Nuovo rinvio per il Grand Egyptian Museum: apertura completa prevista a fine anno


L’inaugurazione ufficiale del Grand Egyptian Museum slitta nuovamente. Le autorità rimandano al quarto trimestre del 2025, citando i recenti sviluppi geopolitici in Medio Oriente. Il progetto, annunciato nel 1992, ha già subito numerosi rinvii.

L’apertura ufficiale del Grand Egyptian Museum (GEM), inizialmente prevista per il 3 luglio 2025, subirà un ulteriore rinvio. Lo ha annunciato il primo ministro egiziano Mostafa Madbouly durante una conferenza stampa, in cui ha precisato che l’inaugurazione completa dell’imponente struttura avverrà solo nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno. La motivazione fornita riguarda gli “attuali sviluppi regionali”, espressione volutamente generica che lascia spazio a diverse interpretazioni ma che, in questo caso, sembra fare riferimento alle recenti tensioni tra Israele e Iran. Il conflitto tra i due Paesi si è acuito la scorsa settimana in seguito a una serie di attacchi aerei israeliani, a cui Teheran ha risposto con azioni militari dirette. Benché l’Egitto non sia parte attiva nello scontro, il contesto geopolitico instabile dell’area ha indotto le autorità del Cairo a rimandare un evento che avrebbe inevitabilmente attirato l’attenzione e la presenza di delegazioni internazionali. Secondo quanto riferito, si tratta di una decisione presa in nome della “responsabilità nazionale”, con l’intento di individuare un momento più favorevole dal punto di vista della sicurezza e della percezione pubblica.

“Alla luce degli attuali sviluppi regionali, è stato deciso di posticipare l’apertura ufficiale del Grande Museo Egizio”, ha spiegato il GEM in una dichiarazione sui social media. Inoltre, una nuova data sarà determinata “a seguito del coordinamento con tutte le autorità competenti per garantire l’organizzazione di un evento che rifletta l’importante status culturale e turistico dell’Egittosulla scena internazionale. Questa decisione deriva anche dalla responsabilità nazionale dell’Egitto e dal suo impegno a presentare un evento globale davvero eccezionale in un’atmosfera degna della grandezza della civiltà egiziana e del suo patrimonio unico, e in un modo che garantisca un’ampia partecipazione internazionale in linea con il significato dell’occasione”.

Il museo. Foto: Grand Egyptian Museum
Il museo. Foto: Grand Egyptian Museum

Il Grand Egyptian Museum rappresenta uno dei progetti culturali e infrastrutturali più ambiziosi dell’Egitto contemporaneo. La sua realizzazione è stata annunciata nel 1992, ma da allora ha attraversato una lunga serie di ostacoli. Tra questi, i disordini politici verificatisi negli ultimi decenni nella regione, in particolare a Gaza e in Sudan, hanno giocato un ruolo decisivo nel rallentare i lavori. A questi si sono aggiunte le difficoltà connesse alla pandemia da Covid-19, che ha colpito duramente l’economia egiziana, e le persistenti criticità di ordine economico interno, che hanno inciso sulla gestione del progetto. Nonostante la nuova posticipazione, il museo è in parte operativo. Dalla fine di ottobre 2024, sono state aperte al pubblico 12 gallerie principali, che già offrono un’anteprima delle potenzialità dell’intero complesso museale. La struttura si trova nei pressi dell’altopiano di Giza, in un’area soggetta a un ampio intervento di riqualificazione urbana e turistica. Il sito è strategicamente posizionato per integrare il nuovo museo con le piramidi, offrendo un percorso culturale continuo e interconnesso.

L’importanza del GEM si articola su più livelli. Oltre a essere concepito come un grande attrattore turistico e uno strumento di rilancio economico per il Paese, rappresenta anche un tentativo di restituire al territorio egiziano una parte rilevante della propria identità storica e culturale. In un’epoca in cui molti reperti archeologici si trovano sparsi nei musei di mezzo mondo, l’iniziativa del governo egiziano mira a rafforzare la narrazione nazionale attraverso il controllo diretto del proprio patrimonio. Non è la prima volta che l’inaugurazione del GEM subisce ritardi. Negli ultimi trent’anni, il progetto ha attraversato fasi alterne, spesso segnate da contingenze esterne. Le crisi regionali, i cambiamenti politici interni e i problemi logistici ed economici hanno sistematicamente influito sulla calendarizzazione delle tappe principali. Il museo è stato più volte al centro di annunci ufficiali che promettevano l’apertura imminente, salvo poi essere smentiti dai fatti. La decisione di rinviare ancora una volta l’inaugurazione ufficiale si colloca in questa tradizione di incertezze programmatiche, anche se la motivazione attuale appare legata a una situazione esterna piuttosto che a criticità progettuali.

Il rinvio di luglio 2025, pur non coinvolgendo le aree già aperte al pubblico, rimanda un evento mediaticamente rilevante che avrebbe segnato il compimento di un progetto ultradecennale. Il Grand Egyptian Museum, una volta pienamente operativo, si propone di ospitare oltre 100.000 reperti, tra cui l’intera collezione di Tutankhamon, mai esposta in maniera così organica in precedenza. La sua realizzazione ha comportato un investimento multimiliardario e ha visto il coinvolgimento di aziende e progettisti da tutto il mondo. L’architettura contemporanea dell’edificio dialoga con la monumentalità dell’ambiente circostante, cercando di offrire un’esperienza tecnologicamente avanzata.

Nuovo rinvio per il Grand Egyptian Museum: apertura completa prevista a fine anno
Nuovo rinvio per il Grand Egyptian Museum: apertura completa prevista a fine anno


Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE

Noemi Capoccia

L'autrice di questo articolo: Noemi Capoccia

Originaria di Lecce, classe 1995, ha conseguito la laurea presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara nel 2021. Le sue passioni sono l'arte antica e l'archeologia. Dal 2024 lavora in Finestre sull'Arte.




MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte