Grande paesaggio nero

Autore: Jean Dubuffet
1946
Londra, Tate Modern

Realizzato da Jean Dubuffet nel 1946, il Grande paesaggio nero fa parte di una serie di paesaggi che l'artista francese realizzò a Parigi tra il luglio e il settembre di quell'anno. Si tratta di un'opera eseguita a olio su tavola, ma Dubuffet ha scavato il colore, disposto su più strati, come se stesse realizzando dei graffiti: i segni finiscono con il costruire gli elementi del paesaggio. La grande massa nera è il terreno (che forma montagne nella parte alta) su cui si dispongono gli elementi: case, alberi, campi, strade, personaggi.

È una pittura forte, dotata di una grande energia, che proviene da un impulso: Dubuffet, padre della cosiddetta Art Brut, era interessato alle manifestazioni artistiche spontanee, come quelle dei bambini o delle persone affette da disabilità intellettive. Ne risulta così un'arte dai toni infantili, disinteressata ai concetti di armonia e proporzione. "Con i miei dipinti", diceva, "voglio recuperare la visione di un uomo medio e ordinario". Anche la tecnica dei graffiti, considerati come una manifestazione artistica spontanea, propria di persone ordinarie, era vista come utile allo scopo.

Il Grande paesaggio nero, un tempo di proprietà della Arthur Tooth and Sons Gallery di Londra, fu acquistato nel 1958 dal collezionista inglese E.J. Power, che lo detenne fino alla sua scomparsa. Nel 1993 entrò a far parte della collezione della Tate Modern di Londra in quanto ceduto allo stato britannico a titolo d'imposta.

Grande paesaggio nero di Jean Dubuffet

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