Milano, da Building una retrospettiva su Hidetoshi Nagasawa con oltre 40 opere


La galleria Building di Milano presenta una grande retrospettiva dedicata a Hidetoshi Nagasawa, uno dei maggiori artisti operanti in Italia dalla fine degli anni Sessanta. La mostra, a cura di Giorgio Verzotti, è in programma dal 4 aprile al 20 luglio 2024.

La galleria Building di Milano presenta una grande retrospettiva dedicata a Hidetoshi Nagasawa (Tonei, 1940 – Ponderano, 2018), uno dei più grandi artisti operanti in Italia dalla fine degli anni Sessanta. La mostra, intitolata Hidetoshi Nagasawa. 1969 – 2018 e curata da Giorgio Verzotti, sarà ospitata negli spazi di Building dal 4 aprile al 20 luglio 2024. Attraverso una selezione di circa 40 opere, l’esposizione intende tracciare un percorso che documenti l’intero arco dell’attività dell’artista. Si partirà dai video che testimoniano le sue performances degli esordi, le quali in alcuni aspetti richiamano le operazioni delle coeve Land e Body Art. Successivamente, si esploreranno le prime sculture, in cui il gesto è sempre stato la matrice primaria, per poi giungere alle sculture di grandi dimensioni, spesso caratterizzate da equilibri audaci, che rappresentano la cifra più tipica di Nagasawa.

Hidetoshi Nagasawa era giapponese, sebbene fosse nato in Manciuria, nella Repubblica Popolare Cinese. Tuttavia, divenne italiano d’adozione e visse nel nostro paese per più di cinquant’anni, trasferendosi a Milano nel 1967. Qui entrò in contatto con importanti artisti dell’epoca, tra cui Enrico Castellani, Antonio Trotta, Mario Nigro e soprattutto Luciano Fabro, con il quale fondò a Milano la Casa degli Artisti.

Hidetoshi Nagasawa, Oro di Ofir (1971; oro, 3,5 x 3,5 x 8 cm)
Hidetoshi Nagasawa, Oro di Ofir (1971; oro, 3,5 x 3,5 x 8 cm)
Hidetoshi Nagasawa, Colonna (1972; marmo, 30 x 700 x 30 cm)
Hidetoshi Nagasawa, Colonna (1972; marmo, 30 x 700 x 30 cm)
Hidetoshi Nagasawa, Barca (1980-81; marmo, terra e albero, 175 x 230 x 87,5 cm)
Hidetoshi Nagasawa, Barca (1980-81; marmo, terra e albero, 175 x 230 x 87,5 cm)
Hidetoshi Nagasawa, Ariadne (2009; marmo, 50 x 200 x 100 cm)
Hidetoshi Nagasawa, Ariadne (2009; marmo, 50 x 200 x 100 cm)
Hidetoshi Nagasawa, Disegno (1991; pastello su carta, 77 x 57 cm). Foto: Ilaria Maiorino
Hidetoshi Nagasawa, Disegno (1991; pastello su carta, 77 x 57 cm). Foto: Ilaria Maiorino

Nei suoi primi anni in Italia, Nagasawa partecipò alle ricerche più radicali dell’epoca, ma successivamente si dedicò al linguaggio specificamente scultoreo, sempre con un’intenzione innovativa. Uno dei suoi contributi più significativi ai linguaggi dell’arte occidentale fu il tentativo riuscito di fondere la cultura orientale con quella occidentale, producendo opere di grande valore formale. La sua pratica artistica rifletteva questa fusione, contribuendo a arricchire il panorama dell’arte contemporanea con una prospettiva unica e ricca di significati.

Le opere presentate da Building sono intrise del principio del Ma, un concetto filosofico Zen che può essere paragonato al concetto occidentale di intervallo o vuoto, non come una mancanza, ma come una fonte generativa di energia e forma. Un esempio di ciò è rappresentato da Colonna (1972), un’opera in marmo sviluppata a pavimento, composta da segmenti di colore diverso provenienti da luoghi diversi, separati da minimi ma visibili spazi vuoti. L’artista ha descritto questi spazi come luoghi in cui si chiude la distanza dei loro viaggi e la loro storia.

Inoltre, due opere esposte declinano in modo differente il tema della barca, un simbolo del viaggio: Barca (1980-81), realizzata in marmo, terra e albero, e Barca (1983-85), in ottone e carta. Questi lavori riflettono l’idea del viaggio, un tema ricorrente nelle opere di Nagasawa, il quale, non a caso, giunse in Italia dal Giappone in bicicletta.

La mostra include anche una selezione dei numerosi lavori su carta dell’artista e tre sculture in marmo inedite: Ermafrodito, Cubo e Nastro, tutte del 2012 ed esposte per la prima volta. Attraverso questa selezione, l’esposizione mira a evidenziare due caratteristiche distintive di Nagasawa: la sua attenzione ai rapporti tra l’opera d’arte e l’architettura, e la sua visione quasi utopistica di una scultura che appare leggera e sospesa nello spazio, anche quando raggiunge dimensioni monumentali.

La vita di Hidetoshi Nagasawa è stata segnata da esperienze profonde fin dalla sua nascita il 30 ottobre 1940 a Tonei, Manciuria, durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale, quando la sua famiglia fu costretta a lasciare la regione a causa dell’invasione sovietica. Il tema del viaggio e la riflessione sul significato dell’esistenza nel tempo e nello spazio avrebbero influenzato profondamente la sua arte. Dopo un travagliato viaggio, la famiglia Nagasawa arrivò in Giappone, dove Hidetoshi iniziò a mostrare interesse per la pittura e la matematica durante gli anni delle scuole superiori. Continuò i suoi studi presso la Tama Art University di Tokyo, laureandosi in “Architettura e Interior Design” nel 1963. Durante gli anni universitari, venne influenzato dalle varie tendenze d’avanguardia, come il Neo-Dada e il movimento artistico del Gruppo Gutaj.

Hidetoshi Nagasawa, Disegno (1994; matita, cera e polisolfuro di potassio su carta, 76,5 x 56 cm). Foto: Ilaria Maiorino
Hidetoshi Nagasawa, Disegno (1994; matita, cera e polisolfuro di potassio su carta, 76,5 x 56 cm). Foto: Ilaria Maiorino
Hidetoshi Nagasawa, Disegno con rame (17/02/2018; rame, matita e china su carta, 50 x 36,5 cm). Foto: Ilaria Maiorino
Hidetoshi Nagasawa, Disegno con rame (17/02/2018; rame, matita e china su carta, 50 x 36,5 cm). Foto: Ilaria Maiorino

Nel maggio del 1966, l’artista intraprese un epico viaggio in bicicletta dall’Oriente all’Occidente, attraversando diverse nazioni e culture, fino a giungere in Italia nel 1967, stabilendosi a Milano. Qui, collaborò con artisti del calibro di Enrico Castellani, Luciano Fabro, Mario Nigro e Antonio Trotta. La sua ricerca artistica, influenzata dall’arte concettuale, lo portò a esporre in mostre prestigiose come la Biennale di Venezia a partire dal 1972.

Negli anni successivi, Nagasawa esplorò sensazioni plastiche e avviò una riflessione sul senso della scultura, producendo opere monumentali in materiali come oro, marmo e bronzo. Affascinato dall’idea di metamorfosi, trasformò anche la carta in scultura. Nel 1979, fu uno dei fondatori della Casa degli Artisti a Milano, uno spazio importante per la scena artistica milanese. Oltre alla sua attività artistica, Nagasawa insegnò all’Accademia di Belle Arti di Brera e alla Nuova Accademia di Belle Arti (NABA) di Milano, oltre che alla Tama Art University di Tokyo. Il suo contributo all’arte contemporanea è stato significativo, con opere che esplorano concetti complessi come l’impronta del corpo, lo spazio e il tempo. Hidetoshi Nagasawa morì nel 2018 a Ponderano, in provincia di Biella, lasciando un’eredità artistica duratura e significativa.

Nagasawa ha partecipato a cinque edizioni della Biennale di Venezia (1972, 1976, 1982, 1988, 1993), a Documenta (1992), alla Biennale di Parigi (1973) e alla Biennale di Middelheim (1975).Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive tenutesi, tra l’altro, a Tramway, Glasgow; Yorkshire Sculpture Park, Wakefield; Municipal Museum of Fine Arts, Kyoto; The National Museum of Modern Art, Osaka; Metropolitan Art Museum, Tokyo; The Museum of Modern Art, Saitama; Städtische Kunsthalle, Düsseldorf; Louisiana Museum of Modern Art Culture Center, Humlebaek; Museum Moderner Kunst, Vienna; Fundació Pilar i Joan Miró a Mallorca, Palma de Mallorca; Galleria Civica di Arte Contemporanea, Trento; Collezione Peggy Guggenheim, Venezia; PAC-Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano; Palazzo delle Esposizioni, Roma. Diversi suoi lavori sono conservati in collezioni istituzionali private a livello internazionale, tra cui il Museum of Modern Art Kamakura & Hayama, il National Museum of Modern Art Osaka, il Takamatsu City Museum of Art e l’Iwaki City Art Museum (Giappone); il CaMusAC - Museo d’Arte Contemporanea, Cassino e il MAMbo – Museo d’Arte Moderna, Bologna.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraHidetoshi Nagasawa. 1969 – 2018
CittàMilano
SedeBuilding
DateDal 04/04/2024 al 20/07/2024
ArtistiHidetoshi Nagasawa
CuratoriGiorgio Verzotti
TemiArte contemporanea

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