Parma, inaugura il nuovo Museo Bodoni, il più antico museo della stampa in Italia


Inaugura il 30 novembre 2022 il nuovo Museo Bodoni, ora allestito al piano terra della Biblioteca Palatina. È il più antico museo della stampa in Italia. 

Mercoledì 30 novembre 2022 il Complesso Monumentale della Pilotta di Parma inaugura il nuovo Museo Bodoni, il più antico museo della stampa in Italia, che sarà ora ospitato al piano terra della Biblioteca Palatina.

Precedentemente si trovava al terzo piano della Biblioteca in una posizione di difficile accesso e di scarsa visibilità; per questo si è pensato di spostare la nuova sede del museo in spazi al piano terra prima adibiti a magazzini della Biblioteca stessa. Il museo nacque nel 1963 in occasione del 150° anniversario della morte di Giambattista Bodoni, il tipografo piemontese che rese Parma capitale mondiale della stampa a partire dalla seconda metà del Settecento, e gestito da una Fondazione appositamente costituita con l’obiettivo di illustrare l’opera, la figura e le collezioni del celebre compositore e stampatore nonché per promuovere studi e ricerche nel campo dell’arte grafica e tipografica.

Lo spostamento del museo ha reso necessario il ripensamento dell’intero percorso espositivo e la sua curatela è frutto di un progetto congiunto del Direttore del Complesso della Pilotta Simone Verde e del Direttore scientifico della Fondazione Museo Bodoni Andrea De Pasquale.

Caratterizzato da un’estetica, coeva agli anni di attività di Giambattista Bodoni, con un pavimento in legno posato che intende riprendere il modello e il disegno dei parquet francesi dell’Ottocento e con pareti di color verde impero, il nuovo museo espone una ricca selezione di edizioni bodoniane (compresi esemplari unici e rarissimi, stampati su pergamena o seta), la suppellettile tipografico-fusoria ed altri cimeli appartenuti all’officina di Bodoni. Nuove lampade a sospensione dal design essenziale danno luce a una serie di vetrine in cui sono esposti capolavori della storia dell’editoria e più in generale della grafica.

Nel percorso espositivo il torchio tipografico, fedele ricostruzione di quello usato dal tipografo saluzzese, e gli armadi originali Luigi XV, all’interno dei quali Bodoni custodiva le cassette dei punzoni, introducono alla sezione dedicata a “La Fabbrica del Libro”. All’interno di quattro grandi vetrine, parte del mobilio originale del museo degli anni Sessanta, sono ricostruite le varie fasi di lavoro di Bodoni: a partire dal disegno del carattere e creazione dei punzoni, dalla fabbricazione delle matrici e fusione della lega tipografica con tutti gli strumenti di lavoro utilizzati, forme per la fusione dei caratteri, lime, pialle, cucchiaini, fino alla rifinitura e composizione per stampa tipografica, calcografica e xilografica.

La sala si completa di una grande armadiatura-libreria dedicata a “I capolavori di Bodoni” in cui viene esposta la raccolta dei volumi bodoniani, con particolare attenzione alla raccolta palatina ancora con legature originali, per documentare la bibliofilia bodoniana. Tra questi spiccano alcune delle edizioni più rare, quali le Odi di Anacreonte su pergamena di Baviera e le Stanze di Poliziano stampate su seta. Al centro, un tavolo multimediale e interattivo presenta, in formato digitale, diversi volumi tra cui il Manuale tipografico composto da cento caratteri latini tondi, cinquanta corsivi e ventotto greci a cui Bodoni lavorò per tutta la vita, e l’opera dell’Oratio Dominica, il Padre nostro in 155 lingue utilizzando ben 215 caratteri diversi tra latini, greci ed esotici, stampato da Bodoni in meno di un anno. Grazie a questo dispositivo touch-screen è possibile compiere una ricerca per volume e sfogliare le pagine dell’opera nella sua interezza, per poter così ammirare la raffinatezza del lavoro tipografico di Giambattista Bodoni. Recentemente è stata ampliata la collezione grazie ai trentaquattro disegni originali a lapis utilizzati nel 1800 dall’incisore Rosaspina per illustrare il libro di Bodoni Pitture di Antonio Allegri detto il Correggio, donati dal professor Corrado Mingardi, consigliere della Fondazione Museo Bodoni.

“Il nuovo allestimento museografico del Bodoni ha comportato una totale riprogettazione degli spazi precedenti, con lavori strutturali, di impiantistica e realizzazione di nuovi arredi espositivi”, ha dichiarato il direttore Simone Verde. “Uno sforzo importante volto a restituire valore e dignità a un autentico gioiello primo e unico nel suo genere in Italia. Da oggi pubblico e studiosi in visita al nuovo Museo Bodoni potranno vivere un’esperienza doppiamente immersiva, che da un lato rievoca l’aspetto dell’antica tipografia e, dall’altro, ripercorre la storia e la nascita della stamperia ducale e la cultura di un’epoca in cui Parma era tra le vere capitali europee”.

Per info: https://complessopilotta.it/museo-bodoni/

Foto di Giovanni Hänninen

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