umano, si inserisce con coerenza in questo scenario. La sua presenza sarà ulteriormente approfondita attraverso la pubblicazione di un libro, in uscita nei prossimi mesi, che ne racconterà la genesi, il significato e il processo di realizzazione. La rassegna si svolge dall’11 al 21 giugno, con apertura serale dal mercoledì al sabato, dalle ore 20 alle 23. La partecipazione è libera, fino a esaurimento posti.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraΊΚΑΡΟΣ (Icarus)
CittàBologna
SedePalazzo Bentivoglio
DateDal 11/06/2025 al 21/06/2025
ArtistiEricailcane, Giorgio Andreotta Calò
TemiArte e cinema, Film, Murale

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