Il Labirinto di Neve di Chamois, un'opera di Land Art nella Val d'Aosta più intatta


A Chamois, in Valle d’Aosta, unico Comune delle Alpi non raggiungibile in auto, il Labirinto di Neve, opera di Land Art di Gian Mario Navillod, celebra l’arte effimera e la natura. Il percorso innevato diventa un’esperienza unica di meditazione e bellezza.

Ogni anno, l’incantevole borgo di Chamois in Valle d’Aosta, l’unico Comune delle Alpi (e probabilmente dell’Italia intera) che non si può raggiungere in auto e dove le automobili non passano, si trasforma in un teatro naturale per il Labirinto di Neve che, tutti gli inverni, la guida ambientale Gian Mario Navillod, crea sulla neve che imbianca le montagne attorno al paese. Questo capolavoro di land art viene tracciato sui pendii innevati, e ogni anno Navillod propone intricati percorsi tra le nevi immacolate. Ogni anno il labirinto prende forma in modo nuovo, rendendo omaggio al connubio tra l’ingegno umano e la bellezza naturale.

Il disegno del labirinto si è spesso ispirato al modello del pavimento della Cattedrale di Chartres, in Francia, un’opera risalente ai primi decenni del XIII secolo. Questo particolare tipo di labirinto, definito unicursale, non presenta vicoli ciechi né biforcazioni, ma un percorso unico che conduce al centro e ritorna all’uscita. Tale configurazione lo rende simbolo di meditazione e perseveranza, un invito a intraprendere un viaggio interiore attraverso un cammino privo di deviazioni. A Chamois, Navillod ripropone spesso questo disegno o un disegno simile, adattandolo alle condizioni del paesaggio e alle caratteristiche della neve.

Questo labirinto ha un diametro di circa 30 metri, con un tracciato che si sviluppa per 650 metri complessivi. Percorrerlo (la distanza che si percorre per entrare è uscire dal dedalo è di circa un chilometro) è un’esperienza che unisce contemplazione e attività fisica, resa ancora più speciale dalla cornice delle Alpi valdostane. Il suo tracciato, realizzato con ciaspole e attrezzature manuali, emerge con precisione geometrica tra le nevi intatte, regalando un’esperienza indimenticabile a chiunque provi a percorrerlo.

Il Labirinto di Neve di Chamois, Labirinto delle Donne 2024. Foto: Gian Mario Navillod
Il Labirinto di Neve di Chamois, Labirinto delle Donne 2024. Foto: Gian Mario Navillod
Il Labirinto di Neve di Chamois, Labirinto delle Donne 2024. Foto: Gian Mario Navillod
Il Labirinto di Neve di Chamois, Labirinto delle Donne 2024. Foto: Gian Mario Navillod
Il Labirinto di Neve di Chamois, Labirinto di San Valentino 2024. Foto: Gian Mario Navillod
Il Labirinto di Neve di Chamois, Labirinto di San Valentino 2024. Foto: Gian Mario Navillod

Una tradizione che si rinnova

Dal 2016, anno della sua prima “edizione”, se così la vogliamo chiamare, il Labirinto di Neve è diventato una presenza attesa a Chamois, comparendo in momenti significativi dell’inverno. Uno degli appuntamenti più amati è quello di San Valentino, con il “Labirinto degli Innamorati”, un omaggio alle coppie e al romanticismo. Situato sotto l’albergo Maison Cly, a pochi passi dalla funivia che consente di arrivare a Chamois partendo da Buisson, in una posizione che lo rende facilmente visibile anche dal paese (che rimane un poco più in alto), questo labirinto celebra l’amore attraverso la sua forma e il cuore disegnato al centro. A marzo c’è poi il “Labirinto delle Donne”: se le condizioni meteo lo consentono, parte l’8 marzo. In alcuni anni c’è stato anche il Labirinto di Natale, creato per le festività.

Ogni anno, in sostanza, Navillod dedica il labirinto a un tema diverso, ispirandosi a valori universali come l’amore, la libertà, la resilienza. Ad esempio, Navillod ha dedicato l’edizione del 2020 ai giovani innamorati e ai giovani europei, incoraggiandoli a difendere gli ideali di pace e unità in un mondo spesso segnato dalla divisione. Navillod vede il labirinto come un simbolo di riflessione e speranza, capace di dialogare con chi lo percorre. E ogni anno, sul suo sito web, documenta con attenzione la creazione del labirinto, con fotografie e testi suoi. Il sito è dunque anche una sorta di piacevole archivio che conserva memoria del labirinto fin dalla sua ideazione.

Il Labirinto di Neve di Chamois, Labirinto di San Valentino 2024. Foto: Gian Mario Navillod
Il Labirinto di Neve di Chamois, Labirinto di San Valentino 2024. Foto: Gian Mario Navillod
Il Labirinto di Neve di Chamois, Labirinto di San Valentino 2024. Foto: Gian Mario Navillod
Il Labirinto di Neve di Chamois, Labirinto di San Valentino 2024. Foto: Gian Mario Navillod
Il Labirinto di Neve di Chamois, Labirinto di Natale 2020. Foto: Gian Mario Navillod
Il Labirinto di Neve di Chamois, Labirinto di Natale 2020. Foto: Gian Mario Navillod
Il Labirinto di Neve di Chamois, Labirinto di Natale 2020. Foto: Gian Mario Navillod
Il Labirinto di Neve di Chamois, Labirinto di Natale 2020. Foto: Gian Mario Navillod

Un’opera d’arte che celebra l’effimero

Ciò che rende il labirinto di Chamois particolarmente affascinante è la sua natura effimera. Realizzato interamente sulla neve, esiste solo per poche settimane, destinato a scomparire con il disgelo primaverile. Questa transitorietà sottolinea il legame profondo tra l’opera e il paesaggio, celebrando l’equilibrio tra uomo e natura. L’effimero, tuttavia, non ne diminuisce il valore: al contrario, ne accresce il fascino, richiamando visitatori e appassionati di arte da tutta la regione e oltre.

Per Navillod, il processo creativo è tanto importante quanto il risultato finale. La progettazione richiede giorni di studio, durante i quali la guida ambientale considera ogni dettaglio: dalle dimensioni alla geometria del disegno, fino al simbolo centrale, senza trascurare ovviamente le condizioni meteo, con la neve che ormai segue l’andamento del cambiamento climatico e non è detto pertanto che anche in pieno inverno sia facile tracciare il labirinto sul manto nevoso. La realizzazione avviene invece in una sola giornata, quando le condizioni della neve sono ottimali. La semplicità degli strumenti – ciaspole e una buona dose di abilità – è compensata dalla complessità del disegno, che riflette l’armonia tra l’ingegno umano e le forze naturali.

Il labirinto non è solo un’opera di land art, bella e interessante anche perché nata spontaneamente, ma anche un invito a vivere la montagna in modo sostenibile e sicuro. Situato in aree prive di rischio valanghe, offre un percorso perfetto per le famiglie, i gruppi di amici e gli escursionisti curiosi. Il cammino attraverso il labirinto diventa un’occasione per rallentare, riflettere e immergersi nella tranquillità dell’ambiente circostante. Chamois, con il suo incanto senza tempo e l’assenza di automobili, è il luogo ideale per questa esperienza unica.

Il Labirinto di Neve di Chamois è un esempio straordinario di come l’arte possa valorizzare il territorio, creando un’esperienza che fonde tradizione, creatività e natura. Ogni anno, il progetto di Navillod ricorda a residenti e visitatori l’importanza di preservare la bellezza alpina, riscoprendo al contempo il legame profondo che unisce uomo e ambiente.


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