Questa Sacra famiglia, per la sua elevata qualità, è una delle più interessanti opere a soggetto religioso di Dosso Dossi (vero nome Giovanni di Niccolò Luteri, San Giovanni del Dosso, 1489 circa - Ferrara, 1542), uno dei grandi protagonisti del Rinascimento ferrarese. È una scena che si distingue per la sua notevole eleganza, tipica della pittura di Dosso Dossi, nonché per il gusto per le composizioni originali e spesso bizzarre, anch'esse abbondanti nella produzione dell'artista emiliano.
Nella scena, la Madonna è interrotta durante la lettura di un prezioso e ricco codice miniato, perché san Giuseppe sta arrivando assieme a Gesù Bambino, e il piccolo si protende verso il collo della madre per abbracciarla, distogliendola dalla sua attività. Sullo sfondo, dietro la finestra, si apre un paesaggio scuro, col cielo nuvoloso in notturna, attraverso cui però spunta la luna che illumina la vallata: anche questo modo di dipingere il paesaggio è tipico di Dosso Dossi. La grande raffinatezza si può desumere anche soltanto dal modo in cui l'artista affronta i panneggi (si notino le maniche della veste di Maria) o dalla minuzia con la quale descrive il codice miniato.
L'opera, dalle dimensioni impegnative (è alta 2 metri e 36 e larga 1 metro e 71) probabilmente fu realizzata per una chiesa di Ferrara, anche se non sappiamo quale. Già nel Seicento, a seguito della devoluzione di Ferrara allo Stato Pontificio, la Sacra Famiglia finì a Roma, nella collezione del cardinale Carlo Emanuele Pio di Savoia, che aveva avuto legami con la città estense. Oggi invece l'opera si può ammirare presso la Pinacoteca Capitolina, nella sala dedicata al Cinquecento ferrarese.
19 luglio 2018
Aspetta, non chiudere la pagina subito! Ti chiediamo solo trenta secondi del tuo tempo: se quello che hai appena letto ti è piaciuto, clicca qui per iscriverti alla nostra newsletter! Niente spam (promesso!), e una sola uscita settimanale per aggiornarti su tutte le nostre novità!