Mantova, inaugurato il nuovo Parco Te: ecco come si presenta


A Mantova apre al pubblico il nuovo Parco Te, che riqualifica in maniera contemporanea il parco di Palazzo Te risollevandolo dall’incuria. Ecco come si presenta.

È stato inaugurato sabato 26 agosto a Mantova il nuovo Parco Te, ovvero l’ampio parco, frequentatissima meta degli abitanti e dei turisti, che sorge a fianco di Palazzo Te. Il nuovo parco, progettato da AG&P Greenscape e realizzato dal servizio Verde di Mantova Ambiente per il Comune di Mantova, ha richiesto 14 mesi di lavori per essere portato a compimento: nel cantiere ha lavorato un raggruppamento temporaneo di imprese formato da Tea Reteluce Srl, Reggiani Srl, Bottoli Costruzioni, con società mandataria Mantova Ambiente Srl. Il progetto è stato pensato per creare un parco che celebri il luogo e le tracce sedimentate nei secoli, creare un sistema di percorsi e visuali che valorizzi e riesca a fondere insieme la costellazione di emergenze monumentali e funzionali minimizzando, nascondendole con il verde le presenze esterne quali stadio, parcheggi e viali ad alta presenza veicolare, e creare un parco in sintonia con i ritmi e le pratiche di Mantova, città contemporanea.

Il parco copre un’area di circa 70.000 metri quadrati, con 274 alberi (querce, lecci, platani, carpini bianchi bagolari), 7.700 arbusti, 1.400 metri quadri di siepi e 955 di roseti, 96 divanetti/panchine, 213 sedute, 37 telecamere, 140 punti luce, fontane artistiche per una lunghezza complessiva di 80 metri, 2 aree cani, un impianto irriguo automatizzato, wi-fi, prese di corrente e usb ad ogni tavolo, attrezzature ludiche e sportive per fare esercizi e attività all’aria aperta, arredi, zone per convegni e per concerti. Il disegno del Parco si lega alla forma del Palazzo e alla trama degli altri giardini che lo attorniano, prendendo al contempo spunto dal simbolo del cerchio che caratterizza il dipinto di Andrea Mantegna della Camera degli sposi e dagli affreschi di Giulio Romano a Palazzo Te, dalla sua esedra e dai giardini di piazza Lega Lombarda.

La riqualificazione paesaggistica dell’area verde più amata della città ha voluto far convivere la coerenza dell’impianto formale storico con le necessità multifunzionali di un parco pubblico contemporaneo capace di recepire in modo efficace, ma rispettoso, i bisogni di giovani, anziani, bambini, studenti, sportivi, conciliandoli con le esigenze di un turismo di qualità. In quest’ottica è stato pensato anche il grande prato centrale, che può accogliere la frequentazione quotidiana di tutti, ma anche manifestazioni culturali, eventi musicali e sportivi. E poi ci sono i quattro gruppi di anelli arborei, concepiti come vere “stanze verdi”, che possono ospitare diverse attività: il gioco per i bambini, il relax e le attività lente, lo sport e la cura della persona, la didattica e la cultura all’aperto. In tutti i quattro gruppi gli anelli più esterni sono dedicati alla contemplazione e al contatto con la natura, essendo tematizzati dalla messa a dimora di specie vegetali specifiche come ortensie, piante aromatiche, graminacee ornamentali e piante perenni.

La proposta progettuale di AG&P Greenscape ha voluto al contempo proteggere ed esaltare il contesto monumentale in cui sorge il parco, risarcendolo parzialmente dei “traumi” che hanno radicalmente trasformato l’area nell’ultimo secolo. La sfida del progetto, fa sapere lo studio di progettazione, è stata quella di “creare una cerniera tra l’area monumentale e la città, conciliando la vocazione di parco urbano attrezzato, con la necessità di strutturare lo spazio in maniera coerente rispetto alle presenze monumentali protette dall’UNESCO, coinvolto anch’esso nel processo di progettazione”. Ne è risultato dunque uno spazio pubblico contemporaneo da vivere, strutturato per rispondere alle esigenze delle diverse popolazioni che lo attraverseranno.

L’elemento centrale è, come anticipato, un ampio prato aperto e da utilizzare liberamente, che può accogliere sia i più diversi usi informali quotidiani che manifestazioni di carattere temporaneo. Questo spazio è definito nei suoi bordi da strutture vegetali di nuovo impianto che rimangono tuttavia penetrabili, anche con lo sguardo, in modo da rendere percepibili all’interno del grande invaso lo straordinario patrimonio storico dell’area. Le nuove cortine vegetali celano al loro interno spazi più piccoli e intimi dove sono previste attrezzature per gli usi più specifici in grado di incontrare i bisogni di tutti: per gli sportivi sono previste tre stanze verdi con palestra all’aperto, pedana per lo yoga e la meditazione e un’area per il basket e non solo; altre tre stanze sono dedicate ai giochi per i bambini di diverse età; una piccola arena permetterà attività di didattica all’aperto mentre tavoli da ping pong, scacchi e campi da bocce consentiranno un divertimento “slow” accessibile a tutti.

Due grandi piazze circolari all’estremità del prato potranno accogliere funzioni temporanee come palchi per spettacoli o piste da pattinaggio per il periodo invernale. Un grande anello dove camminare, correre, andare in bici o semplicemente sostare sulle numerose panchine presenti avvolgerà il grande prato centrale, tagliato in due verticalmente da un percorso con fontane a raso. Quattro percorsi diagonali più stretti garantiranno infine una migliore connessione ciclopedonale della zona. I 274 alberi contribuiranno significativamente al miglioramento dell’ambiente urbano, mitigando l’isola di calore, favorendo la biodiversità, la permeabilità del suolo e riequilibrando il rapporto tra ombra ed esposizione al sole.

Una sequenza di getti d’acqua attraversa il Parco in senso trasversale, evocando la presenza dell’acqua attorno all’antica Isola del Te, ma anche procurando quell’effetto di meraviglia che il giardino tardo-rinascimentale affidava ai giochi d’acqua. Anche questo elemento diventa uno spazio con cui interagire, giocare e rinfrescarsi, sia per i più grandi che per i più piccoli, durante le calde estati mantovane. Ancora, il nuovo disegno del Parco vuole non solo mettere in evidenza una nuova visuale sull’Esedra di Palazzo Te, ma ne amplificarne l’effetto grazie alla costruzione di due nuove “Esedre Verdi” realizzate con piante colonnari, Quercus Piramidalis, che ricalcano la dimensione del colonnato seicentesco. Collocate agli estremi est e ovest del parco, le piante generano un effetto di contenimento spaziale simile a quello prodotto dall’esedra architettonica all’interno del giardino di Palazzo Te.

“Oltre ai riferimenti storici il progetto del parco ha tenuto in considerazione le esigenze della Mantova contemporanea e dei suoi abitanti, con la loro legittima richiesta di spazi aperti attrezzati, sicuri e conviviali”, spiega Emanuele Bortolotti, fondatore di AG&P greenscape. “Ciò si è tradotto in una significativa attività d’analisi urbanistica della città e dei dintorni dell’area di progetto, per disegnare e celebrare attraverso il Parco un luogo unico dal punto di vista culturale, in sintonia con i ritmi e le pratiche di una città moderna”.

Mantova, nuovo Parco Te
Mantova, nuovo Parco Te
Il parco com'era prima
Il parco com’era prima
Mantova, nuovo Parco Te
Mantova, nuovo Parco Te, progetto
Mantova, nuovo Parco Te
Mantova, nuovo Parco Te, rendering. Immagine: AG&P Greenscape
Mantova, nuovo Parco Te
Mantova, nuovo Parco Te, rendering. Immagine: AG&P Greenscape
Mantova, nuovo Parco Te
Mantova, nuovo Parco Te, rendering. Immagine: AG&P Greenscape
Mantova, nuovo Parco Te
Mantova, nuovo Parco Te, rendering. Immagine: AG&P Greenscape
Mantova, nuovo Parco Te
Mantova, nuovo Parco Te, rendering. Immagine: AG&P Greenscape

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