Palazzo Ducale di Urbino, riaperto lo Studiolo del Duca, restaurato e ricostruito nel suo aspetto originario


Riaperto, dopo due anni di studi e ricerche e sette mesi di lavori di riqualificazione, lo Studiolo del Duca nel Palazzo Ducale di Urbino, grazie a un delicato e impegnativo lavoro di restauro che ha restituito l’aspetto originario e omogeneo dell’opera. 

Ha riaperto il 30 maggio, dopo interventi di riadeguamento impiantistico, restauro e riallestimento, l’Appartamento del Duca, al piano nobile del Palazzo Ducale di Urbino, sede della Galleria Nazionale delle Marche. Ma soprattutto è tornato a essere vitabile, dopo due anni di studi e ricerche e sette mesi di lavori di riqualificazione, il celebre Studiolo del Duca, grazie a un delicato e impegnativo lavoro di restauro che ha restituito l’aspetto originario e omogeneo dell’opera. L’intervento ha ripristinato il legame tra i ritratti degli uomini illustri e le pareti lignee, eliminando le aggiunte ottocentesche e restituendo i colori il più possibile vicini a quelli originali.

Oggi lo Studiolo si presenta rinnovato: oltre ai 14 ritratti di uomini famosi originali, sono state collocate anche le riproduzioni hi-tech degli altri 14 che attualmente si trovano al Museo del Louvre. Ciò è stato reso possibile grazie a una collaborazione con il museo parigino, che ha messo a disposizione fotografie ad alta risoluzione delle opere mancanti, consentendo così di ricostruire l’aspetto originario dello Studiolo come lo aveva immaginato Federico da Montefeltro, prima delle modifiche effettuate dai Barberini, che ne avevano asportato alcune parti, alterando l’unitarietà quattrocentesca.

I lavori di restauro hanno inoltre portato alla riscoperta di due importanti elementi dell’epoca: la latrina del Duca, situata nella piccola stanza adiacente allo Studiolo, che è stata ripristinata nella sua configurazione completa, e il sontuoso lavabo, smontato nel XIX secolo quando il palazzo divenne sede della Prefettura, e successivamente ricollocato in modo non coerente nel Novecento. Lo stesso Pasquale Rotondi non aveva compreso che alcuni frammenti lapidei, in realtà, appartenevano a un’unica grande struttura che è stata riconosciuta grazie a documenti d’archivio e, in particolare, alle accurate vedute di Romolo Liverani. Ora questo prezioso elemento dell’arredo originale è stato ricomposto nella camera da letto del Duca, contribuendo, insieme allo Studiolo, a restituire l’aspetto originario di questa parte essenziale dell’appartamento all’interno del Palazzo Ducale.

Infine, all’interno delle sale dell’Appartamento del Duca troveranno posto alcune delle opere più emblematiche della Galleria Nazionale delle Marche, come la celebre Città Ideale, il Doppio Ritratto di Federico e Guidobaldo di Pedro Berruguete, la predella con il Miracolo dell’Ostia di Paolo Uccello e la Comunione degli Apostoli di Giusto di Gand.

Lavori nello Studiolo del Duca
Lavori nello Studiolo del Duca

Alla cerimonia di riapertura dello Studiolo di Federico da Montefeltro era presente anche il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, che ha commentato: "È con grande piacere ritrovarsi oggi all’inaugurazione dello Studiolo di Federico da Montefeltro, uno degli ambienti più rappresentativi e suggestivi del Palazzo Ducale di Urbino, scrigno prezioso di tanti tesori d’arte e di cultura, patrimonio della nostra regione e dell’umanità, di cui tutti andiamo fieri. Esprimo apprezzamento per i lavori di riqualificazione condotti con perizia e bravura, frutto di attenti studi che restituiscono non soltanto alla nostra comunità regionale ma al mondo intero questo spazio di estrema bellezza.

Gli interventi realizzati“, ha proseguito il presidente, ”rappresentano anche il buon risultato che deriva dalla proficua collaborazione tra le istituzioni e gli enti preposti. Ma non solo, questa riapertura, con l’intrinseco valore che la cultura porta con sé, rappresenta anche un’importante occasione per far conoscere le Marche al di fuori dei confini regionali, oltre che un’opportunità di sviluppo e crescita per il turismo e l’economia. I dati confermano il buon andamento del settore turistico, che segna +28% del turismo straniero in questi anni, grazie anche al fatto di aver puntato sulla destagionalizzazione. Il turismo legato all’arte e alla cultura si pone lungo questa via rispondendo a questi obiettivi. La bellezza del nostro patrimonio artistico, unita a quella del paesaggio, al clima e all’ospitalità della nostra gente riescono a creare economia e a dare vitalità alle nostre aree interne. Siamo pertanto convinti che questo evento attirerà sempre nuovi visitatori nella nostra regione, generando un impatto positivo sull’economia locale e contribuendo a promuovere l’immagine delle Marche come destinazione culturale di eccellenza".

Lo Studiolo del Duca restaurato
Lo Studiolo del Duca restaurato


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