L'Umbria inserita nel Best in Travel 2023 di Lonely Planet: è l'unica meta italiana


L’Umbria fa parte del Best in Travel 2023 di Lonely Planet, i 30 luoghi che ogni anno la celebre casa editrice dei viaggi e del turismo consiglia ai suoi lettori come mete imperdibili. L’Umbria è l’unica meta italiana per il prossimo anno. Il riconoscimento è stato presentato ieri a Perugia.

L’Umbria è l’unica regione italiana inclusa nel meglio per il 2023 dalla casa editrice Lonely Planet, leader nell’editoria di viaggio. La casa celebre per le sue fortunatissime guide turistiche include infatti la regione del Centro Italia nel Best in Travel 2023, la pubblicazione annuale che include trenta mete ritenute imperdibili in tutto il mondo, selezionate con il contributo dello staff della casa editrice, dei suoi autori, di giornalisti, blogger ed editori. L’annuncio è stato dato a metà novembre, quando è stato ufficialmente presentato il Best in Travel 2023, e ieri l’ingresso dell’Umbria nel “meglio” di Lonely Planet è stato celebrato con un evento che si è tenuto alla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia, in Sala Podiani, alla presenza della presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, e del vicepresidente di Lonely Planet, Tom Hall, con interventi dell’Assessore regionale al Turismo e alla Cultura, Paola Agabiti, del direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, Marco Pierini, del direttore di Lonely Planet Italia, Angelo Pittro, e dell’assessore all’Urbanistica del Comune di Perugia, Margherita Scoccia.

Nel 2022, l’unico luogo italiano a esser entrato nel “best of” di Lonely Planet era stata Firenze, nel 2021 la classifica non era stata pubblicata, mentre nel 2020 l’onore era toccato alle Marche. Quest’anno, le trenta mete sono state divise in cinque categorie: “Eat” (“Mangiare”), “Journey” (Viaggi avventurosi), “Connect” (Connessioni), “Learn” (Imparare) e “Unwind” (Rilassarsi). L’Umbria è stata inserita nella categoria “Eat” assieme a Lima (Perù), Fukuoka (Giappone), Kuala Lumpur (Malesia), Montevideo (Uruguay) e il Sudafrica. Completano il Best in Travel 2023: per la categoria Journey, la Nuova Scozia (Canada), il Bhutan, i parchi nazionali della Colombia, il treno da Istanbul a Sofia, l’Australia occidentale e lo Zambia; per la categoria Connect, Accra (Ghana), l’Albania, Sydney (Australia), la Guyana, Boise (USA) e l’Alaska (USA); per la categoria Learn, il New Mexico (USA), El Salvador, Dresda (Germania), Marsiglia (Francia), Manchester (Regno Unito) e la Scozia meridionale; per la categoria Unwind, la Dominica, Halkidiki (Grecia), la Giamaica, la Giordania, Malta e Raja Ampat (Indonesia).

Perugia, Palazzo dei Priori in notturna. Foto Lonely Planet
Perugia, Palazzo dei Priori in notturna. Foto Lonely Planet

“Cuore verde d’Italia”, come l’Umbria si definisce, la regione “è una terra a sé”, afferma Lonely Planet, “l’unica regione italiana che non confina né con il mare né con un altro paese. Questo isolamento ha tenuto a bada le influenze esterne e ha assicurato che molte delle antiche tradizioni italiane sopravvivano oggi. Viaggia qui, e vedrai ancora le nonne in grembiule che fanno la pasta a mano e porte delle case che da secoli non vengono chiuse a chiave. La regione è meglio conosciuta per le sue città medievali sulle cime delle colline, molte splendidamente conservate. Gli Etruschi, i Romani, le famiglie medievali in lotta e gli artisti rinascimentali hanno tutti lasciato un’impronta, dalla grande cattedrale gotica di Orvieto alla basilica affrescata di Assisi. Ma anche la natura ha fatto la sua parte, contrapponendo la selvaggia bellezza dei Monti Sibillini al dolce salire e scendere delle verdi colline e dei prati punteggiati di fiori selvatici”. Nella pagina di Lonely Planet dedicata all’Umbria vengono poi elencate le prelibatezze gastronomiche che giustificano l’inserimento nella categoria “Eat”, dai tartufi neri ai vini locali.

L’ingresso dell’Umbria nel Best in Travel di Lonely Planet è stato accompagnato da un tour attraverso il quale due gruppi di nove giornalisti di varie testate, selezionati da Lonely Planet e dalla Regione Umbria, sono andati alla scoperta del territorio e dei luoghi del Perugino per raccontarli in Italia e all’estero. Questa iniziativa, ha spiegato l’assessore Agabiti, servirà a “lanciare una forma di turismo che supera l’idea del mordi e fuggi, ma orientato invece, a scoprire i vari ambiti territoriali, ognuno con il suo racconto, dove la grandezza culturale si intreccia con quella delle eccellenze dell’enogastronomia regionale”. Per l’assessore, l’ingresso dell’Umbria nel Best in Travel di Lonely Planet “è frutto di un grande lavoro che ha portato ad avviare un percorso per promuovere l’immagine della regione attraverso la nostra tradizione per sviluppare un progetto di promozione molto importante. Un lavoro quello avviato, che ha portato nel 2022, a un incremento dei flussi turistici estremamente positivo e una vera e propria ‘attrattività’ dell’Umbria che ha raggiunto il suo record durante l’estate. Da Giugno a Settembre infatti, l’Umbria registra 1.163,681 arrivi e 3.532.087 presenze, con un incremento sul 2019 rispettivamente del 4,6% e dell’11%”. Agapiti ha poi evidenziato che “l’amministrazione regionale in questo percorso di promozione ha voluto coinvolgere tutti i protagonisti del settore, dalle strutture ricettive agli attrattori turistici, dalle associazioni di categoria a tutte le imprese interessate”.

Per il vicepresidente di Lonely Planet, Tom Hall, “tutti in Lonely Planet sono entusiasti di presentare l’Umbria in Best in Travel 2023. Abbiamo segnalato e scelto l’Umbria per la sua incredibile offerta enogastronomica, da esplorare al meglio a Perugia e nelle vicine Solomeo e Assisi. Tutta l’Umbria offre splendide città e borghi, panorami di colline verdi e un ritmo di vita rilassato. Grazie a Best in Travel, i nostri cronisti e esperti ci mostrano come lasciarsi alle spalle la folla e come raggiungere veramente il cuore di ogni destinazione”.

Duomo di Orvieto. Foto: Comune di Orvieto
Duomo di Orvieto. Foto: Comune di Orvieto

Durante la presentazione che si è tenuta alla Galleria Nazionale c’è stato anche modo di accennare alla mostra dedicata al Perugino che si terrà nelle sale del museo di Perugia dal 4 marzo all’11 giugno 2023, e che promette di essere una mostra di ricerca, particolarmente raffinata e con importanti prestiti da musei nazionali (primi tra tutti gli Uffizi) e internazionali che saranno non semplici prestatori, ma veri partner: “Abbiamo messo insieme una vera e propria task force”, ha sottolineato Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, “per rendere conto dell’infinità grandezza di Perugino, che ha troppo sofferto l’essere allievo di Verrocchio in una bottega incredibile e il maestro di Raffaello. Vogliamo far capire che non c’è stato pittore che non ha guardato a Perugino”. Sempre nel 2023 si terranno le manifestazioni per celebrare i 50 anni del festival Umbria jazz, in parte ospitate alla Galleria Nazionale: “È il segnale di una collaborazione che vuole promuovere il territorio e le sue eccellenze, e il riconoscimento di Lonely Planet è testimonianza che lavorando in squadra, si possono fare eccellenti cose”, ha ribadito Pierini. “Oltre alla mostra, ci siamo concentrati su attività connesse”, ha poi continuato il direttore: “abbiamo collaborato al progetto dell’Arpa e della Regione che ha vinto il bando del Fondo Cultura che permetterà la realizzazione di un docufilm dedicato a Perugino a opera di Ballandi Multimedia, che andrà nelle sale cinematografiche durante la mostra; pubblicheremo un libro che raccoglierà tutti i documenti sul Perugino; investiremo molto nella comunicazione. La mostra è essenzialmente finanziata con soldi pubblici (grazie al Comitato e alla fiducia della Direzione generale Musei nella persona del professor Massimo Osanna), tuttavia nonostante i supporti degli sponsor e delle Fondazioni, siamo alla metà di quanto impiegato nel 2004. La nostra forza è nel progetto, nella squadra e nei rapporti internazionali: ma non lasciateci soli. Abbiamo aperto un progetto Art Bonus: è bello essere tanti a spingere nella stessa dimensione. Essere autonomi significa avere più libertà nel coinvolgere gli altri”.

“Essere qui”, ha commentato il direttore di Lonely Planet Italia, Angelo Pittro, “è il coronamento di un lavoro durato mesi. La segnalazione dell’Umbria come meta imperdibile per il 2023 è stata diffusa qualche settimana fa. Stiamo portando in giro per il mondo l’essenza di questa terra, ma abbiamo oggi voluto raccontare qualcosa anche direttamente sul territorio”.

A concludere la presentazione è stata la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, che ha manifestato la sua soddisfazione dicendo che il risultato raggiunto “è frutto di un lavoro di squadra portato avanti con grande determinazione anche in momenti di grande difficoltà come quello della pandemia. Abbiamo lavorato con coraggio portando avanti un’azione di promozione che ha dato ottimi risultati durante le prime aperture nella fase dell’emergenza sanitaria. Ora questo progetto è cresciuto ed è stato condiviso sul territorio. L’Umbria è cresciuta molto dal punto di vista della proposta di eventi culturali che incontrano grande interesse di pubblico. Lo dimostrano anche i grandi risultati raggiunto dall’Aeroporto di Perugia”.

Veduta di Narni
Veduta di Narni. Foto Turismo Narni

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