Dal 20 giugno il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza apre al pubblico un nuovo spazio permanente interamente dedicato al XXI secolo. Collocata negli ambienti precedentemente occupati dalla Sala della ceramica europea, la nuova sala rappresenta un ulteriore passo del MIC nel riallestimento e nella valorizzazione delle collezioni contemporanee, in un percorso di rinnovamento avviato nel 2023. Il progetto espositivo è stato curato da Claudia Casali, direttrice del MIC Faenza, con l’allestimento progettato da Oscar Dominguez. L’intervento è stato realizzato grazie al contributo della BCC Ravennate, Forlivese e Imolese, a conferma del ruolo centrale delle sinergie tra istituzioni museali e soggetti del territorio nella valorizzazione dell’arte contemporanea.
Il nuovo allestimento raccoglie una selezione di opere di artisti premiati a partire dalla 58ª edizione del Premio Faenza, storica biennale internazionale della ceramica d’arte, e dei vincitori delle varie edizioni del PAC – Piano per l’Arte Contemporanea del Ministero della Cultura. Tra gli artisti presenti nella nuova sala figurano Nero, Wei Bao, Yves Malfiet, Sissi, Salvatore Arancio, Paivi Rintaniemi, Bertozzi&Casoni, Kathy Ruttemberg. Le opere in mostra spaziano dalla scultura all’installazione e offrono uno sguardo diversificato e stratificato sulle ricerche contemporanee nel campo della ceramica.
“Il MIC Faenza si connota per un patrimonio sempre in continuo aggiornamento”, spiega Claudia Casali, direttrice del MIC Faenza. “Lo sguardo alla contemporaneità derivante dalle edizioni del Premio Faenza, la più longeva e attiva biennale internazionale della ceramica d’arte, è un punto di forza del MIC Faenza. Come tutti i musei italiani (e del mondo) i depositi sono un luogo che custodisce la maggior parte delle collezioni. In un’ottica di valutazione e promozione del proprio patrimonio e, in questo caso, degli artisti contemporanei, si è avviato un percorso di riallestimento delle sale del XX e XXI secoli, iniziato lo scorso settembre in occasione di Argillà, con l’allestimento delle Pillole contemporanee, proseguito a dicembre con la sezione Art Nouveau – Déco e continuato con piccoli interventi sul patrimonio del secondo dopoguerra”.
Con l’apertura di questa sala, il MIC Faenza consolida il proprio ruolo di punto di riferimento per lo studio e la diffusione della ceramica d’arte in tutte le sue declinazioni storiche e contemporanee. L’introduzione di una sezione permanente dedicata esclusivamente al XXI secolo rappresenta un tassello importante nella strategia museale, che mira a rafforzare il legame tra la produzione artistica attuale e la tradizione ceramica di lungo corso custodita dal museo.