Madonna dell'Umiltà celeste tra i santi Stefano e Reparata

Autore: Mariotto di Nardo
1400 circa
Firenze, Galleria dell'Accademia
Immagine

Questa Madonna dell'Umiltà celeste tra i santi Stefano e Reparata è opera del pittore fiorentino Mariotto di Nardo, attivo a cavallo tra il XIV e il XV secolo. Al centro, la Madonna è seduta sopra una nube mentre tiene Gesù Bambino che con la mano destra stringe il cardellino, piuttosto frequente in rappresentazioni di questo tipo, e con l'altra cerca di accarezzare il volto della madre. In adorazione vediamo invece santo Stefano e santa Reparata, contraddistinti dai rispettivi attributi iconografici (i sassi di santo Stefano, che rimandano al suo martirio avvenuto mediante lapidazione, e la corona di santa Reparata, che allude alla sua titolarità del Duomo di Firenze, dal momento che il primo Duomo della città era dedicato a lei).

In questo dipinto, Mariotto propone un'iconografia molto particolare, a metà tra quella della Madonna dell'Umiltà, in cui la Vergine viene raffigurata a terra, seduta o inginocchiata, e quella della Madonna in gloria, dove Maria è invece assisa in trono: la prima era iconografia solitamente impiegata in opere destinate alla devozione privata, al contrario del tipo della Madonna in gloria, riservato per lo più a opere destinate alla fruizione pubblica. Per questa ragione lo storico dell'arte Millard Meiss ribattezzò questo tipo (piuttosto raro) "Madonna dell'Umiltà celeste". Stilisticamente si tratta di un'opera di transizione tra una fase ancora neogiottesca dell'arte di Mariotto di Nardo e un'apertura verso il gotico internazionale: si tende pertanto a datare l'opera a un periodo prossimo al 1400.

L'opera è citata per la prima volta nel 1842, anno in cui viene ricordata presso la Galleria dell'Accademia di Firenze, dov'è tuttora conservata, ma non è difficile immaginare che il dipinto fosse stato realizzato per il magistrato dell'Arte della Lana, una delle corporazioni della Firenze dell'epoca: santo Stefano era infatti il loro patrono, e in più lo vediamo che regge lo stendardo dell'Arte della Lana il cui simbolo, l'agnello di Dio, è anche riportato sul bordo della cornice. Santa Reparata, invece, inclusa in quanto come già detto santa titolare del Duomo fiorentino, tiene le insegne del Popolo di Firenze, con la croce rossa su campo argentato (così era in origine, poi i colori si sono alterati nel tempo).

15 gennaio 2018

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