Ferrara, termina il restauro della Sacra Famiglia del Cavalier d'Arpino


Torna al Museo della Cattedrale la Sacra Famiglia del Cavalier d’Arpino: è infatti terminato l’intervento di restauro... vinto grazie a un concorso Coop. 

A Ferrara termina il restauro dell’importante Sacra Famiglia di Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d’Arpino (Arpino, 1568 - Roma, 1640), che torna adesso a mostrarsi ai visitatori del Museo della Cattedrale di Ferrara con le sue originarie tonalità. L’intervento, eseguito dalla restauratrice Sonia Radicchi, si è reso possibile grazie a Opera Tua, un progetto per la valorizzazione dei beni culturali italiani di Coop Alleanza 3.0, realizzato in collaborazione con Fondaco Italia, l’Associazione Beni Italiani Patrimonio Unesco e il patrocinio del Touring Club Italiano. Nell’ambito di Opera Tua, il dipinto ferrarese ha vinto la “sfida” con Parma lanciata da Coop Alleanza 3.0, grazie ai numerosi voti ricevuti via web dai soci Coop, che le hanno permesso di ottenere l’importante supporto per il suo recupero. Il restauro si è svolto con la supervisione del Museo della Cattedrale e sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara (con funzionario responsabile Donatella Fratini).

“L’intervento”, ha sottolineato il direttore del Museo della Cattedrale, Giovanni Sassu, “ci consente ora di apprezzare appieno la grande qualità e le superbe cromie di questo meraviglioso dipinto, datato 1627 circa. Un’opera ancora figlia del Manierismo, inteso come forma di straordinario intellettualismo; quindi un’opera clamorosamente in ritardo sui tempi della storia dell’arte, ma, in quanto tale, affascinantissima e senza tempo”.

Rientrato a far parte del percorso espositivo del Museo della Cattedrale, nella sala in cui troneggia la scultura della Madonna della Melagrana di Jacopo della Quercia, anch’essa di recente restaurata, il tondo della Sacra Famiglia del Cavalier d’Arpino è stato ufficialmente presentato alla stampa da Giovanni Sassu, dal presidente del Capitolo della Cattedrale, monsignor Ivano Casaroli, dall’assessore alla Cultura del Comune di Ferrara Marco Gulinelli, dalla consigliera di amministrazione di Coop Alleanza 3.0 Patrizia Luciani, dal presidente di Fondaco Italia Enrico Bressan e dal presidente di Legacoop Estense Andrea Benini.

“Il Museo della Cattedrale”, ha ricordato l’assessore Gulinelli, “è gestito assieme dal Capitolo della Cattedrale e dall’Amministrazione comunale grazie a una convenzione che ben funziona fin dal 1929 e, tra i musei di Ferrara, è forse quello più impegnato nel coinvolgimento della società civile. Oggi questo dialogo si è ulteriormente allargato con il restauro della tela del Cavalier d’Arpino, realizzato grazie alla bella iniziativa ’Opera Tua’ e ai 14mila voti dei soci Coop a favore di Ferrara. L’Amministrazione comunale ha così voluto offrire un’agevolazione ai soci Coop Alleanza 3.0, che potranno accedere al Museo della Cattedrale con tariffa ridotta (3 euro al posto dei 6 euro del biglietto intero) da domani e fino al 21 novembre prossimo. Un modo pensato per dare la possibilità a chi, di fatto, ha finanziato il restauro di ammirare di persona gli esiti del bellissimo lavoro realizzato”.

“Come ci suggerisce il processo del Sinodo dei vescovi appena iniziato”, ha dichiarato monsignor Casaroli, “quella dell’imparare a camminare insieme è un’idea feconda, perché, prima ancora della meta, mette in primo piano la capacità e la voglia di creare squadra e di scoprirsi portatori degli stessi desideri. Per la comunità cristiana indire il Sinodo significa mettersi in cammino nella convinzione, antica e sempre nuova, che ciò che è di tutti deve essere trattato da tutti e approvato da tutti. Di questo cammino il Museo della cattedrale è uno dei simboli più belli che abbiamo nella nostra città, perché è il frutto della scoperta che l’insieme vale più della somma delle parti. Un insieme che mi sento di chiamare armonia, pensando proprio all’opera restaurata del Cavalier d’Arpino e alla sala in cui è stata posta, assieme alla scultura di Jacopo della Quercia. La sacrestia della chiesa di San Romano è diventata così la ’sala dell’Armonia’, per la bellezza che contiene e che ispira”.

“Il restauro”, ha ricordato ancora Sassu, “non è soltanto un’attività che serve a preservare le opere, ma è anche una disciplina di conoscenza delle opere stesse. E nel caso della Sacra Famiglia del Cavalier d’Arpino ci ha permesso di scoprire importanti particolari evidentemente modificati in epoca settecentesca per ’mutamenti del gusto’. Come il globo, simbolo del mondo, che è ora riemerso sotto il braccio del bambino e che era stato trasformato in un cuscino. Particolari che rendono ancora più affascinanti opere come questa, frutto della maestria di autori solo apparentemente ’minori’ della nostra storia dell’arte”.

Soddisfazione per il risultato ottenuto con il progetto ’Opera Tua’ che ha permesso il restauro della Sacra Famiglia è stata espressa anche da Patrizia Luciani e da Enrico Bressan che hanno sottolineato l’attaccamento al territorio e al suo patrimonio artistico dimostrato dai soci Coop ferraresi, attraverso i numerosi voti espressi a sostegno del museo della Cattedrale, “a dimostrazione che l’arte e la cultura sono ancora al centro degli interessi delle persone, anche in questo particolare periodo”.

Nell’immagine, l’opera prima e dopo il restauro.

Ferrara, termina il restauro della Sacra Famiglia del Cavalier d'Arpino
Ferrara, termina il restauro della Sacra Famiglia del Cavalier d'Arpino


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